
(AGENPARL) – mer 18 settembre 2024 COMUNICATO STAMPA
L’on Safina (PD): “No alla realizzazione dell’impianto agro-fotovoltaico a
Gibellina”
Il deputato trapanese: “Salvaguardiamo il paesaggio e la cultura del territorio”
Trapani, 18 settembre 2024 – “La realizzazione di un impianto agro-fotovoltaico così vicino al
centro abitato di Gibellina rappresenta una grave minaccia per l’identità culturale e paesaggistica
del territorio. Gli uffici regionali fermino subito questa follia che rischia di trasformarsi in un vero e
proprio disastro ambientale”. Queste le dichiarazioni del deputato regionale del Partito
Democratico Dario Safina, che ribadisce la sua assoluta contrarietà al progetto promosso dalla
società Tozzi Green in contrada “Le Forche”.
La Soprintendenza ai beni culturali di Trapani ha già espresso un netto parere negativo,
evidenziando che la costruzione di un impianto di tale portata comporterebbe la “cancellazione del
rapporto non solo visivo ma anche relazionale dell’abitato con il proprio contesto paesaggistico”.
Un impatto devastante, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche culturale, che
metterebbe a rischio l’inestimabile patrimonio identitario di Gibellina, città simbolo di rinascita
artistica e architettonica.
“La vicinanza dell’impianto all’abitato e, in particolare, al Museo Civico MAC, minerebbe
irrimediabilmente l’integrità del paesaggio circostante, compromettendo il delicato equilibrio tra
l’opera del Cretto di Burri e il contesto urbano. Questo progetto rischia di alterare per sempre
l’essenza di un territorio che ha fatto della sua unicità paesaggistica e culturale il proprio marchio
di riconoscimento,” continua Safina.
Pur comprendendo l’importanza dello sviluppo di energie rinnovabili, Safina sottolinea che è
fondamentale trovare soluzioni che rispettino e preservino i valori storici e ambientali del nostro
territorio. “Non possiamo accettare compromessi che mettano a rischio il nostro patrimonio
culturale. La sostenibilità deve includere non solo l’ambiente naturale, ma anche la tutela delle
identità locali e delle relazioni paesaggistiche che le comunità hanno costruito nel corso dei secoli”.
L’onorevole Safina chiede dunque un ripensamento profondo del progetto, in linea con le
indicazioni della Soprintendenza, che ha già richiesto una significativa riduzione dell’impianto e la
piantumazione di vegetazione autoctona per mitigare l’impatto. “È essenziale che ogni modifica
progettuale sia indirizzata alla protezione del paesaggio e del contesto culturale, senza cedere alle
pressioni economiche che minacciano la nostra storia e il nostro futuro”.
“Il governo regionale si affretti inoltre ad approvare il piano che individua le aree idonee per gli
impianti di energia pulita. Non è assolutamente possibile che si continui a procedere random senza
una regolamentazione dei luoghi ben definita”, ha concluso Safina.