
(AGENPARL) – ven 06 settembre 2024 Corte di giustizia dell’Unione europea
Agenda
Dal 9 al 15 settembre 2024
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Sofia Riesino
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Martedì 10 settembre – h. 9.30
Sentenza nella causa causa C-465/20 P Commissione / Irlanda e.a. (EN)
(Impugnazione – Aiuti di Stato – Aiuto cui l’Irlanda ha dato esecuzione a favore di Apple – Ruling fiscale anticipato («tax ruling») – Vantaggi fiscali selettivi)
Nel 1991 e nel 2007 l’Irlanda ha emesso due ruling fiscali nei confronti di due società statunitensi del gruppo Apple (Apple Sales International – ASI e Apple Operations Europe -AOE), le quali hanno costituito succursali irlandesi che non sono fiscalmente residenti in Irlanda. I ruling approvano il metodo con cui ASI e AOE determinano gli utili imponibili delle filiali irlandesi, in particolare l’esclusione degli utili derivanti dalle vendite al di fuori degli USA delle licenze di proprietà intellettuale del gruppo Apple. I ricavi vengono invece attribuiti alle società americane. Nel 2016 la Commissione europea ha ritenuto che i ruling fiscali, nell’escludere dall’imponibile i ricavi delle licenze, costituiscono un aiuto di Stato illegale sotto forma di vantaggio fiscale selettivo. Nel 2020, su richiesta dell’Irlanda e delle due società del gruppo Apple, il Tribunale dell’Unione ha annullato la decisione della Commissione. Quest’ultima non avrebbe dimostrato l’esistenza di un vantaggio fiscale. La Commissione si rivolge alla Corte di Giustizia per l’annullamento della sentenza del Tribunale.
Documenti di riferimento C-465/20
Martedì 10 settembre – h. 9.30
Sentenza nelle cause riunite C-29/22 P KS e KD / Consiglio e.a. (EN) e C-44/22 P Commissione / KS e.a. (EN)
(Ricorso contro una pronuncia del Tribunale di primo grado – Presunta violazione dei diritti fondamentali dei ricorrenti da parte di EULEX Kosovo – Crimini commessi in Kosovo nel 1999)
Nel 2008 l’Unione europea ha istituito una missione civile, la missione dell’UE sullo Stato di diritto in Kosovo (Eulex Kosovo), che aveva tra i suoi compiti le indagini sugli omicidi e le sparizioni di varie persone.
Due individui, che hanno perso alcuni membri della loro famiglia, hanno ritenuto che Eulex Kosovo non abbia indagato adeguatamente sui crimini a danno dei loro familiari, crimini rimasti irrisolti. Hanno perciò denunciato una violazione dei loro diritti fondamentali e presentato ricorso per risarcimento danni dinanzi al Tribunale dell’UE. Il Tribunale ha respinto la domanda, ritenendo di non essere competente a decidere il ricorso. I singoli e la Commissione dell’UE hanno impugnato la decisione del Tribunale innanzi alla Corte di Giustizia, riunita in grande sezione.
Documenti di riferimento C-29/22
Martedì 10 settembre – h. 9.30
Sentenza nella causa C-48/22 P Google e Alphabet /Commissione (Google Shopping) (EN)
(Concorrenza – Abuso di posizione dominante – Mercati della ricerca su Internet, della pubblicità contestuale online e dell’intermediazione pubblicitaria connessa alle ricerche online nel SEE)
Con decisione del 27 giugno 2017, la Commissione ha constatato che, in tredici paesi dello Spazio economico europeo, Google aveva abusato della sua posizione dominante sul mercato della ricerca generale su Internet, favorendo il proprio comparatore di prodotti, un servizio di ricerca specializzata, rispetto ai comparatori di prodotti concorrenti. il Tribunale ha sostanzialmente respinto il ricorso proposto dalle due società contro la decisione della Commissione e ha confermato l’ammenda loro inflitta dalla Commissione. Google LLC e Alphabet Inc. hanno proposto ricorso alla Corte di Giustizia con cui chiedono l’annullamento della sentenza del Tribunale dell’Unione europea del 10 novembre 2021.
Documenti di riferimento C-48/22 P
Martedì 10 settembre – h. 9.30
Sentenza nella causa C-351/22 Neves 77 Solutions (RO)
(Politica estera e di sicurezza comune – Misure restrittive – Vendita di prodotti provenienti dalla Russia destinati a fini militari)
Neves 77 Solutions è una società rumena che ha come principale attività l’intermediazione nella vendita di prodotti nel settore dell’aviazione. Nel 2020, l’Agenzia nazionale rumena per l’amministrazione fiscale ha emesso un avviso di infrazione contro Neves per aver fornito apparecchi radio fabbricati in Russia a una società indiana. Secondo l’Agenzia rumena, Neves ha violato le misure restrittive nei confronti della Russia introdotte dal Consiglio dell’UE sulla politica estera e di sicurezza comune (PESC). L’Agenzia rumena ha inflitto a Neves un’ammenda di circa 6.000 euro e le ha confiscato circa 3 milioni di euro. Il tribunale rumeno, adito da Neves, si chiede se le misure nazionali di attuazione delle misure restrittive del Consiglio siano contrarie al diritto dell’Unione, in particolare ai diritti contenuti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Si chiede, inoltre, se la decisione PESC in questione si applichi a una situazione in cui le merci non sono mai state importate nell’UE. Essa ha pertanto presentato alla Corte di giustizia, riuita in grande sezione, una domanda di pronuncia pregiudiziale.
Documenti di riferimento C-351/22
Mercoledì 11 settembre – h. 9.30
Sentenza nella causa T-494/22 NSD / Consiglio (EN)
(Misure restrittive adottate in relazione alla situazione in Ucraina – Congelamento di fondi e risorse economiche)
NKO AO National Settlement Depository (NSD) è una società russa. Fornisce servizi di archiviazione e custodia titoli in qualità di depositario centrale. Fornisce anche servizi finanziari, in particolare come istituto di credito non bancario autorizzato a fornire servizi di regolamento bancario.
Nel giugno 2022, NSD è stata inserita negli elenchi di persone soggette alle misure restrittive adottate dal Consiglio dell’Unione europea a seguito dell’aggressione russa all’Ucraina e i suoi fondi e risorse economiche sono stati congelati. La sua inclusione in questi elenchi è stata motivata dal fatto che ha svolto un ruolo essenziale nel funzionamento del sistema finanziario russo e, di conseguenza, che ha fornito sostegno materiale o finanziario al governo russo.
NSD chiede al Tribunale dell’Unione europea di annullare gli atti con cui il suo nome è stato inserito e mantenuto negli elenchi delle persone soggette alle misure restrittive.
Documenti di riferimento T-494/22
Mercoledì 11 settembre – h. 9.30
Sentenza nella causa T- 671/19 Qualcomm / Commissione (EN)
(Concorrenza – Abuso di posizione dominante – Mercato dei circuiti integrati)
Qualcomm è un’azienda americana fondata nel 1985, attiva nelle tecnologie cellulari e wireless. I chip di Qualcomm vengono venduti (e il suo software di sistema concesso in licenza) alle aziende che li utilizzano per equipaggiare telefoni cellulari, tablet, computer portatili, moduli dati e altri beni di consumo elettronici.
Il 30 giugno 2009, la società britannica Icera ha presentato alla Commissione europea una denuncia contro Qualcomm, rivista e aggiornata l’8 aprile 2010, sulla base della quale la Commissione ha avviato un’indagine. La denuncia è stata poi integrata nel 2012 dalla società statunitense Nvidia, che aveva acquisito Icera nel maggio 2011, formulando accuse di prezzi predatori nei confronti di Qualcomm.
La Commissione ha definito il mercato rilevante come quello dei chip di banda base indipendenti e integrati compatibili con la tecnologia Universal Mobile Telecommunications System (UMTS). La Commissione ha constatato che Qualcomm ha detenuto una posizione dominante su questo mercato a livello mondiale, almeno tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2011, e ha riscontratto che Qualcomm ha abusato della sua posizione dominante fornendo, in quel periodo, determinate quantità di alcuni dei suoi chip UMTS a due dei suoi principali clienti, Huawei e ZTE, a prezzi inferiori ai suoi costi, con l’obiettivo di eliminare Icera, il suo principale concorrente dell’epoca.
Documenti di riferimento T-671/19
Mercoledì 11 settembre – h. 9.30
Sentenza nella causa T-386/19 CQ/Corte dei conti (FR)
(Membro della Corte dei conti – Spese considerate indebite)
In seguito alle informazioni ottenute dalla Corte dei conti su diverse irregolarità gravi imputate ad un membro della Corte dei conti europea, le quali hanno comportato spese potenzialmente indebite a carico del bilancio dell’Unione, l’ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) è stato informato.
In seguito a un’indagine, l’OLAF ha concluso che vi era stato un certo numero di abusi delle risorse della Corte dei conti nel quadro di attività estranee alle funzioni di CQ, nonché alla trasmissione di informazioni riservate e all’esistenza di conflitti d’interesse.
La Corte dei conti ha quindi adottato una decisione che constata l’esistenza di un credito nei confronti di CQ e ne ordina il recupero. CQ ha pagato la somma richiesta dalla Corte dei conti, ma ha presentato al Tribunale una domanda di annullamento della decisione e una domanda di risarcimento del danno morale che avrebbe subito.
Documenti di riferimento T-386/19
Mercoledì 11 settembre – h. 9.30
Sentenza nella causa T-793/22 TU/Parlamento (FR)
(Funzione pubblica – Assistenti parlamentari accreditati)
Un assistente parlamentare accreditato (APA) presso il Parlamento europeo ha segnalato casi di molestie e irregolarità finanziarie che hanno coinvolto un’eurodeputata. Trasferito sotto la responsabilità di un altro eurodeputato, è stato poi rimosso dalle sue funzioni a seguito di presunte rappresaglie. Il suo contratto non è stato rinnovato. Egli ha contestato questa decisione, nonché il rifiuto implicito di riconoscere il suo status di informatore e la relativa protezione.
Il richiedente ha chiesto anche un risarcimento di 200.000 euro per violazione delle norme sulla protezione degli informatori e della riservatezza della sua identità. Il Parlamento ha respinto tali richieste. L’interessato ha quindi adito il Tribunale dell’Unione europea.
Documenti di riferimento T-793/22
Mercoledì 11 settembre – h. 9.30
Sentenze nelle cause T-644/22 Timchenko/Consiglio (FR) – T-635/22 Fridman/Consiglio (FR)
(Misure restrittive adottate alla luce della situazione in Ucraina – Congelamento di fondi e risorse economiche)
Elena Timchenko, Gennady Timchenko, Mikhail Fridman, Petr Aven e German Khan sono stati inseriti nelle liste delle persone, entità e organismi soggetti a misure restrittive adottate dal Consiglio dell’UE nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina.
In considerazione della crescente complessità dei sistemi per eludere tale regime sanzionatorio, il 21 luglio 2022 il Consiglio ha adottato un regolamento che prevede obblighi di segnalazione dei fondi e di cooperazione con le autorità competenti. Il mancato rispetto di tali obblighi è assimilato ad un’elusione delle misure di congelamento dei fondi.
Gli interessati hanno presentato al Tribunale dell’Unione europea domande di annullamento di tali obblighi di dichiarare i loro fondi o risorse economiche entro il 1o settembre 2022 e di cooperare con le autorità nazionali competenti.
Documenti di riferimento T-644/22
Giovedì 12 settembre – h. 9.30
Sentenza nella causa C-557/23 Spar Magyarország (HU)
(Agricoltura – Prezzi ufficiali per taluni prodotti agricoli e obbligo di detenere una certa quantità in stock)
Nel febbraio 2022, nel contesto della pandemia di Covid-19, l’Ungheria ha regolamentato con un decreto governativo la commercializzazione di sei prodotti di base (alcuni tipi di zucchero, farina di grano, olio di girasole, carne di maiale e pollame e latte). A partire dal novembre 2022, a causa della guerra in Ucraina, il decreto è stato modificato e sono stati aggiunti altri due prodotti all’elenco, ovvero uova e patate. Il decreto governativo è rimasto in vigore fino al 31 luglio 2023.
In base a questo testo, i distributori che avevano già commercializzato questi prodotti in una determinata data precedente erano obbligati, pena una multa, a mettere in vendita una quantità predefinita – che dipendeva, in primo luogo, dalla quantità media giornaliera messa in vendita durante un periodo di riferimento e, in secondo luogo, dalla quantità in giacenza dei prodotti in questione durante tale periodo di riferimento – a un prezzo regolamentato.
Nel maggio 2023, le autorità ungheresi hanno imposto una multa al rivenditore SPAR Magyarország dopo aver riscontrato che, in uno dei suoi punti vendita, non aveva rispettato le quantità giornaliere in magazzino di cinque prodotti coperti dal decreto. SPAR ha adito il tribunale di Szeged (Ungheria) per ottenere l’annullamento della decisione delle autorità. Avendo dubbi sulla compatibilità del decreto governativo con il Regolamento sull’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e in particolare con il principio della libera determinazione dei prezzi di vendita dei prodotti agricoli sulla base della libera concorrenza, il tribunale ha adito la Corte di giustizia.
Documenti di riferimento C-577/23
Altre cause per il periodo considerato aventi come lingua processuale l’italiano:
Data
Causa
Lingua processuale
Sala
giovedì 12/09/2024
Sentenza
Politica sociale
Aula d’udienza III – Livello 6
09:30
C-548/22
Presidenza del Consiglio dei ministri e.a. (Rétribution des magistrats honoraires)
Corte di giustizia – Prima Sezione
Ricorso (GU) HTML / PDF
Avvocato generale : Kokott
giovedì 12/09/2024
Sentenza
Diritto delle istituzioni
Aula d’udienza III – Livello 6
09:30
C-566/23 P
D’Agostino e Dafin / BCE
Corte di giustizia – Settima Sezione
Ricorso (GU) HTML / PDF
Avvocato generale : Pikamäe
giovedì 12/09/2024
Sentenza
Diritto delle istituzioni
Aula d’udienza III – Livello 6
09:30
C-571/23 P
D’Agostino / BCE
Corte di giustizia – Settima Sezione
Ricorso (GU) HTML / PDF
Avvocato generale : Pikamäe
giovedì 12/09/2024
Sentenza
Diritto delle istituzioni
Aula d’udienza III – Livello 6
09:30
C-574/23 P
Nardi / BCE
Corte di giustizia – Settima Sezione
Ricorso (GU) HTML / PDF
Avvocato generale : Pikamäe
Questa agenda propone una selezione di cause di possibile interesse mediatico che saranno trattate nei prossimi giorni, con una breve descrizione dei fatti che vi hanno dato origine.
Si tratta di un’iniziativa della Sezione italiana dell’Unità Stampa e Informazione, di carattere non ufficiale e non esaustivo, che in nessun modo impegna la Corte di giustizia dell’Unione europea
Corte di giustizia
dell’Unione europea
Lussemburgo L-2925
» curia.europa.eu
Sofia Riesino
Unità Stampa e Informazione – Sezione IT
Direzione della comunicazione
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L-2925 Luxembourg
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