
(AGENPARL) – mar 03 settembre 2024 [cid:981e3c54-b102-47a6-a227-22c03fd34770]
3 settembre 2024
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Conflitto in Palestina e post su X: dichiarazione del Rettore Giovanni Molari
“Stiamo seguendo questa vicenda attentamente, come sempre. Mi dispiace che alcuni giornalisti ci abbiano accusati di non reagire immediatamente, ma non è nostra abitudine reagire senza approfondimenti. La docente, i cui post più controversi non risultano più leggibili, ha comunque precisato di esprimersi a titolo personale. In nessun modo le sue idee possono essere attribuite all’Alma Mater, che è una comunità di oltre 6000 docenti e tecnici-amministrativi e di oltre 90.000 studenti, che hanno ovviamente opinioni individuali diverse, su questo tema e su tanti altri.
Il nostro Ateneo, di fronte all’immane crisi umanitaria causata dal conflitto a Gaza, e ai dibattiti che doverosamente ne derivano in ogni sede internazionale, ha preservato e continuerà a preservare il suo ruolo di promotore del dialogo. Il libero dibattito ha ovviamente i suoi limiti nel rispetto delle opinioni e della sensibilità di chi la pensa diversamente; e ancor più nel rispetto dovuto a chi ha subito violenze e perdite dolorosissime, che non possono essere banalizzate nella caotica arena dei social media. Su questi limiti vigileremo con molta attenzione, anche alla luce del nostro codice etico e di comportamento.
Che l’Università sia il luogo di un dibattito conflittuale, specie di fronte a temi così drammatici e complessi, non deve stupire. Spetta alle autorità politiche il compito di trovare tempestivamente soluzioni ragionevoli e condivise. Non posso che ribadire quanto approvato dal nostro Senato Accademico lo scorso marzo e ancora a luglio: un appello a tutti gli organismi internazionali perché si adoperino con il massimo sforzo per giungere alla sospensione delle ostilità e mettere così fine alle morti di migliaia di civili. Ringraziamo tutti coloro che si stanno adoperando, in Italia e in tutto il mondo, per questa soluzione.
Su un punto l’Alma Mater è sicuramente compatta, e sono certo di interpretare il sentimento di tutto il nostro Ateneo esprimendo il nostro cordoglio per le vittime di ogni parte, israeliane e palestinesi, e il nostro profondo sdegno per ogni violenza contro le donne, contro i bambini, contro gli ostaggi e contro tutti i civili”.
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