Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha rinnovato l’appello affinché l’Africa ottenga un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC), sottolineando l’importanza di garantire al continente non solo la rappresentanza, ma anche il diritto di veto. Secondo Ramaphosa, il diritto di veto è cruciale per evitare che l’Africa sia relegata a un ruolo marginale nei processi decisionali globali.
Intervenendo all’Africa Aerospace and Defense Exhibition Airshow presso la base aerea di Waterkloof, in Sudafrica, Ramaphosa ha descritto come “inaccettabile” il fatto che un continente di 1,3 miliardi di persone, ricco di risorse e con una crescente influenza geopolitica, sia attualmente escluso dalle principali decisioni delle Nazioni Unite. “È davvero una terribile anomalia al momento non essere rappresentati”, ha affermato il presidente, aggiungendo che “l’Africa merita di avere il proprio posto nelle strutture decisionali globali, compreso un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza”.
Ramaphosa ha sottolineato l’importanza del diritto di veto per l’Africa, considerandolo un elemento fondamentale per garantire una piena e significativa partecipazione. Senza il veto, secondo il leader sudafricano, l’Africa rischierebbe di avere una voce di “seconda classe” in un organo cruciale per la sicurezza e la stabilità internazionali.
L’appello di Ramaphosa arriva in un momento di crescente consenso globale sull’idea di riformare il Consiglio di Sicurezza. “Abbiamo le capacità, abbiamo il know-how, e all’Africa deve essere dato il posto che le spetta nei sistemi delle Nazioni Unite”, ha dichiarato, facendo riferimento all’impegno del continente nel contribuire alla pace e alla sicurezza globali.
La questione della riforma del Consiglio di Sicurezza è stata oggetto di discussione anche tra altri leader globali. Recentemente, gli Stati Uniti hanno annunciato il loro impegno a sostenere l’inclusione di due paesi africani come membri permanenti del Consiglio, ma senza potere di veto. Tuttavia, questa proposta è stata accolta con cautela, in quanto molti leader africani, incluso Ramaphosa, ritengono che il veto sia essenziale per garantire una rappresentanza equa e influente.
Lo scorso agosto, durante un vertice a Johannesburg co-presieduto da Ramaphosa e dal presidente cinese Xi Jinping, è stata ribadita la necessità di rafforzare la cooperazione tra Cina e Africa. I leader hanno espresso un forte impegno verso i principi della Carta delle Nazioni Unite e hanno ribadito il loro sostegno reciproco per l’integrità territoriale e la sovranità delle rispettive nazioni. Questo dialogo ha sottolineato ulteriormente l’urgenza di una riforma delle strutture delle Nazioni Unite per includere più voci del Sud globale.
L’appello di Ramaphosa riflette il crescente desiderio dell’Africa di svolgere un ruolo più attivo nelle questioni internazionali. Un seggio permanente con diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite rappresenterebbe un riconoscimento della crescente importanza del continente e della necessità di una governance globale più inclusiva e rappresentativa.