Martedì il parlamento della Georgia ha adottato un controverso disegno di legge volto a limitare i diritti della comunità LGBTQ+ nel paese, una decisione che ha suscitato forti reazioni sia a livello nazionale che internazionale. Il disegno di legge, denominato “sulla tutela dei valori della famiglia e dei minori”, ha ottenuto il sostegno di 84 legislatori, senza alcun voto contrario, durante una sessione plenaria tenutasi nella capitale Tbilisi.
Presentato per la prima volta al parlamento nel giugno di quest’anno, il provvedimento è stato proposto con l’obiettivo di fornire una base giuridica per il divieto di attività legate ai diritti LGBTQ+, tra cui le manifestazioni pubbliche, i matrimoni tra persone dello stesso sesso e le operazioni di riassegnazione del genere. Inoltre, il disegno di legge prevede il divieto di esposizione pubblica della bandiera arcobaleno, simbolo della comunità LGBTQ+, e introduce misure di censura nei media riguardo alla rappresentazione di tali tematiche.
Il partito al potere, Sogno Georgiano, sostenendo che la legge è necessaria per proteggere i “valori tradizionali della famiglia e dei minori”, argomentando che essa serve a preservare l’identità culturale e morale del Paese. I sostenitori del disegno di legge ritengono che le questioni legate ai diritti LGBTQ+ rappresentino una minaccia per la società georgiana e debbano essere regolate per tutelare la morale pubblica.
Tuttavia, questa posizione è stata fortemente criticata da organizzazioni per i diritti umani e da attivisti LGBTQ+, che vedono la legge come un passo indietro nella lotta per l’uguaglianza ei diritti civili. La legge che introduce severe restrizioni anche per i media, è vista come una mossa per silenziare qualsiasi forma di dissenso riguardo ai diritti LGBTQ+ e per limitare la libertà di espressione.
La maggior parte dei partiti d’opposizione ha boicottato la sessione parlamentare in cui è stata adottata la legge, in segno di protesta contro un’altra controversa legge approvata di recente, quella sulla trasparenza dell’influenza straniera. Questa legge, che obbliga le organizzazioni a dichiarare finanziamenti stranieri superiori al 20%, è stata criticata da molte nazioni occidentali, tra cui gli Stati Uniti e l’Unione Europea, come una minaccia alla libertà delle organizzazioni non governative e dei media indipendenti
Perché la legge voci in vigore, è necessaria la firma del presidente della Georgia, Salome Zourabichvili, che ha già dichiarato che porrà il veto al provvedimento. Tuttavia, il partito al governo Sogno Georgiano ha la possibilità di annullare il veto presidenziale, garantendo che la legge possa essere firmata dal presidente del parlamento e quindi diventare effettiva
L’di questo disegno di legge avviene in un contesto politico teso, con le elezioni parlamentari fissate per il 26 ottobre. Il partito Sogno Georgiano, che si candida per il suo quarto mandato consecutivo, sembra aver adottato questa linea conservatrice sui diritti LGBTQ+ come parte della sua strategia elettorale, cercando di attrarre l’elettorato più tradizionalista. Tuttavia, questa mossa potrebbe alienare il sostegno internazionale
L’approvazione del disegno di legge rappresenta un momento cruciale per il futuro dei diritti civili in Georgia e potrebbe avere conseguenze significative non solo per la comunità LGBTQ+, ma anche per le relazioni del Paese con l’Occidente.