Maurizio Gasparri è una figura di spicco nella politica italiana, con una lunga carriera che lo ha visto protagonista di momenti cruciali nel panorama politico del Paese. Attualmente senatore di Forza Italia, Gasparri ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali, tra cui quello di Ministro delle Comunicazioni nel governo Berlusconi, lasciando il segno con la “Legge Gasparri”, che ha riformato il sistema radiotelevisivo italiano. Sempre schierato a difesa dei principi del centrodestra, continua ad essere una voce influente all’interno del partito e della coalizione. In questa intervista, Gasparri affronta temi chiave per l’Italia contemporanea: dall’economia alla giustizia, dall’immigrazione alle sfide che il Paese deve affrontare in ambito europeo, fino al futuro politico di Forza Italia dopo la scomparsa del suo fondatore, Silvio Berlusconi.
Con grande franchezza e determinazione, Gasparri ci parla delle sue esperienze, delle sue opinioni sui temi di attualità e delle sue prospettive per il futuro della politica italiana.
Domanda. Negli ultimi anni, quali ritiene siano state le sfide più significative per l’Italia, e come pensa che il governo attuale stia affrontando queste sfide?
Maurizio Gasparri. Il governo di centrodestra ha dovuto porre rimedio agli errori del passato e lo ha fatto mettendo in campo una politica economica e sociale seria e efficace, riuscendo a risollevare il Paese dopo i fallimenti dei governi di sinistra. I dati parlano chiaro: da gennaio a luglio 2024 le entrate fiscali sono aumentate di 19 miliardi di euro, mentre la pressione fiscale è diminuita. In parallelo, l’occupazione ha raggiunto livelli record, con circa 24 milioni di lavoratori, mentre la disoccupazione è scesa ai livelli minimi, con solo il 7%. Abbiamo, inoltre, dimostrato un’ottima capacità di gestione dei fondi del Pnrr. Appena insediati al governo ci siamo assunti la responsabilità di revisionare il Piano e da quel momento in poi abbiamo proseguito spediti, ottenendo rata dopo rata, senza perdere neanche un euro dei fondi che l’Europa ci ha messo a disposizione. Una grande occasione che noi abbiamo saputo cogliere, raggiungendo un numero record di rate ottenute rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea. Un primato che dimostra l’efficacia e la determinazione del buon governo di cui Forza Italia è protagonista. Questa è la strada giusta da seguire, sostenendo le imprese e le famiglie.
Domanda. Lei ha ricoperto diversi ruoli politici nel corso della sua carriera. Qual è stato il momento più cruciale della sua esperienza politica e perché?
Maurizio Gasparri. Nel corso della mia carriera ho ricoperto diversi ruoli, sia a livello di governo che di partito. Ogni incarico è stato importante e impegnativo ma, in particolare, ricordo quello assunto durante il governo Berlusconi del 2001, come Ministro delle Telecomunicazioni. Un mandato importante durante il quale è stato dato il via a numerose iniziative e leggi in campo tecnologico, che ancora oggi sono in vigore. Come la ‘legge Gasparri’, che ha dato un nuovo volto al sistema normativo radiotelevisivo italiano. Anche la presidenza del Gruppo parlamentare del Popolo della Libertà del Senato, nel 2008, è stata impegnativa visto che il gruppo era composto da 146 senatori provenienti per di più da varie realtà e, quindi, con sensibilità diverse.
Domanda. Come valuta l’evoluzione del partito di Forza Italia sotto la guida di Silvio Berlusconi e poi con la nuova leadership?
Maurizio Gasparri. Silvio Berlusconi ha voluto e fondato prima Forza Italia e poi il centrodestra, che oggi è alla guida del Paese. La sua storia, quindi, fa parte della storia dell’Italia. Nessuno è stato alla guida di un governo italiano per un tempo pari al suo. Un grande leader che non potrà mai essere paragonato a nessuno di noi perché, come ha ben detto Fedele Confalonieri in una grande lezione di umiltà: ‘Berlusconi sarebbe stato Berlusconi anche con altri al nostro posto’. Oggi, come Forza Italia, siamo molto soddisfatti dei risultati che stiamo ottenendo. Dopo la scomparsa di Berlusconi in molti speravano nella nostra scomparsa, mentre abbiamo dimostrato di essere ancora forti. Il berlusconismo è sopravvissuto a Berlusconi, anche senza la sua grandezza. Abbiamo fatto e continueremo a fare un grande lavoro per portare avanti le sue idee, come dimostrano gli ultimi risultati delle elezioni amministrative ed europee. Forza Italia ha quindi dimostrato un forte radicamento territoriale, ma non solo. Abbiamo raggiunto il 10% alle ultime europee e raggiungeremo il 20% alle prossime elezioni politiche del 2027, come ha detto il nostro Segretario nazionale, Antonio Tajani, che traina il nostro movimento con competenza, autorevolezza e determinazione. Antonio rappresenta una risorsa preziosa sia per il nostro Paese, sia per l’Europa. Grazie a lui l’Italia ha un ruolo importante a livello internazionale. Forza Italia è un partito attrattivo e guarda avanti, nel nome di Berlusconi, con tante energie in campo. Continuiamo a scrivere la storia raccogliendo consensi ed adesioni di giorno in giorno.
Domanda. Il tema dell’immigrazione è sempre stato molto dibattuto. Qual è la sua posizione attuale su questo argomento e quali misure ritiene necessarie per affrontare la questione?
Maurizio Gasparri. È necessario bloccare qualsiasi forma di immigrazione incontrollata, programmando i flussi in ingresso degli stranieri. Basta con la politica delle ‘porte aperte’. Grazie al governo di centrodestra saranno ammessi in Italia complessivamente 400mila stranieri nell’arco di tre anni. Una apertura seria e controllata, che viene accompagnata da politiche di vigilanza e di formazione degli entranti. Gli accordi con i Paesi nordafricani hanno avuto l’effetto voluto: una politica attenta e seria sostenuta anche dall’Unione Europea. Mentre le sinistre sponsorizzavano le varie ‘Carola Rackete’, che trasportavano clandestini, favorendo l’attività dei trafficanti di persone poi sfruttati o abbandonati al caporalato, l’attuale governo ha diminuito gli sbarchi del 60% e, di conseguenza, anche il numero delle morti in mare e le diverse e inaccettabili forme di sfruttamento.
Domanda. Come vede il futuro delle alleanze politiche in Italia? Ci sono cambiamenti che si aspetta o che auspica?
Maurizio Gasparri. Per quanto riguarda il centrodestra, la nostra coalizione è insieme da trent’anni. Governiamo con successo città, regioni, e oggi siamo alla guida del Paese. Certo, negli anni sono cambiati i rapporti di forza tra i partiti che compongono la nostra area politica e, probabilmente, in futuro cambieranno ancora perché la storia dimostra che i consensi si spostano anche velocemente, pur rimanendo all’interno della stessa coalizione. Quello che non cambia e non cambierà, però, è la volontà di stare insieme e di offrire ai cittadini una politica seria per il Paese. Dall’altra parte, invece, vedo una grande confusione. A un certo punto quest’estate sembrava che a sinistra dovessero riunirsi tutti insieme appassionatamente in un grande carrozzone con troppe idee diverse. Ma negli ultimi giorni iniziano a fioccare i primi veti, come quello di Conte nei confronti di Renzi. L’impressione è che, ancora una volta, il famoso campo largo sia destinato a restare un campetto.
Domanda. In passato ha sollevato preoccupazioni riguardo ai diritti dei lavoratori e alle politiche economiche. Cosa pensa delle attuali politiche in questi ambiti e quali cambiamenti suggerirebbe?
Maurizio Gasparri. In alcuni settori i diritti dei lavoratori andrebbero tutelati una volta di più. Basti pensare agli agenti di Polizia Penitenziaria che ogni giorno si trovano ad affrontare situazioni difficili e spesso pericolose, o anche alle Forze Armate, ai Carabinieri, alle Forze di Polizia, ai Vigili del Fuoco e a tutto il popolo in divisa. Per questo abbiamo chiesto maggiori risorse. È importante riconoscere le specificità del lavoro di chi rischia la vita ogni giorno per la sicurezza di tutti. Abbiamo stanziato anche cospicue risorse per il rinnovo di tutti i contratti del pubblico impiego. Ci sono sicuramente ancora tanti problemi da risolvere, ma ne abbiamo affrontati già diversi e sono molto soddisfatto di come il governo di centrodestra sta intervenendo su questo tema. Per Forza Italia è, inoltre, di prioritaria importanza il taglio del cuneo fiscale, che determina un aumento dei salari reali dei lavoratori, così come le pensioni minime. Perché anche un’adeguata retribuzione rientra tra i principali diritti dei lavoratori. Allo stesso tempo, una politica immigratoria seria porterà ad una netta riduzione del lavoro in nero e del caporalato.
Domanda. L’Italia sta attraversando un periodo di grande incertezza economica e sociale. Qual è la sua visione su come il paese dovrebbe affrontare la crisi economica e quali sono le sue proposte specifiche?
Maurizio Gasparri. Alcuni giorni fa si è svolto un incontro tra gli esponenti di Forza Italia ed il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in vista della prossima manovra economica. È stato un confronto molto positivo. Nella manovra che verrà approvata, Forza Italia, di intesa con tutta la coalizione, propone di prolungare per un altro anno il taglio del cuneo fiscale, aumentando così il salario reale dei lavoratori. Per noi è poi fondamentale dare un’attenzione particolare alle pensioni minime, così da tutelare la fascia più in difficoltà della popolazione. E dobbiamo proseguire con il sostegno alle imprese, grazie al quale siamo riusciti a raggiungere livelli record di occupazione e livelli minimi di disoccupazione. Creare posti di lavoro è la sola e vera risposta sociale che un governo può dare.
Domanda. Come giudica l’attuale situazione della libertà di stampa in Italia e quale ruolo dovrebbe avere il governo nella regolamentazione dei media?
Maurizio Gasparri. Onestamente non vedo alcun rischio per la libertà di stampa nel nostro Paese. Esiste da sempre una pluralità di idee e di voci, come è giusto e doveroso che sia in una democrazia matura come la nostra. Il rischio, piuttosto, deriva da quella crisi dell’editoria, in particolare per quanto riguarda la stampa, che va avanti da anni e che è tornata a denunciare proprio in questi giorni anche la FIEG. Noi di Forza Italia abbiamo incontrato il vertice della Federazione degli Editori proprio per garantire l’attenzione e l’impegno sul tema. Assumeremo, infatti, iniziative per tutelare e sostenere, anche economicamente, un settore che deve fare i conti con fenomeni di vero e proprio saccheggio digitale, che aumenta il rischio di diffusione delle fake news. E sempre più spesso il diritto d’autore, nel continuo ‘repost’, ‘condividi’ e quant’altro, viene violato. Servono quindi regole più rigide e una nuova legge che deve essere discussa in Parlamento per regolare, appunto, i nuovi padroni dell’informazione. È giusto sostenere l’evoluzione e i processi di digitalizzazione, ma questo non deve portare a far prevalere la cattiva informazione.
Domanda. Quali sono le sue opinioni sui recenti sviluppi riguardanti l’Unione Europea e come pensa che l’Italia dovrebbe posizionarsi all’interno dell’UE?
Maurizio Gasparri. Come abbiamo sempre fatto, noi di Forza Italia continueremo a batterci, attraverso la grande famiglia del PPE, di cui siamo un pilastro, per rafforzare la politica industriale europea, contenere i prezzi dell’energia, snellire la burocrazia e favorire la formazione. Continueremo a impegnarci per una politica commerciale equa a tutela delle nostre imprese e per realizzare una difesa comune europea. Il piano presentato da Mario Draghi rappresenta una risposta affermativa alle domande che il presidente Silvio Berlusconi e il segretario nazionale Antonio Tajani, assieme alla delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo, avevano presentato in due interrogazioni parlamentari alla Commissione europea, depositate rispettivamente il 7 dicembre 2021 e l’8 marzo 2022. In quegli atti chiedevamo misure concrete per famiglie e imprese. Il nostro obiettivo era e resta quello di rendere l’Europa più unita e più forte.
Domanda. Guardando al futuro, quali sono i suoi principali obiettivi politici e quali progetti o riforme spera di vedere realizzati nei prossimi anni?
Maurizio Gasparri. La riforma della giustizia, con la separazione delle carriere, è uno dei principali obiettivi che Forza Italia si è posta da sempre e rispetto al quale non retrocederemo di un centimetro. Gli italiani hanno diritto a una giustizia vera, giusta, efficiente, che garantisca tempi certi, certezza della pena e trasparenza nei giudizi. Serve severità con i rei, ma anche rispetto dei diritti. Non è un caso se oggi la Magistratura è agli ultimi posti nelle classifiche di gradimento dei cittadini. Il nostro obiettivo è, quindi, restituire credibilità e autorevolezza ai giudici. Abbiamo già varato alcuni interventi importanti, a cominciare dal ddl Nordio che è intervenuto sulle intercettazioni e ha abrogato il reato di abuso d’ufficio, che ha rovinato la vita e la carriera di migliaia di persone poi assolte. Ma dobbiamo portare a compimento il percorso riformatore. Così come andremo avanti sulla riforma del premierato per rafforzare la volontà popolare e per far sì che i cittadini possano scegliere con il loro voto chi guiderà l’esecutivo. E, ancora, la riforma per le autonomie ed i territori, valorizzando la responsabilità di chi governa garantendo, allo stesso tempo, la tutela delle aree meno ricche del Paese.