Nell’ultima settimana, i mercati delle materie prime hanno registrato una significativa espansione, con aumenti generalizzati in tutti i settori. Questo trend è stato alimentato da una serie di fattori economici e geopolitici che hanno influenzato sia le materie prime energetiche sia i metalli preziosi, spingendo i prezzi verso l’alto.
Uno degli elementi chiave che ha sostenuto i mercati è il rallentamento del mercato del lavoro negli Stati Uniti, che ha rafforzato le aspettative di politiche monetarie più accomodanti da parte della Federal Reserve (Fed). Secondo l’ex funzionario della Fed William Dudley, esiste la possibilità di un taglio dei tassi di 50 punti base, sebbene molti mercati monetari scommettano su un ridimensionamento di 25 punti base. Tale decisione verrà annunciata nei prossimi giorni, con grande attenzione rivolta alle dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell.
In parallelo, i rendimenti del titolo di Stato statunitense a 10 anni sono scesi al 3,65%, mentre l’indice del dollaro USA ha registrato un lieve calo dello 0,1%, scendendo a quota 101,1. Questi movimenti hanno avuto un impatto positivo su molte materie prime, contribuendo a una settimana di rialzi.
I metalli preziosi hanno tratto notevoli benefici sia dai tagli dei tassi della Banca Centrale Europea (BCE) sia da previsioni globali più favorevoli. L’argento, ad esempio, ha registrato un’impressionante crescita del 9,9% dopo l’annuncio della vicepresidente americana Kamala Harris di voler diversificare le fonti energetiche per ridurre la dipendenza dagli approvvigionamenti esteri.
Allo stesso tempo, i prezzi del palladio e del nichel sono saliti rispettivamente del 17% e dello 0,3%, in parte a causa delle dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin, che ha accennato alla possibilità di restrizioni sulle esportazioni di alcuni materiali strategici.
Il platino, invece, ha visto un rialzo dell’8% dopo la pubblicazione del rapporto trimestrale del World Platinum Investment Council, che ha previsto un deficit di circa un milione di once di platino nel secondo trimestre.
Anche i metalli di base hanno beneficiato di condizioni favorevoli. Il prezzo del rame è aumentato del 4,1% grazie al calo delle scorte nei magazzini della Borsa di Shanghai e alla riduzione della produzione in Cile. L’alluminio, spinto dalla crescente domanda di energia rinnovabile e dalla conseguente contrazione dell’offerta, ha visto un rialzo del 5,5%.
Sul fronte energetico, il petrolio greggio Brent ha visto un leggero aumento dello 0,5%, complice l’interruzione della produzione nel Golfo del Messico causata dall’uragano Francine, che ha devastato l’area con inondazioni e tornado. Allo stesso tempo, l’Agenzia Internazionale per l’Energia ha segnalato una riduzione della produzione di petrolio da parte dell’OPEC, con un calo di 70.000 barili al giorno, intensificando le preoccupazioni sull’approvvigionamento.
Il gas naturale ha anch’esso registrato un aumento dello 0,8%, colpito dagli effetti negativi dell’uragano sulla produzione offshore nel Golfo del Messico.
Anche i mercati agricoli hanno visto significativi aumenti. I prezzi del caffè sono cresciuti del 9,9%, spinti dalle previsioni di una minore produzione in Brasile, legate al fenomeno meteorologico La Niña, e dalle condizioni di siccità in Vietnam. Il cacao ha registrato un aumento dell’8,7%, influenzato dalle preoccupazioni sulla produzione in Africa occidentale e dalla crescente domanda globale.
Altri prodotti agricoli come il grano, il mais, la soia e il riso hanno registrato incrementi rispettivamente del 4,9%, dello 0,7%, dello 0,1% e dell’1,2%. Anche il cotone ha visto un aumento del 3,7% sull’Intercontinental Exchange.
Con le imminenti decisioni della Fed e gli sviluppi geopolitici globali, i mercati delle materie prime restano al centro dell’attenzione degli investitori. Gli sviluppi nei settori dell’energia, dei metalli e dell’agricoltura potrebbero continuare a influenzare i prezzi nei prossimi mesi, mentre le politiche monetarie accomodanti e le tensioni globali giocano un ruolo sempre più cruciale nelle dinamiche di mercato.