
(AGENPARL) – mar 10 settembre 2024 TEATRO COMUNALE DI RUSSI
Stagione teatrale 2024 – 2025
9 ottobre – 15 aprile
Inaugura il 9 ottobre la stagione teatrale del Comunale di Russi.
12 spettacoli tra prosa, musica e danza.
3 gli appuntamenti della stagione concertistica.
Tra i protagonisti Giuseppe Battiston, Silvio Orlando,
Mariangela Gualtieri, Paolo Nori, Maddalena Crippa.
Dal 17 settembre il rinnovo degli abbonamenti e dal 1° ottobre la vendita dei biglietti.
Russi (RA), 9 settembre 2024
Il Teatro Comunale di Russi è sempre più un riferimento sul territorio grazie a una proposta
consonante e mai banale che fa dialogare classico e contemporaneo e che, anche per il 2024-2025,
presenta una stagione preziosa, realizzata grazie alla collaborazione tra il Comune e ATER Fondazione.
Si comincia mercoledì 9 ottobre e si va avanti con 15 appuntamenti che spaziano dalla prosa alla
musica, dalla danza ai nuovi linguaggi della drammaturgia proponendo molti tra i migliori titoli, volti e
autori del panorama nazionale. Tra questi Giuseppe Battiston, Silvio Orlando, Mariangela Gualtieri,
Paolo Nori, Maddalena Crippa.
Come da tradizione è la rassegna concertistica a inaugurare mercoledì 9 ottobre il cartellone
2024-2025 con The look of love, un omaggio a Bacharach, Piazzolla, Gualdi e Luttazzi firmato
Toscanini Next, la talentuosa formazione orchestrale della Fondazione Arturo Toscanini che sarà sul
palcoscenico del Comunale anche per il secondo appuntamento musicale, quello di mercoledì 23
ottobre dal titolo Film music, un viaggio tra le più belle colonne sonore scritte per il cinema. Il piano
solo di Emanuele Ferrari chiude mercoledì 6 novembre le tre date con Musicainscena. Tra classico e
jazz: Gershwin, un concerto originale tra parole e note dedicato ai Preludi dell’autore statunitense di
Rapsodia in blu e Un americano a Parigi.
Il primo titolo di prosa è in programma venerdì 15 novembre e ha per protagonista uno dei volti più
noti del panorama cinematografico e teatrale italiano: Giuseppe Battiston porta in scena La valigia. In
viaggio con Dovlatov, un’opera tratta dalla raccolta di racconti dell’autore russo che conduce in un
viaggio profondo sul significato degli oggetti che portiamo con noi quando intraprendiamo un nuovo
cammino, lasciando il passato alle spalle.
Subito dopo Battiston, mercoledì 27 novembre, arriva a Russi un altro degli attori più amati e
conosciuti dal pubblico italiano, per molti un interprete di culto: Silvio Orlando ne i Ciarlatani,
l’esilarante commedia di Pablo Remón.
È il rito sonoro di Mariangela Gualtieri lo spettacolo in cartellone venerdì 13 dicembre: con la guida di
Cesare Ronconi la poetessa cesenate – tra le autrici più significative e potenti dei nostri anni – dà voce a
Naturale sconosciuto, una partitura ritmica che ha come filo rosso la meraviglia legata alla percezione
del mistero che sta dietro le cose.
Il nuovo anno del Comunale comincia giovedì 23 gennaio con un’altra forma di racconto, quello dello
scrittore Paolo Nori che con La libertà. Primo episodio, introduce un discorso sulla libertà attraverso
due figure straordinarie della letteratura russa, Daniil Charms e Iosif Brodskij.
Arturo Cirillo, qui anche in veste di regista, è l’interprete principale del Don Giovanni di Molière la
pièce in scena mercoledì 12 febbraio, una versione costruita su forme e codici diversi, contaminazioni
che sfiorano da un lato il teatro dell’assurdo e dall’altro un emisfero poetico.
Da Molière a ?echov. Mercoledì 26 febbraio uno dei maestri del teatro tedesco ed europeo, Peter
Stein, accompagna il pubblico alla riscoperta di un testo che per certi versi si ispira alla commedia
francese: Crisi di nervi: tre atti unici di Anton ?echov che vede in scena, tra gli altri, Maddalena
Crippa, Alessandro Averone e Gianluigi Fogacci.
Venerdì 14 marzo è protagonista la danza con un lavoro del coreografo napoletano Adriano Bolognino
dal titolo White room, una stanza bianca dove rivive, ispirato dall’opera pittorica Il ritorno dal bosco di
Giovanni Segantini, l’inverno emozionale di anime inquiete e in attesa.
È Accabadora, tratto da uno dei più bei romanzi di Michela Murgia, il titolo in programma venerdì 4
aprile, la storia di Bonaria Urrai e di Maria, che all’età di sei anni le viene data a “fill’e anima”. Un
monologo che ha per interprete un’intensa e magnifica Anna Della Rosa, con la regia di Veronica
Cruciani.
La stagione 2024-2025 del Teatro Comunale di Russi chiude martedì 15 aprile con il nuovo spettacolo
de Le belle bandiere, Due, in cui Elena Bucci e Marco Sgrosso esplorano l’equilibrio e la complessità
delle relazioni a due, focalizzandosi sul dialogo nel teatro, nel cinema e nella televisione.
I due fondatori della compagnia sono anche gli ideatori del progetto Il circolo delle arti, due serate a
teatro – il 29 e 30 ottobre – di video, racconti, musica dal vivo e storie a sorpresa (ingresso libero, posti
Commenta il Presidente di ATER Fondazione Natalino Mingrone: “ATER nel 2024 ha compiuto 60 anni.
Sono stati 60 anni spesi a ideare, sostenere e rilanciare un sistema culturale regionale divenuto punto
di riferimento a livello nazionale per la ricchezza delle proposte, la capacità di analisi critica, il coraggio
delle scelte. Ater ha sempre creduto e continua a credere nel suo territorio, nella sua gente e nei suoi
teatri. La nuova, bella, stagione di Russi è la conferma di un lavoro attento a cogliere le necessità, le
tensioni e le utopie della società contemporanea. Ci sono tre parole importanti nel nostro lavoro:
qualità, mescolanza e radicamento. Qualità degli spettacoli in cartellone, mescolanza dei generi
proposti, radicamento nei luoghi. Sono le tre parole che ci hanno accompagnato per 60 anni. E che
ancora non ci abbandonano”.
Aggiunge la Vicesindaca e assessora alla cultura del Comune di Russi Anna Grazia Bagnoli: “La nuova
stagione teatrale è alle porte e noi siamo pronti per vivere insieme nuove emozioni. Dodici serate tra
concertistica, prosa e danza durante le quali assisteremo a spettacoli ricchi di suggestioni a cui non
rinunciare: la qualità e il valore delle proposte sono infatti il presupposto necessario per essere seguiti
e avere la visione di un teatro di eccellenza. Lo scorso anno abbiamo avuto la prova di avere un
pubblico affezionato che vive il teatro come un luogo di appartenenza, di incontri, di scambi culturali,
ed è questo che ci auguriamo anche per la stagione in arrivo”.