
(AGENPARL) – dom 22 settembre 2024 *COMUNICATO STAMPA*
* Divinazione-Expo: Cia, costruire insieme nuova strategia per sicurezza
alimentare *
Roma, 22 sett. – “La sicurezza alimentare globale non può più essere data
per scontata, tra crisi geopolitiche, climatiche e di mercato -così il
presidente nazionale Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini alla seconda
giornata di Divinazione-Expo-. Occorre ora muoversi sinergicamente,
partendo da questa straordinaria vetrina delle eccellenze italiane a
Siracusa, per costruire nuove strategie che mettano davvero al centro gli
agricoltori e le aree rurali. Per garantire cibo sano di qualità
accessibile a tutti, serve uno sforzo collettivo sostenuto da politiche e
risorse adeguate, puntando su 5 direttrici essenziali: fermare il consumo
di suolo agricolo; contrastare il climate change con l’innovazione, dalle
TEA all’agricoltura di precisione; riconoscere ai produttori il giusto
valore lungo le filiere; sostenere il ricambio generazionale sui campi;
assicurare il principio di reciprocità negli scambi commerciali”.
“Se parliamo di sicurezza alimentare -continua Fini- dobbiamo affrontare
il tema dell’approvvigionamento di cibo e il contrasto del climate change,
che è la prima minaccia per la produzione agroalimentare. L’obiettivo è
quello di continuare a produrre cibo di qualità per una popolazione
mondiale che a breve raggiungerà i 9 miliardi”. C’è bisogno, in primis, di
mettere in sicurezza il territorio e di attivare nuove misure e
investimenti adeguati sulle varietà resistenti, investendo sulla ricerca e
l’innovazione. In questo scenario, crediamo si debba puntare soprattutto
sulle tecniche di miglioramento genetico, portando avanti la
sperimentazione in campo per sviluppare piante più resilienti agli stress
climatici e alle malattie e tutelare sia la produttività che la
sostenibilità del settore. Al contempo, è necessario accelerare
sull’agricoltura 4.0, per produrre di più con meno risorse grazie a sistemi
satellitari e robotizzazione in campo. Grazie all’agricoltura 4.0 si
ottiene un risparmio sui vari input produttivi che può arrivare a
raggiungere il 30%. Parallelamente, la produttività può aumentare fino al
20%. Il tutto senza ricorrere a sostanze chimiche che vanno ad alterare le
proprietà delle materie prime. Solo, dunque, con innovazione, ricerca e
nuove tecnologie è possibile arrivare a una sintesi tra sicurezza
alimentare e sostenibilità ambientale.
“Per quanto riguardo la tutela del suolo -prosegue Fini- questa è una
risorsa fondamentale non solo per le produzioni agricole ma per tutti i
cittadini, perché un suolo in salute è un argine prezioso contro
inquinamento e dissesto idrogeologico. La recente direttiva Ue, sia da
gancio per arrivare anche in Italia a una legge in materia”. Alla filiera
del cibo Made in Italy, che oggi vale 64 miliardi di euro, va, inoltre,
garantito con urgenza il rispetto della reciprocità commerciale per
proteggere la produzione interna da importazioni che non seguono i medesimi
standard e, allo stesso tempo, occorre perseguire l’obiettivo conclamato,
ma ancora lontano, della redistribuzione del reddito, assicurando alla fase
agricola una quota adeguata di valore aggiunto. “La sovranità alimentare si
può raggiungere, infine, solo grazie al lavoro degli agricoltori e
affrontando seriamente il tema del ricambio generazionale per evitare la
senilizzazione del mondo agricolo -conclude Fini-. Bisogna puntare sui
giovani, che sono l’unica opportunità per salvare le aree interne,
garantendo sicurezza ai territori e rafforzando le comunità rurali”.
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*Settore Comunicazione e Immagine *| Cia-Agricoltori Italiani
sito web http://www.cia.it
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