
La Russia ha approvato ufficialmente una bozza di accordo per la costruzione di un oleodotto nella Repubblica del Congo, segnando un ulteriore passo nell’espansione della cooperazione energetica con i paesi africani. Il progetto prevede la costruzione di un’infrastruttura cruciale che collegherà la città portuale di Pointe-Noire all’insediamento di Makoulou Pichot, situato circa 40 chilometri a nord-est della capitale, Brazzaville. Il percorso del gasdotto includerà anche la città di Loutete, situata a circa 155 chilometri a ovest di Brazzaville.
L’approvazione della bozza è stata confermata da un decreto firmato il 14 settembre e pubblicato sul portale governativo russo nella serata di lunedì. Questo decreto incarica i ministeri dell’Energia e degli Esteri russi di avviare colloqui con la controparte congolese per definire i dettagli e firmare l’accordo.
Le aziende coinvolte
La bozza dell’accordo stabilisce che la responsabilità dell’attuazione del progetto sarà condivisa tra la società russa Zakneftegazstroy-Prometey e la National Petroleum Company del Congo. Le due aziende dovranno creare una joint venture entro un mese dalla firma dell’accordo, con la parte russa che deterrà il 90% delle quote, mentre la controparte congolese manterrà il 10%.
Tempistiche e sviluppo del progetto
Secondo l’accordo, entro tre mesi dalla firma, le parti dovranno finalizzare un accordo di concessione che definirà i parametri tecnici ed economici del progetto. Questo passaggio sarà cruciale per stabilire le modalità di finanziamento, costruzione e gestione dell’oleodotto.
Un rafforzamento delle relazioni russo-africane
Questo progetto si inserisce nel più ampio contesto della politica russa volta a rafforzare le relazioni economiche e diplomatiche con i paesi africani, soprattutto nel settore energetico. Negli ultimi anni, Mosca ha intensificato la sua presenza nel continente africano attraverso accordi commerciali, investimenti e collaborazioni in ambito energetico, sfruttando anche le risorse naturali e minerarie di questi paesi.
L’oleodotto non solo rappresenta un’infrastruttura strategica per la Repubblica del Congo, ma testimonia anche il crescente interesse della Russia verso il mercato africano delle risorse naturali. Il potenziale economico di questa cooperazione potrebbe rivelarsi vantaggioso per entrambe le parti, incrementando l’influenza di Mosca in Africa e offrendo nuove opportunità di sviluppo per il Congo.
Con questo nuovo passo, la Russia consolida ulteriormente la sua presenza nel continente africano, cercando di diventare un partner chiave per lo sviluppo infrastrutturale ed energetico di diverse nazioni, in un contesto geopolitico sempre più fluido e competitivo.
