(AGENPARL) – ven 27 settembre 2024 *Da Napoli al via il confronto sul Terzo Settore: un nuovo modello per il
Mezzogiorno*
*A Città della Scienza il Forum “Comunità Attive e Reti Solidali”: due
giorni di workshop e dibattiti per affrontare le sfide future attraverso
innovazione sociale e co-progettazione*
Oggi ha preso il via a Città della Scienza il Forum “Comunità Attive e Reti
Solidali”, un evento cruciale che segna l’inizio di una riforma
significativa del Terzo Settore nel Mezzogiorno. La manifestazione,
promossa dalla Fondazione Super Sud, mette al centro il welfare generativo,
l’innovazione digitale e la co-progettazione come strumenti chiave per
rafforzare la coesione sociale e la crescita delle comunità locali. Quattro
tavoli tematici, dedicati a Innovazione Sociale, Digital Innovation e
Intelligenza Artificiale, PNRR, Co-Progettazione e Co-programmazione,
coinvolgeranno oltre 30 esperti che contribuiranno a riflettere, progettare
e orientare le sfide future del Sud.
Il Presidente della Fondazione Super Sud, Giovanni D’Avenia, ha aperto le
due giornate di approfondimento sottolineando l’importanza di creare uno
spazio di confronto e connessione alla luce dei recenti cambiamenti
sociali, culturali e normativi. “Uno degli obiettivi principali del Forum è
favorire il dialogo tra organizzazioni, istituzioni e il mondo del Terzo
Settore, considerando i mutamenti in atto. In un’epoca caratterizzata da
solitudine e disuguaglianze crescenti, il Terzo Settore, o l’economia
civile come suggerisce il professor Zamagni, gioca un ruolo centrale.
Attraverso i tavoli tematici, vogliamo promuovere una collaborazione
proficua tra Stato e Terzo Settore, mirando a un documento finale che offra
speranza per il futuro delle comunità attive”.
L’Assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, ha enfatizzato
l’importanza della co-progettazione come strumento fondamentale per
costruire un welfare efficace nelle grandi città. “Le amministrazioni da
sole non possono attivare tutti i servizi. Serve un Terzo Settore
strutturato e professionale, che lavori in sinergia con le istituzioni. Il
programma del Forum è ricco di spunti e idee, e la coprogettazione è
cruciale per ampliare i servizi utili ai cittadini”.
Anche Giovanna De Rosa, direttrice del CSV Napoli, ha evidenziato la
necessità di una normativa regionale specifica per facilitare la
co-progettazione: “È fondamentale capire perché nella nostra regione queste
pratiche non si sono sviluppate in modo omogeneo. Dobbiamo lavorare insieme
per costruire un welfare più vicino ai bisogni reali delle persone.
Pubblica amministrazione e Terzo Settore devono collaborare su progetti
condivisi per creare comunità più inclusive e servizi più personalizzati”.
Raffaele Sibilio, professore di Sociologia Generale all’Università Federico
II, ha aggiunto che “il PNRR delineerà un nuovo approccio alle politiche
sociali, evidenziando l’innovazione sociale come momento di rigenerazione
per il nostro sistema. È necessario innovare la progettazione e rafforzare
le reti solidali per rispondere ai cambiamenti in atto”.
Domenico Credendino, presidente della Fondazione Carisal, ha annunciato
investimenti di 110 milioni di euro in tre anni per i centri di servizi
volontariato, sottolineando il ruolo delle fondazioni come valore aggiunto
per il Terzo Settore: “Le fondazioni trasferiscono risorse per progetti
sociali, formativi, sportivi e culturali, contribuendo a costruire un
futuro migliore”.
Il presidente della Fondazione Banco di Napoli, Orazio Abbamonte, ha
sottolineato: “Il Terzo Settore è, a mio avviso, un pilastro fondamentale
della nostra società, basato sul concetto di solidarietà, intesa non solo
come assistenza ma come un vero e proprio farsi carico delle difficoltà
altrui. Questo mondo è alimentato da una costante dialettica, dove la
collaborazione e il confronto diventano strumenti essenziali per affrontare
le sfide sociali. Per crescere, il Terzo Settore ha bisogno di relazioni
solide, capaci di mettere a disposizione risorse, competenze e valori che
rappresentano la vera forza del nostro sistema”.
Giuseppina Tommasielli, vicepresidente della Fondazione Idis – Città della
Scienza, ha affermato: “È fondamentale che scienza e società siano sempre
più integrate. La divulgazione scientifica e le attività sociali non
possono essere separate: c’è bisogno di momenti di connessione tra i due
mondi. Città della Scienza, con la sua storia e prospettive future, è il
luogo ideale per facilitare questo incontro e per penetrare sempre di più
nel tessuto sociale”.
Infine, Stefano Consiglio, presidente della Fondazione con il Sud, ha
concluso affermando che “è tempo di trasformare le recriminazioni in azioni
concrete. Solo attivando le persone e le associazioni possiamo superare le
difficoltà del Sud. Per costruire un futuro migliore, è essenziale
coinvolgere la comunità e promuovere la collaborazione”.
La due giorni a Città della Scienza rappresenta un’opportunità unica per
avviare una riflessione profonda e condivisa su come il Terzo Settore possa
contribuire a costruire un futuro migliore per il Mezzogiorno, promuovendo
un modello di sviluppo che unisca innovazione, solidarietà e inclusione.
Ufficio Stampa
Nicola Arpaia
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