Dal 1° gennaio 2024 la maxi agevolazione che prevedeva la detrazione fiscale del 75% per gli interventi relativi all’abbattimento delle barriere architettoniche non include più la sostituzione degli infissi, a meno che i lavori per l’intervento non siano iniziati o stati pagati prima di questa data. Tuttavia, rimane attivo il Bonus Infissi 2024 esclusivamente per la sostituzione di questi ultimi con una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute attribuibili all’efficientamento energetico. In merito a questo, vediamo di seguito come funziona e perché attivarlo, chi può usufruirne e come fare per accedervi.
I vantaggi della sostituzione degli infissi
Esistono diversi motivi per cui sostituire gli infissi datati rappresenta una scelta vantaggiosa:
- miglioramento dell’isolamento termico e acustico: gli infissi di ultima generazione, specialmente se in alluminio o PVC, impediscono dispersioni di calore nelle stagioni invernali e l’ingresso di calore in estate, così come aiutano a migliorare il comfort abitativo avendo alte capacità fonoisolanti;
- abbattimento dei consumi energetici: le nuove tipologie di serramenti permettono un enorme efficientamento energetico, e sostituirli potrebbe far risparmiare fino al 30% sui consumi energetici per la climatizzazione invernale ed estiva;
- miglioramento della sicurezza: i nuovi infissi, infatti, hanno standard di sicurezza molto elevati e sono costruiti in modo tale da essere difficilmente scassinabili.
Cosa prevede il Bonus Infissi 2024
Le agevolazioni previste per la sostituzione degli infissi possono riguardare l’applicazione di 3 diversi Bonus:
- Ecobonus: con esso si può accedere alla detrazione fiscale del 50% fino ad un massimo di 60.000 euro detraibili (su una spesa fino ai 120.000 euro), a fronte della dimostrazione dell’avvenuto efficientamento energetico nel rispetto dei requisiti minimi di trasmittanza termica;
- Bonus Casa: riguarda detrazioni fiscali del 50% per le ristrutturazioni edilizie orientate al risparmio energetico e/o l’utilizzo di fonti rinnovabili, per spese massime totali di 96.000 euro per unità immobiliare;
- Bonus sicurezza: detrazioni del 50% applicabili a tutto ciò che riguarda il miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’abitazione per prevenire il rischio di illeciti derivanti da parti terze, come ad esempio la sostituzione o installazione di recinzioni murarie, porte blindate, serrature, e molto altro.
Inoltre, è utile sapere che per usufruire di questi bonus e non essere soggetti a sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate è necessario capire a quanto ammonta l’iva sulla sostituzione degli infissi, affinché questa venga applicata correttamente in fattura dai prestatori di servizi incaricati dei lavori di efficientamento.
Chi può richiedere il bonus e come può farlo
Innanzitutto, il bonus è generalmente richiedibile da persone fisiche, società, associazioni, ed enti pubblici o privati che detengono legalmente degli immobili già accatastati in Italia. Per ottenerlo bisogna compilare un modulo sul sito dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile)entro 90 giorni dalla fine dei lavori, che riporti i dati personali e dell’immobile, gli estremi economici delle prestazioni (come la fattura della sostituzione degli infissi), nonché i dati prestazionali dei vecchi e dei nuovi infissi che certifichino l’avvenuto efficientamento.