
(AGENPARL) – sab 21 settembre 2024 “Come leader globali nelle soluzioni digitali per il mondo education,
Lenovo mette a disposizione dell’intero settore i suoi più innovativi
strumenti per facilitare la gestione amministrativa degli atenei e
semplificare lo sviluppo di progetti di AI che abilitino la cultura e la
formazione delle nuove generazioni”. Così Riccardo Tavola
Education Manager Lenovo Italia al convegno Codau. Sul tema evoluzione
mondo universitario importante anche il commento di Francesco Cupertino,
delegato CRUI ai rapporti con l’industria: “Oggi al convegno codau abbiamo
affrontato la questione dell’evoluzione dei numeri del personale tecnico
amministrativo e bibliotecario delle nostre università con un rapporto che
li ha confrontati con quelli che sono i valori medi europei e quella che è
l’evoluzione dei modelli di funzionamento delle dell’università. ne deriva
che da questa fotografia che rispetto alle dimensioni numerica degli
studenti, il numero di personale, ma anche il numero dei docenti risulta
sottodimensionato e forse non adeguatamente qualificato. quali misure
mettere in piedi? dipende anche da che visione abbiamo dell’università dei
prossimi anni, una università che dovrà confrontarsi con dei problemi
emergenti a cominciare dal calo demografico, una necessità di
internazionalizzare una necessità di adottare strumenti digitali in tutte
le nostre attività inclusa l’intelligenza artificiale. per fare tutto
questo serviranno forse più persone, sicuramente persone, molto più
qualificate e forse meglio remunerate. La rigidità del sistema nelle fasi
di reclutamento, la difficoltà di innescare delle componenti variabili nei
salari, sicuramente é un limite nella nostra capacità di attrarre i
migliori talenti che spesso sono attratti da offerte nell’ambito del
privato e che a livello nazionale, spesso perdiamo perché sono attratte da
offerte in ambito internazionale. a questo bisognerà affiancare una riforma
del sistema universitario che deve ricominciare dalle fondamenta,
certamente continuare a investire sulla didattica che resta una cosa che in
Italia facciamo molto bene, ma dobbiamo riuscire a migliorare sulla qualità
della ricerca, soprattutto sulla qualità del trasferimento tecnologico. Il
futuro dell’università secondo me dipenderà molto dalla capacità di
riuscire a trasferire le conoscenze verso chi poi le mette a valore nel
sistema universitario nazionale. tutto questo ha bisogno di azioni di
sistema, la riforma della legge dell’università, forse sarà uno dei pezzi
di questo puzzle. sicuramente tutti saremo chiamati a dare un contributo.”