Il settore conciario italiano sta vivendo una fase estremamente complessa, con un calo del 6,5% nel 2023 e una riduzione dei volumi del 9,5%. Le previsioni future indicano una contrazione tra il -10% e il -15% rispetto ai dodici mesi precedenti, secondo il Servizio Economico di UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria). L’aumento dei costi dei prodotti chimici, dell’energia e delle lavorazioni conto terzi ha colpito duramente le aziende specializzate, aggravato dall’inflazione delle materie prime, che hanno subito rincari tra il 50% e il 300%.
Tuttavia, nel contesto di questa crisi, c’è chi risponde con soluzioni innovative. Tra questi, spiccano i Fratelli Carlacchiani, che hanno sviluppato il sistema di finitura eco-friendly “pelle come seta” e la Formula EBN, soluzioni che coniugano sostenibilità, tecnologia e rispetto per l’ambiente.
Domanda. Come è nata l’idea di sviluppare il sistema di finitura eco-friendly “pelle come seta”?
Fratelli Carlacchiani. Erano anni che il mercato ci chiedeva una fodera per calzatura che non stingesse il piede e che allo stesso tempo lo lasciasse traspirare ed avesse un aspetto naturale. Tutti elementi che cozzavano tra di loro. Utilizzare i classici fissativi poliuretanici per evitare gli “stingimenti” sul piede rendessero la fodera in pelle quasi come un sintetico, azzerando del tutto la traspirabilità del piede. Durante un viaggio di lavoro abbiamo incontrato Greg Altman CEO di una start up americana che realizzava prodotti per la cosmesi. Da poco, aveva lanciato la nuova linea di prodotti L1 Biofinishing. Si trattava di un fissativo biologico che, sulla scorta dell’esperienza della cosmesi, si legava alle proteine della pelle. Mi spiegò che lo realizzava sintetizzando i cristalli dei Bachi da seta. Così, insieme, abbiamo realizzato in laboratorio una serie di prototipi che ci hanno fatto comprendere e apprezzare le potenzialità di questa vera e propria scoperta. Il prodotto L1 applicato al nostro metodo lasciava la pelle della fodera naturale, setosa come se le avessimo applicato la crema protettiva viso, con performance di tenuta oltre la media e traspirabilità del piede del 200% superiori ai classici metodi. Inoltre, il prodotto era più che naturale, non conteneva PFAS (sostanze Poli fluoro alchiliche) dannose per l’uomo e la natura e non erano necessari catalizzatori dannosi per la salute dei nostri dipendenti.
Domanda. In che modo la Formula EBN contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2 e all’uso di sostanze chimiche nocive?
Fratelli Carlacchiani. La formula EBN contribuisce alla riduzione di emissioni di CO2 fino allo 80% rispetto alle rifinizioni classiche, e lo fa in una duplice maniera. Innanzitutto essa opera per mezzo della riduzione dei polimeri e dell’energia utilizzata nel processo produttivo del fissativo. Inoltre, anche il processo di applicazione della rifinizione è anch’esso “anti CO2”.
Domanda. Quali sfide avete affrontato nell’industrializzare questa tecnologia innovativa in Italia?
Fratelli Carlacchiani. Le difficoltà sono state quelle di industrializzazione del processo di produzione. Avevamo realizzato, con i nostri partner statunitensi, il fissativo in laboratorio, ottenendo un’ efficacia in “vitro” , su una pelle o poche pelli. Dovevamo applicare un prodotto così delicato nell’industria della rifinizione. Siamo stati costretti a mettere a punto molte fasi del processo produttivo tradizionale. Dopo un anno di prove siamo riusciti ad ottenere risultati eccellenti e continuativi.
Domanda. Cosa rappresenta per voi il traguardo di 30 anni di attività di Pellami Due C?
Fratelli Carlacchiani. Per noi 30 anni non sono un traguardo ma il nuovo punto di partenza. È la nostra formula per mantenerci giovani.
Domanda. Come vedete l’evoluzione del settore conciario nei prossimi anni, soprattutto in termini di sostenibilità e innovazione?
Fratelli Carlacchiani. Il settore conciario italiano sta facendo i conti con un mondo che, sempre di più, è attento alla maniera in cui il prodotto viene realizzato. Saranno anni di grandi sfide e cambi di direzione, con una stella polare fissa: il rispetto dell’ambiente. In tal senso, crediamo che l’innovazione sarà lo strumento primario per raggiungere la sostenibilità e circolarità dei prodotti conciari.
Domanda. Quanto è importante il rispetto dell’ambiente per il vostro lavoro e come bilanciate tradizione e modernizzazione?
Fratelli Carlacchiani. La tradizione ed i valori da cui proveniamo hanno origini profonde e radicate nell’agricoltura. I nostri nonni erano contadini ed allevatori di vitelli ci hanno insegnato il profondo rispetto della terra. La nostra proiezione al futuro in una continua tensione innovativa non può non tenerne conto.