
(AGENPARL) – mer 25 settembre 2024 L’agricoltura in Piemonte nel 2024, numeri e tendenze
Meno aziende, ma più grandi
Dal punto di vista strutturale, il 36% del territorio del Piemonte è destinato alla
produzione agricola, La tendenza nelle aziende agricole piemontesi negli ultimi anni è di
una contrazione numerica compensata però dall’aumento complessivo di superficie
coltivata, e quindi da una maggiore estensione media di ogni azienda.
Le aziende agricole attive in Piemonte nel 2023 sono 43.445 e rispetto al passato sono
cresciute di dimensioni. La superficie coltivata in Piemonte cresce infatti in valore assoluto:
dagli 898.374 ettari del 2020 ai 905.235 del 2023: ogni azienda, quindi, sale da 19,13 a
20,86 ettari di superficie media, con una significativa crescita del 9%
Nel 2024 la fotografia degli allevamenti in Piemonte restituisce 11.750 aziende per un
In crescita anche la produzione standard delle aziende piemontesi, passata da 3.7
miliardi euro del 2020 ai 3.8 del 2023. La produzione standard è il valore della produzione
lorda delle aziende agricole. Viene determinata per ciascuna regione e per ciascuna
attività produttiva vegetale e animale ed è calcolata utilizzando dei valori di base medi.
I giovani riscoprono l’agricoltura
I giovani piemontesi riscoprono l’agricoltura. Le aziende con proprietari o conduttori sotto i
41 anni nel 2023 sono 5.902 su 43.445, con una significativa incidenza passata negli ultimi
10 anni dal 12,1% al 13,8%.. In questo caso sono le aree più svantaggiate a guidare
meglio il cambiamento, probabilmente grazie ad un minore costo dell’accesso alla terra.
Nelle aree classificate D, infatti, le aziende guidate da giovani superano di poco il 20%
mentre nelle aree C2 sono il 15,3%. SPIEGHIAMO E DIAMO ESEMPI DI COSA
SIGNIFICA SVANTAGGIATE, DICENDO CHE I GIOVANI SONO INCLINI ALLE SFIDE
AGRICOLE
Un’agricoltura sempre più al femminile
Quella piemontese è un’agricoltura con una forte impronta femminile. Le aziende agricole
con titolare donna nel 2024 sono 11.336, che rappresentano oltre un quarto del totale: il
25,80%.
Analizzando le tipologie di azienda emerge, inoltre, una forte vocazione verso
l’agriturismo, settore in cui le aziende guidate da donne sfiorano il 40% con una tendenza
in crescita negli ultimi anni (erano il 37,7% nel 2018).
Cresce il bio
Uno degli obiettivi strategici della Politica Agricola Comune della Ue è la tutela
dell’ambiente, insieme alla salvaguardia della biodiversità e del paesaggio. Decisa in
Piemonte l’impennata del biologico: dalle 2.798 del 2020 le imprese agricole piemontesi a
indirizzo certificato bio sono passate a 3.524 del 2023, con un incremento di oltre il 15
Se guardiamo agli ultimi 5 anni la crescita è stata del 19,6% arrivando a rappresentare il
7,5% delle aziende totali con una SAU di circa 82.000 ettari (+4,1%). Questa percentuale
sale al 12,6% tra le aziende guidate da giovani, in particolare in alcuni settori come le
coltivazioni permanenti e l’ortofloricoltura. Anche in termini di superficie, il passaggio alla
produzione biologica ha avuto un forte incremento passando dai 48.105 ha del 2018 ai
56.721 ha del 2023 (+17,9%), ricoprendo il 6,2% della Sau.
La fotografia delle aziende agricole piemontesi nel 2024 (dati aggiornali a luglio
2024)
OTE – PS livello 1 Aziende (n.) Ps (euro)
seminativi
ortofloricoltura
colture permanenti
viticoltura
frutticoltura
specializzate – orientamento latte
specializzate – orientamento
allevamento e ingrasso
allevamento e ingrasso combinati
ed altri erbivori
specializzate
pollame
allevamento)
9. Aziende non classificate 124 0
Non disponibile 2.034 .
Gli agriturismi
L’attività agrituristica in Piemonte ricopre un ruolo di grande importanza come integrazione
di reddito per aziende meno inserite nei circuiti commerciali tradizionali, soprattutto nelle
aree montane e collinari dove l’accesso al mercato è più difficile ma sono presenti, invece,
forti elementi attrattivi di tipo turistico, paesaggistico, naturalistico ed enogastronomico.
Questa attività, tra le più penalizzate nel periodo pandemico come peraltro tutto il
comparto turistico, ha mostrato già nel 2022 un forte recupero del 4,5%. Nel 2023,
secondo l’ultima rilevazione Istat, il numero di agriturismi è salito nuovamente (+3,6%),
raggiungendo un totale di 1.467.
Il settore agricolo e rurale piemontese: un’analisi
Anche l’agricoltura piemontese è stata messa di fronte nel 2022-23 alla gravità
dell’emergenza climatica, che si è manifestata provocando una forte crisi idrica che ha
interessato tutti i settori agricoli; alla crisi economica, che sta spingendo con forza il
settore verso le trasformazioni già intraprese alla fine del secolo scorso e accelerate
ulteriormente dagli sconvolgimenti portati dalla diffusione della pandemia e dalle
tensioni internazionali sfociate nel conflitto russo-ucraino.
Sul piano del mercato, le frequenti crisi finanziarie hanno portato molte aziende ad
orientarsi verso una maggiore segmentazione e qualificazione dell’offerta al fine di una
miglior valorizzazione delle produzioni e di sottrarsi alle crisi delle “commodity”. Sul piano
territoriale si è notevolmente allargata l’influenza dell’“economia del gusto” che ha
contribuito al rilancio di alcune aree rurali della regione. Il Piemonte, inoltre, spicca per la
varietà del suo territorio e delle sue produzioni.
Infine, è da rimarcare l’importanza delle politiche pubbliche rivolte al settore e in
particolare della Pac (Politica Agricola Comune), che ne condiziona fortemente lo sviluppo
e gli orientamenti produttivi.
Il numero di addetti nelle ultime annate è rimasto stabilmente poco sopra le 70.000 unità.
Come detto aumenta la dimensione media aziendale mentre il settore progredisce in
termini di propensione all’innovazione e agli investimenti.
In questo senso, un dato positivo riguarda la presenza di titolari con meno di 40 anni, in