Israele ha effettuato attacchi aerei su vari obiettivi nei pressi dell’aeroporto di Beirut lunedì mattina, probabilmente con l’intento di colpire il vicesegretario generale di Hezbollah, lo sceicco Naim Qassem. Questa informazione è stata riportata dal sito di notizie libanese Naharnet.
Secondo quanto riferito dall’agenzia, l’attacco ha colpito una struttura situata in un bivio stradale, nelle immediate vicinanze di un tunnel che conduce all’aeroporto di Beirut. Inoltre, sono stati sparati proiettili contro il distretto di Al-Mreijeh, che si trova al confine con il sobborgo di Al-Hadath.
Il canale televisivo Al Arabiya ha recentemente riferito che un attacco aereo israeliano avvenuto il 3 ottobre ha preso di mira un bunker sotterraneo nell’area di Al-Mreijeh. In questo attacco, è stato ucciso Hashem Safieddine, capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, il quale era considerato il principale contendente per la carica di segretario generale del movimento, in seguito alla morte dello sceicco Hassan Nasrallah, avvenuta il 27 settembre. L’attacco ha provocato la morte di diversi funzionari di alto rango di Hezbollah, insieme a ufficiali del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche iraniane.
Questi attacchi aerei si inseriscono in un contesto di crescenti tensioni tra Israele e Hezbollah, un gruppo politico e militare libanese sostenuto dall’Iran. Negli ultimi mesi, i conflitti tra le due fazioni sono aumentati, portando a una escalation della violenza e preoccupazioni per un possibile allargamento del conflitto nella regione.
L’attacco di lunedì mattina rappresenta un’ulteriore prova della volontà di Israele di colpire i leader di Hezbollah, cercando di ridurre l’influenza del gruppo libanese nella regione. Mentre la situazione continua a evolversi, è probabile che ulteriori sviluppi potrebbero avere ripercussioni significative sulla stabilità del Libano e della regione circostante.