«Corteo il 26 settembre per invocare trasparenza sulla vicenda della Asl che prima vuole aprire una casa di comunità poi ci ripensa e apre un serd poi ci ripensa ancora e ci da servizi senza però avere lo spazio per erogarli»
“Negli ultimi trent’anni, l’ex condotta medica sita sulla Salita della Marcigliana era stata impiegata per fornire servizi di sanità pubblica al territorio periferico di Settebagni e Castel Giubileo, comprendendo anche una postazione di ambulanze del 118.
Nel corso degli anni però, anziché implementare le prestazioni, la sanità regionale ha ridimensionato il servizio fino a eliminare gli specialisti, mantenendo solo il servizio di prelievo e refertazione analisi.
Allo scoppio del Covid è stato trasformato in centro tamponi, chiuso al pubblico, con la previsione di restituirlo all’utenza una volta finita l’emergenza. A giugno di quest’anno.
una lettera della Asl annunciava la riapertura del centro prelievi per settembre. Invece ad agosto il servizio Ares è stato trasferito in via Monte Rocchetta senza avvertire nessuno.
Poi la settimana scorsa alcune voci davano l’imminente riapertura della struttura ma per il servizio SerD di recupero delle dipendenze da sostanze e comportamenti patologici. Il muro di gomma che ci siamo trovati davanti per una settimana ha ingenerato sfiducia nei cittadini e la sensazione di essere stati sacrificati per un interesse superiore a quelli del quartiere, periferico rispetto agli uffici amministrativi concentrati tra Monte Sacro e Talenti. L’impossibilità di trovare un interlocutore informato sui fatti ha portato a organizzare passeggiate davanti al presidio e l’assemblea di lunedi pomeriggio, preceduta qualche ora prima da una nuova missiva della Asl, sollecitata dall’ufficio del Sindaco, nella quale si afferma che dal 3 ottobre riprenderanno il servizio prelievi e tutta una serie di attività mediche a fianco del SerD. Rimane da chiarire come potranno trovare ospitalità tanti servizi dentro lo spazio limitato attualmente a disposizione.
La situazione di emergenza non è rientrata: anche in precedenza c’erano state delle comunicazioni tra Asl, Comitato di Quartiere e organi amministrativi municipali ma sono state puntualmente disattese e le modalità in cui non sono stati intrattenuti rapporti con i residenti non predispongono più a una fiducia illimitata e senza riscontro. Crederemo alla riapertura solo quando vedremo i servizi attivi nella struttura.
Di fatto, fino alla ricezione dell’ultima comunicazione Asl la situazione era questa: la chiusura di un servizio a servizio della popolazione più anziana, l’eliminazione della postazione del118 e la sostituzione con un servizio per le dipendenze, non richiesto e non voluto. Massima comprensione perché questo ultimo deve essere collocato da qualche parte ma ci pare il tentativo di nascondere l’esistenza di tale fragilità cercando di spedirla in un posto dove non ci sono nemmeno trasporti pubblici che collegano il quartiere con il resto del municipio. E spesso si tratta di utenti a cui è stata revocata la patente.
Tutto ciò premesso, il Comitato di Quartiere Settebagni, pur credendo nel dialogo senza preconcetto alcuno, disponibile a ogni colloquio e scambio di opinioni, conferma il corteo attraverso il quartiere del 26 settembre alle ore 19 e 30 con partenza da via Salaria km 13.900, parcheggio rotatoria, ingresso quartiere Settebagni, per il quale è stata chiesta regolare autorizzazione e sono stati spediti oltre 160 inviti ai consiglieri e all’esecutivo di Regione, Comune e Municipio, nonché ai vertici della Asl