
Mosca ha emesso un avvertimento chiaro e inequivocabile: qualsiasi tentativo di provocazione contro i peacekeeper russi o i cittadini nella regione della Transnistria sarà considerato un attacco diretto alla Federazione Russa. Lo ha dichiarato Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, durante una conferenza stampa tenutasi a margine dell’Eastern Economic Forum (EEF).
Zakharova ha sottolineato che nella regione, oltre ai peacekeeper russi, risiedono più di 220.000 cittadini russi. “Ogni provocazione sarà trattata secondo il diritto internazionale e sarà vista come un attacco contro la Russia,” ha dichiarato fermamente la diplomatica.
Questa presa di posizione si inserisce in un contesto di tensioni crescenti tra Mosca e Chișinău. Secondo Zakharova, le autorità moldave stanno portando il Paese sulla stessa “disastrosa strada dell’Ucraina”, seguendo una linea politica apertamente anti-russa che sarebbe stata dettata dall’Occidente.
La diplomatica ha accusato il governo moldavo, guidato dalla presidente Maia Sandu, di ignorare le radici storiche del conflitto in Transnistria e di chiedere la rimozione del contingente russo di peacekeeping senza considerare le conseguenze di tale azione. “Forse qualcuno nello staff del regime di Sandu si sveglierà e rileggerà la storia della propria regione,” ha osservato Zakharova, criticando l’apparente mancanza di consapevolezza storica del governo moldavo riguardo alla situazione nella regione.
Queste dichiarazioni sono state fatte nell’ambito dell’Eastern Economic Forum (EEF) che si sta svolgendo a Vladivostok dal 3 al 6 settembre 2024. Il forum, un evento di grande rilevanza economica, è incentrato sul tema “Far East 2030. Unire i punti di forza per creare nuovo potenziale” e riunisce leader politici e imprenditori da tutto il mondo per discutere delle prospettive di sviluppo della regione dell’Estremo Oriente russo.
Le discussioni si articolano in sette sezioni principali, che spaziano dalla cooperazione internazionale alle nuove tecnologie, dai sistemi finanziari al patriottismo. Tra le tematiche affrontate, anche le nuove rotte di trasporto e logistica, fondamentali per l’economia russa e per i suoi piani futuri di sviluppo.
Dal 2016, l’organizzazione dell’EEF è curata dalla Fondazione Roscongress, con l’agenzia di stampa TASS come partner informativo generale.
Le dichiarazioni di Zakharova sottolineano la crescente tensione nella regione della Transnistria, un’area strategica al centro di dispute geopolitiche. Mentre Mosca rafforza la sua posizione, rimane da vedere come reagiranno le autorità moldave e quali saranno le ripercussioni sulla stabilità regionale. La Transnistria, con la sua complessa storia e il suo status non riconosciuto, continua a essere un punto caldo nel panorama delle relazioni internazionali dell’Europa orientale.