
(AGENPARL) Riccione 26 settembre – E’ tutto pronto al Palazzo dei Congressi di Riccione per il 16° TRAUMA MEETING promosso da OTODI (ospedalieri e traumatologi ospedalieri d’Italia) e che si terrà da dal 2 al 4 ottobre p.v.
Più di duemila Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri Italiani si confronteranno su nuove metodologie e tecniche operatorie. Due saranno i focus scientifici, peraltro di grande attualità: le pseudoartrosi asettiche con particolare riguardo alle cause di questa complicanza ed alle metodiche moderne di trattamento e le fratture malleolari e del pilone tibiale, di frequente osservazione nei reparti di traumatologia, il cui corretto trattamento è fondamentale per evitare l’insorgenza di artrosi di caviglia precoce.
In ortopedia, specificano medici specialisti presenti, una delle patologie più difficili da trattare è la pseudoartrosi postraumatica. Si tratta di una complicanza che può richiedere più interventi chirurgici per ottenere la consolidazione definitiva della frattura. La soluzione migliore è prevenire la comparsa di una pseudoartrosi e per questo motivo bisogna conoscere quali sono le cause che possono determinare la sua insorgenza. I processi che possono impedire la consolidazione di una frattura possono essere legati alle condizioni generali del paziente ma anche alle condizioni locali. È fondamentale anche la conoscenza delle corrette metodiche chirurgiche di riduzione e sintesi, volte a ridurre il più possibile il rischio di insorgenza della pseudoartrosi anche analizzando i principi meccanici su cui deve basarsi una adeguata osteosintesi.
Nella due giorni scientifica i presenti discuteranno anche sull’uso di tecniche chirurgiche per affrontare la pseudoartrosi, coadiuvate da vari dispositivi da utilizzare per favorire la sintesi ossea: dai fattori di crescita ossea, agli scaffold, dal PRP, al trapianto autologo di cellule mesenchimali totipotenti e la matrice ossea demineralizzata.

Il secondo focus del Trauma Meeting 2024 riguarderà le fratture distali di tibia. Si tratta di fratture gravi perché interessano la caviglia, una articolazione complessa sottoposta al carico e difficile da trattare chirurgicamente. Il terzo distale di gamba risente molto dell’impatto traumatico non solo sull’osso ma anche sui tessuti circostanti e può risentire in maniera negativa dell’ulteriore danno ischemico legato all’atto chirurgico, soprattutto se non viene scelto attentamente il timing dell’intervento stesso. La complessità della lesione, spesso articolare, la precaria vascolarizzazione e la scarsa copertura dei tessuti molli, contribuiscono ad un tasso relativamente alto di complicanze dopo la sintesi di queste fratture. Il trattamento chirurgico, anche se permette un buon allineamento dei frammenti è spesso associato ad una percentuale molto elevata di deiscenza della ferita chirurgica, infezione e quindi fallimento.
Per la prima volta nella storia del Trauma Meeting e di OTODI, si apriranno le porte dell’Ortopedia italiana alla comunità internazionale di IOTA (International Orthopaedic Trauma Association) per discutere di linee guida internazionali del trauma in previsione della convention di Montreal del 24 ottobre prossimo.
Ulteriore novità per il Trauma Meeting: l’OTODI Media Award premio che gli ortopedici italiani riconosceranno a 5 giornalisti impegnati quotidianamente nel racconto della scienza e della medicina puntando ad una divulgazione scientifica comprensibile ai cittadini-pazienti.
L’edizione del Trauma Meeting vedrà Lazio e Abruzzo come regioni confederate “padrone di casa” con la presidenza del congresso condivisa da Rocco Erasmo (Pescara), Alessio
Ciuffoletti (Teramo) Francesco Pallotta (Roma), Carmelo D’Arrigo (Civitavecchia). A sovraintendere ai lavori il board di Otodi con il Presidente Fabrizio Cortese, il vicepresidente Marco Mugnanini ed il garante dei Congressi Vincenzo Caiaffa.
I giovani saranno al centro, come ogni anno, nel Trauma Meeting: il bootcamp con oltre 300 medici specializzandi del 1° e del 2° anno lavoreranno a confronto con i seniores di OTODI in un clima amichevole con una dinamica di apprendimento già collaudata nell’ultimo decennio anche negli altri eventi formativi dell’anno solare coordinati da LCF Congress Factory (dai campus,ai focus on, dalla masterweek, allo spring bootcamp). Inoltre vi sarà una sessione organizzata e gestita dai colleghi più giovani, i componenti del gruppo “OTODI Young” che si confronteranno con i maestri della traumatologia.
Infine gli infermieri, che troveranno “casa” nel trauma meeting con una sessione formativa a loro dedicata ed organizzata dagli infermieri di sala operatoria, collaboratori indispensabili nell’affrontare le sfide della traumatologia moderna.