Big Lots, il famoso rivenditore di articoli per la casa scontati, si prepara a dichiarare bancarotta, un destino già segnato per molte altre aziende negli Stati Uniti. Secondo quanto riportato da Bloomberg, il gigante del discount potrebbe presentare istanza di fallimento già domenica, in un contesto economico sempre più complesso per il settore del retail.
Fonti vicine alla situazione riferiscono che Big Lots sta pianificando di vendere i suoi negozi tramite una procedura supervisionata dal tribunale, sotto la protezione del Capitolo 11. Questo consentirebbe all’azienda di continuare a operare, mentre si cerca un potenziale acquirente o si valuta una cosiddetta “offerta di stalking horse”, una strategia che permette ad altri investitori di fare offerte migliori per i suoi asset, se disponibili.
Con circa 1.400 negozi e oltre 30.000 dipendenti, Big Lots ha registrato un continuo declino nelle vendite negli ultimi anni. La situazione è ulteriormente peggiorata negli ultimi trimestri, quando l’inflazione ha ridotto il potere d’acquisto dei consumatori, già attenti al budget. Il prezzo delle azioni dell’azienda è crollato drammaticamente, passando dai picchi di oltre 72 dollari del 2021 agli attuali 0,50 dollari, un crollo che simboleggia l’imminente crisi.
Big Lots ha ingaggiato consulenti di AlixPartners e Guggenheim Partners per gestire il processo di fallimento e vendita, mentre il mercato attende di capire quali saranno le prossime mosse per un’azienda che ha dominato per decenni il settore degli articoli per la casa a basso costo.
La notizia della bancarotta di Big Lots segue a ruota quella di altre grandi catene come Red Lobster, la catena di palestre Blink Fitness e la farmacia Rite Aid, che ha chiuso i suoi punti vendita in Michigan e Ohio dopo aver presentato anch’essa istanza di fallimento. Il settore del retail statunitense è stato colpito duramente da un’inflazione galoppante che ha ridotto la capacità di spesa delle famiglie, già messe a dura prova dall’aumento del costo della vita.
L’attuale situazione economica negli Stati Uniti, con un’inflazione persistente e un rallentamento generale delle vendite al dettaglio, non sta risparmiando nessuno, nemmeno le catene più economiche. John Carney di Breitbart News ha recentemente descritto come l’inflazione stia affliggendo gli americani, affermando che la classe media è ormai troppo povera persino per fare acquisti nei discount, un segnale allarmante dello stato di salute dell’economia americana.
“L’ultimo rapporto sugli utili di Dollar Tree offre una cupa riflessione sullo stato dell’economia. Ciò a cui stiamo assistendo non è solo una piccola fluttuazione nelle performance al dettaglio, ma un’accusa più ampia a un’economia che, sotto la guida di Joe Biden e Kamala Harris, ha palesemente perso la rotta”, ha scritto Carney. Questo commento riflette il crescente malcontento verso una gestione economica che, secondo molti critici, sta aggravando le difficoltà delle famiglie e delle imprese.
Mentre Big Lots e altre catene lottano per sopravvivere in un mercato sempre più ostile, le prospettive per il retail americano appaiono incerte. Le famiglie sono costrette a ridurre le spese, mentre i rivenditori cercano disperatamente soluzioni per mantenere le loro attività a galla. Il fallimento di Big Lots potrebbe essere solo l’inizio di una lunga serie di chiusure e ristrutturazioni che colpiranno il settore, mentre l’economia statunitense tenta di navigare in acque sempre più turbolente.
Il 2024 si prospetta come un anno critico per il retail, con molte aziende che si troveranno costrette a fare scelte difficili per sopravvivere o scomparire. Per ora, l’unica certezza è che la crisi di Big Lots segna un altro capitolo doloroso nella storia economica degli Stati Uniti.