Oggi, le autorità di Taiwan e della Bulgaria hanno smentito qualsiasi coinvolgimento nella catena di fornitura dei dispositivi di comunicazione esplosi in Libano martedì scorso, causando una grave tragedia. Durante gli attacchi, che si sono verificati tra martedì e mercoledì, migliaia di dispositivi di comunicazione mobile, utilizzati come cercapersone, sono stati fatti esplodere, causando la morte di 37 persone e ferendo circa tremila altre.
Le circostanze in cui i dispositivi sono stati trasformati in trappole esplosive rimangono ancora poco chiare. Le autorità internazionali stanno cercando di determinare come e quando i dispositivi siano stati manomessi per essere attivati a distanza. Le indagini si estendono a diversi Paesi, tra cui Taiwan, Bulgaria, Norvegia e Romania, per comprendere meglio la provenienza e la manipolazione dei cercapersone coinvolti.
Fonti libanesi hanno attribuito la responsabilità delle esplosioni a Israele, il che ha aumentato ulteriormente le tensioni nel conflitto in corso. Tuttavia, Israele non ha rilasciato commenti ufficiali sugli attacchi.
Le Posizioni di Taiwan e Bulgaria
La società taiwanese Gold Apollo, che produce dispositivi di comunicazione, ha negato qualsiasi legame con gli eventi in Libano. In particolare, l’azienda ha chiarito che i cercapersone utilizzati negli attacchi non sono stati fabbricati dalla BAC, un’azienda con sede a Budapest, che detiene una licenza per utilizzare il marchio Gold Apollo.
Parallelamente, la Bulgaria è stata coinvolta nelle indagini dopo che i media locali avevano suggerito un possibile legame con la società Norta Global Ltd., con sede a Sofia. Tuttavia, il Servizio di Sicurezza dello Stato bulgaro ha rilasciato una dichiarazione ufficiale oggi, venerdì, affermando di aver “provato oltre ogni ragionevole dubbio” che la Bulgaria non ha avuto alcun ruolo nell’importazione, esportazione o produzione dei dispositivi di comunicazione esplosi in Libano.
Il servizio di sicurezza ha inoltre smentito qualsiasi attività commerciale da parte di Norta Global Ltd. o della società norvegese proprietaria, confermando che non vi è stata alcuna compravendita di apparecchiature di telecomunicazione legate alla Bulgaria.
Il contesto geopolitico
L’escalation del conflitto in Libano e la potenziale responsabilità di Israele complicano ulteriormente una situazione già delicata. Le esplosioni hanno avuto un impatto devastante sulla popolazione civile e hanno messo in evidenza la pericolosità di dispositivi comuni, come i cercapersone, che possono essere trasformati in strumenti letali.
Le indagini in corso nei vari Paesi mirano a far luce su come questi dispositivi siano stati distribuiti e armati, con l’obiettivo di identificare i responsabili della tragedia e prevenire ulteriori incidenti simili.
In attesa di ulteriori sviluppi, resta da vedere se le accuse contro Israele troveranno conferma e quali saranno le conseguenze di queste esplosioni sul già fragile equilibrio politico e militare della regione.