
(AGENPARL) – mar 10 settembre 2024 All’interno le dichiarazioni dei partecipanti.
Si prega di darne massima diffusione.
Grazie e buon lavoro.
Il Portavoce Asp Basilicata
Eliana Positano
PREVENZIONE SUICIDI: A VILLA D‘AGRI IL CONVEGNO PER SENSIBILIZZARE SUL TEMA
Nella giornata mondiale per la prevenzione suicidi, la Asp interviene con la sua struttura di Salute Mentale. Fiducia e ascolto, le armi della prevenzione
Iniziativa a Marsicovetere per la ‘Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio’. Voluta dall’amministrazione comunale ed in collaborazione con Asp Basilicata, una giornata di studio aperta al pubblico per affrontare una delle tematiche che ancora oggi rappresentano un tabù sociale ma del quale, invece, occorrerebbe parlare spesso e con più attori per evitare che si consumino tragedie simili.
Al tavolo con il Sindaco di Marsicovetere Marco Zipparri, presenti per la Asp il Direttore del Dipartimento Salute Mentale Piero Fundone, lo psichiatra Sergio Lijoi responsabile del Centro Salute Mentale di Villa d’Agri e lo psicoterapeuta del centro Giovanni Razza. Tra i relatori, l’assessore alla Salute e Politiche della Persona Cosimo Latronico e, in collegamento da remoto, Stefano Callipo psicoterapeuta e presidente dell’osservatorio contro i suicidi.
Si stima che in Italia nel 2023 si sia avuto un + 24% di suicidi rispetto al 2022 mentre si prevede- in base ai dati di telefono amico che ha colto 7000 segnalazioni- un’inversione di tendenza nel corso di quest’anno. Dato avvalorato dal fatto che nel primo semestre le richieste d’aiuto sono state 3.500 quindi pari a -6,5% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. E va da sé che i numeri sono lievitati rispetto al periodo pre-pandemico, il che è sintomatico non di un disagio psichiatrico, ma di una sofferenza psicologica dovuta ad una inadeguatezza sociale e a segnali che non vengono carpiti dalla società e dalle istituzioni. Non a caso, il convegno di Marsicovetere è finalizzato proprio a porre l’attenzione su ciò che possono e devono essere in grado di fare le istituzioni partendo da una collaborazione a 360° che coinvolga amministrazioni comunali, aziende sanitarie e presidi sanitari, scuola, associazioni e naturalmente famiglie che sono il punto centrale da cui può emergere il disagio.