
(AGENPARL) – sab 05 ottobre 2024 *COMUNICATO STAMPA DEL 5 OTTOBRE 2024*
*Pianeta Terra Festival, ieri gli eventi di Confindustria Toscana Nord: la
formazione per le scuole e il dibattito sui consumi sostenibili *
Ieri venerdì 4 ottobre si sono svolti i due eventi organizzati da
Confindustria Toscana Nord per la terza edizione di Pianeta Terra Festival,
di cui l’associazione è realizzatrice in compartecipazione.
*Commento generale della vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Fabia
Romagnoli*
“C’è un tratto comune ai nostri due eventi in Pianeta Terra Festival,
quello svoltosi al mattino con la conclusione della seconda edizione del
progetto per le scuole ‘*Sostenibilità-Usa la testa!*’ e l’altro del
pomeriggio incentrato sui consumi sostenibili: l’obiettivo di presentare la
sostenibilità nella sua complessità e nelle sue logiche, fuori da
preconcetti e stereotipi che rendono tutti noi esposti alle lusinghe del
greenwashing. Nel caso dei giovani, sappiamo bene che la sensibilità per i
temi ambientali è alta, ma il messaggio che vogliamo mandare col nostro
progetto è che la sostenibilità non è uno slogan, bensì una caratteristica
che investe una molteplicità di fattori e che è misurabile e traducibile in
calcoli e comparazioni. Per questo parliamo loro della metodologia
dell’LCA-Life Cycle Assessment. Quello che gli studenti possono percepire
attraverso i seminari realizzati con la *Scuola Superiore Sant’Anna di
Pisa-Istituto di management* è solo una minima parte del tema, ma è
importante che i giovani acquisiscano una consapevolezza spendibile già
oggi e ancor di più quando saranno adulti. Gli studenti stessi si sono
cimentati in propri elaborati, di cui abbiamo premiato ieri i tre più
interessanti, il primo del liceo scientifico Vallisneri di Lucca e il
secondo e terzo dell’ITIS Buzzi di Prato. Le scuole del territorio hanno
dimostrato di aver capito e condiviso il nostro obiettivo, dando una buona
risposta, dato che i ragazzi formati sono stati quest’anno *576*: ai
dirigenti scolastici e ai docenti rinnoviamo, io e i colleghi imprenditori
della Commissione sostenibilità di Confindustria Toscana Nord, il nostro
grazie. Alcuni colleghi come Giorgio Bartoli e Giulio Grossi hanno anche
fornito materiali utili alla realizzazione del progetto: grazie anche a
loro della collaborazione. Oggi abbiamo lanciato la terza edizione di
‘Sostenibilità-Usa la testa!’: le iscrizioni sono aperte fino al 19
dicembre.
Profilo diverso ma finalità in fondo omogenee per l’evento svoltosi il
pomeriggio, dal titolo ‘*Siamo consumatori sostenibili? Come ci percepiamo,
come ci comportiamo davvero’*. Il presupposto è l’importanza decisiva delle
scelte di consumo ai fini dell’affermazione della sostenibilità. Partendo
da un’indagine commissionata al sociologo dei consumi *Francesco Morace*,
il dibattito è stato incentrato sul tema della sensibilità ambientale dei
consumatori ma anche della loro difficoltà a tradurre questo valore in
reali comportamenti d’acquisto. Tanti i motivi, da quelli economici, dato
che la necessità di contenere i costi della spesa familiare spesso fa
premio su altre considerazioni, fino al problema di trovare i prodotti
sostenibili e riconoscerli come tali. Moderati dal direttore de La Nuova
ecologia *Francesco Loiacono*, ne hanno discusso lo stesso Morace con la
vicepresidente di Confindustria *Lucia Aleotti*, che rappresentava
nell’occasione il mondo della produzione, e la presidente di Coop Italia *Maura
Latini*, che ha portato la voce della grande distribuzione.
Il tema della sostenibilità è centrale nell’elaborazione delle politiche
industriali e, a livello più operativo, nelle strategie delle aziende. Come
Confindustria Toscana Nord ne siamo profondamente consapevoli, come
testimonia anche l’impegno in Pianeta Terra Festival.”
*L’evento del mattino in dettaglio: la conclusione della seconda edizione
di “Sostenibilità-Usa la testa!” con i premi ai vincitori e il lancio della
terza edizione*
Nella Sala Tobino di Palazzo Ducale si è svolto l’evento collegato al
progetto “*Sostenibilità-Usa la testa!*”, realizzato da Confindustria
Toscana Nord in collaborazione con la *Scuola Superiore Sant’Anna di
Pisa-Istituto di management* per diffondere nelle scuole i principi della
sostenibilità. Si è chiusa la seconda edizione del progetto, alla quale
hanno partecipato* 9 scuole per un totale di 28 classi con 576 studenti*:
l’istituto tecnico agrario Anzillotti di Pescia, i licei artistici
Brunelleschi di Montemurlo e Petrocchi di Pistoia, l’istituto tecnico
industriale Buzzi di Prato, l’istituto tecnico tecnologico Fedi-Fermi di
Pistoia, l’istituto tecnico industriale Fermi-Giorgi di Lucca, il liceo
classico Forteguerri di Pistoia, l’istituto tecnico Marchi-Forti di Pescia,
il liceo scientifico Vallisneri di Lucca. I giovani hanno potuto assistere
ai seminari proposti dal progetto e tenuti da ricercatori della Scuola
Sant’Anna sui principi di base dell’*LCA-Life Cycle Assessment*,
metodologia scientificamente corretta per misurare la sostenibilità;
l’obiettivo è fornire conoscenze che consentano di andare al di là degli
stereotipi e delle strumentalizzazioni del greenwashing, facendo crescere
una vera cultura della sostenibilità. Alcune delle classi partecipanti
hanno raccolto anche la sfida posta dal concorso collegato al progetto,
proponendo degli elaborati ispirati all’LCA. A discuterne con i ragazzi,
nell’evento del festival, la vicepresidente di Confindustria Toscana
Nord *Fabia
Romagnoli *assieme al professor *Fabio Iraldo*, ordinario presso la Scuola
Sant’Anna di Pisa-Istituto di Management e direttore di ricerca presso
GREEN – Istituto di Economia e Politica dell’Energia e dell’Ambiente
dell’Università Bocconi.
A vincere il concorso un gruppo della *classe 4/SA indirizzo Scienze
applicate del Liceo scientifico “Antonio Vallisneri” *di Lucca, costituito
dagli studenti Andrea Ferracuti, Mattia Lombardi, Davide Marradi, Andrea
Matteucci, Elisa Petroni, Fabio Pierallini e Niccolo’ Sebastiani, con
l’elaborato ?”Meglio degli occhiali in acetato di cellulosa o di polpa di
legno?”. I ragazzi erano accompagnati dai docenti Paolo Nardini e Claudia
Poggetti.
La vittoria ha portato alla scuola il premio in denaro previsto dal
regolamento del concorso. Agli studenti è andato invece – oltre agli
attestati in carta riciclata, legati con un nastro a sua volta di fibre
tessili rigenerate – il trofeo già inaugurato con la prima edizione di
“Sostenibilità-Usa la testa!”: una testa femminile che si ispira al logo
del progetto e richiama la torre Guinigi. Il trofeo è stato ideato
appositamente per la premiazione del concorso dal designer lucchese Stefano
Giovacchini e stampato, utilizzando PET proveniente dal riciclo delle
bottiglie di plastica, dalla sua società r3Direct, specializzata nella
stampa 3D con materiali riciclati o naturali. Il trofeo ospita una pianta
viva, contenuta in un vaso di cartone fibrato riciclato e riciclabile.
Attestati anche ai *secondi e terzi classificati: due gruppi della stessa
classe, la 4/C – indirizzo Sistema moda dell’ITIS “Tullio Buzzi”* di Prato
con gli elaborati – rispettivamente – “Meglio una T-shirt in cotone vergine
o rigenerato?” (studenti Lorenzo Boretti, Giuseppe Cardone, Martina Flores
Serrano, Bianca Frati, Ginevra Minetti e Matteo Pelagatti) e “Quali sono i
vantaggi ambientali del riuso per una T-shirt in cotone?” (studenti Giulia
Brunetti, Daniele Cascioli, Arianna Catania, Caterina Frangini, Rebecca
Marini, Laura Orrea, Lola Pampaloni, Margherita Paoli e Melissa Sarti). Ad
accompagnarli i docenti Simona Ciardi e Marco Lenzi.
Ha illustrato i progetti e le motivazioni dei premi *Francesca Albano*,
ricercatrice della Scuola Superiore Sant’Anna e docente dei seminari
seguiti dai ragazzi.
*Nicola Lamberti*, giovane influencer e divulgatore in tema di
sostenibilità, ha presentato e animato l’evento.
“È stato un grande piacere e un onore rinnovare la partecipazione della
Scuola Sant’Anna al festival con l’iniziativa ‘Usa la testa’ – commenta il
professor *Fabio Iraldo* -. La sfida principale rimane quella di
condividere la nostra esperienza di ricerca e promuovere un’informazione
ambientale libera da stereotipi e fake news. Sebbene ci sia una crescente
attenzione verso le questioni ecologiche, spesso manca un supporto da parte
di studi scientifici adeguati, mentre i consumatori non dispongono sempre
di strumenti per distinguere quali siano le opzioni di consumo o i
materiali realmente ‘più sostenibili’. In risposta a questo, insieme a un
team coordinato dalla collega Francesca Albano, abbiamo cercato di
sensibilizzare i giovani presenti sull’importanza della LCA (Life Cycle
Assessment), un metodo scientifico che la Scuola Sant’Anna ha iniziato a
utilizzare e sviluppare fin dagli anni ‘90. Il nostro obiettivo è stato
fornire le basi di questo strumento, che consente di valutare e ridurre gli
impatti ambientali durante l’intero ciclo di vita dei prodotti, orientando
in maniera più sostenibile le decisioni legate alla produzione, al consumo
e allo smaltimento. Speriamo che il progetto abbia contribuito a promuovere
scelte consapevoli, basate su dati scientifici concreti, evitando giudizi e
approcci superficiali sui temi ambientali.”
La terza edizione del progetto, lanciata ieri durante l’evento, è aperta a
tutte le scuole secondarie di secondo grado delle province di Lucca,
Pistoia e Prato, che possono iscrivervi, fino al *19 dicembre*, le classi
terze, quarte e quinte. Il progetto consiste in un primo modulo di
carattere seminariale e in un secondo modulo, collegato all’ormai
tradizionale concorso, finalizzato alla redazione di elaborati degli
studenti ispirati ai principi dell’LCA.
Le attività del progetto possono essere fatte valere ai fini
dell’alternanza scuola-lavoro. Le informazioni sono disponibili sulla home
page del sito di Confindustria Toscana Nord.
*L’evento del pomeriggio in dettaglio: “Siamo consumatori sostenibili? Come
ci percepiamo, come ci comportiamo davvero”*
Nella sala convegni della sede lucchese di Confindustria Toscana Nord,
palazzo Bernardini, si è svolto *”Siamo consumatori sostenibili? Come ci
percepiamo, come ci comportiamo davvero”*, un incontro incentrato sul tema
del mercato dei prodotti sostenibili, che ha messo a confronto esperienze
del mondo industriale e della grande distribuzione, con gli approfondimenti
della sociologia dei consumi e lo stimolo dato da interviste effettuate a
Lucca, Pistoia e Prato a comuni cittadini.
L’incontro ha preso le mosse da uno studio effettuato dal sociologo dei
consumi *Francesco Morace*, che spiega così il suo lavoro:
“Future Concept Lab ha effettuato per conto di Confindustria Toscana Nord
un’indagine sullo scenario della sostenibilità individuando alcuni passaggi
nell’evoluzione dei prossimi anni secondo quello che abbiamo definito
‘paradigma Crucial & Sustainable’. Il campione è stato di 1.000 unità,
rappresentative della popolazione tra i 18 e i 70 anni, pari a circa 40
milioni di italiani. Ne emergono indicazioni che tracciano un filo rosso
tra valori, atteggiamenti, comportamenti e attese per il futuro, in una
triade virtuosa salute/ambiente/alimentazione che corrisponde al filtro
principale applicato dalla popolazione: un filtro che non è il bene
pubblico ma il consumo personale. I valori a cui si guarda con maggiore
attenzione, presenti in tutte le generazioni e che indirizzano le scelte
nel presente e orientano il futuro, sono appunto la salute, per prevenire e
mantenere il proprio benessere, indicata dal 64,3% del campione;
l’ambiente, per rispettarlo e proteggerlo, per il 60,7%; il cibo, ossia
seguire una sana alimentazione, per il 53%. Ne consegue che le scelte di
business nei diversi settori (non solo quelli direttamente connessi a
salute e alimentazione, ma anche l’abbigliamento, il turismo, la vita
urbana, le logiche abitative) diventano opzioni ideali, selezionate con
cura da un mondo di consumatori che guarderanno progressivamente
all’occasione di consumo come una garanzia di buona vita. In altre parole
l’’essere sostenibili’ indica un orientamento etico che diventa cruciale
nei nuovi modelli di business.”
Con la moderazione del direttore de La nuova ecologia *Francesco Loiacono*,
si è sviluppato il dibattito che ha visto il contributo, oltre che dello
stesso Morace, della vicepresidente di Confindustria *Lucia Aleotti *in
rappresentanza del mondo della produzione e della presidente di Coop
Italia *Maura
Latini*, che ha portato il punto di vista della grande distribuzione. *Latini
*ha dichiarato che “La GDO è uno dei luoghi in cui i cittadini hanno la
concreta possibilità di dare il proprio contributo alla sostenibilità dei
prodotti, acquistando quelli più sostenibili e quindi premiandoli. Certo la
sostenibilità non è solo quella ambientale, ma anche quella sociale o
quella etica. Noi come Coop ormai da tempo ci impegniamo in questa sfida a
360 gradi, consci comunque che il traguardo finale è un processo condiviso
e collaborativo, in cui ogni attore deve fare la propria parte. Per
esempio, sulla plastica, da anni ci impegniamo nel riuso e nel riciclo e
sappiamo che i nostri soci e consumatori apprezzano quanto fatto.
Promuoviamo il giusto prezzo, che remuneri ogni attore della filiera
equamente. E allo stesso tempo studiamo e facciamo ricerca affinché i
nostri prodotti abbiano il minor impatto ambientale possibile. A volte però
notiamo uno scostamento tra i desiderata e ciò che i clienti mettono
davvero nel carrello, sia per motivi economici che per altre ragioni.
Quindi seppur in molti stanno cercando di dare il proprio contributo,
queste azioni non colmano quel grande gap tra volontà e azioni. C’è bisogno
di una presa di coscienza collettiva, dello sviluppo di una cultura
avanzata sulla sostenibilità che la renda la priorità per tutti. Attori,
produttori, distributori, consumatori ma anche governi e legislatori. Il
cambio di passo può avvenire solo se fatto tutti insieme”.
“Le imprese italiane sono da tempo leader nella sostenibilità – dichiara *Lucia
Aleotti*, vicepresidente di Confindustria per il Centro studi -. Sono più
efficienti nell’uso dell’energia e delle materie prime e hanno
un’elevatissima quota di riciclo dei rifiuti. Hanno imboccato questa strada
non solo per necessità, visto che l’Italia è un paese povero di materie
prime vergini e con alti costi dell’energia, ma anche nell’ambito di una
strategia di upgrading qualitativo che l’industria italiana porta avanti da
più di vent’anni. Basti pensare che siamo nei primissimi posti nel mondo,
secondo l’indicatore dell’ONU che misura benessere umano e sostenibilità
ambientale, mentre gli Stati Uniti sono al 47º posto e la Cina addirittura
all’82º. In Cina infatti il 50% dell’energia utilizzata proviene da
centrali a carbone. E’ quindi importante che tutte le norme sostengano le
imprese in un miglioramento continuo ma non le distruggano a beneficio di
imprese di altri continenti, perché così facendo aumenteremo l’inquinamento
globale anziché diminuirlo. L’impegno di Confindustria è proprio in questa
direzione, consentire ai consumatori di avere prodotti di altissima qualità
e sostenibilità ambientale, a prezzi accessibili. Solo così si può
continuare il percorso di benessere e vera attenzione ambientale che
abbiamo intrapreso da tempo”.
*Allegate foto dei due eventi*
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