
Nei Paesi Bassi, i procuratori hanno richiesto una pena detentiva di 14 anni per l’imam pakistano Muhammed Ashraf Jalali, accusato di aver incitato all’odio e di aver chiesto la morte del leader populista olandese Geert Wilders. La condanna richiesta si inserisce in un processo che ha visto la partecipazione di un altro imputato pakistano, Saad Hussain Rizvi, per il quale è stata chiesta una condanna a 6 anni di carcere. Rizvi, attualmente a capo del partito estremista islamista Tehreek-e-Labaik Pakistan (TLP), è accusato di aver minacciato Wilders, leader del Partito per la Libertà (PVV) e figura chiave del nuovo governo di coalizione olandese.
Il processo si sta svolgendo in assenza di entrambi gli imputati, che si ritiene risiedano in Pakistan, e rappresenta un caso storico secondo Wilders stesso, poiché è la prima volta che un imam viene processato per aver emesso una fatwa che minaccia la vita di un leader politico occidentale. La fatwa contro Wilders è stata emessa in risposta alle sue dure critiche all’Islam e all’islamizzazione dell’Europa, che lo hanno costretto a vivere sotto protezione costante dal 2004.
I procuratori olandesi sostengono che Jalali abbia incitato i suoi seguaci a decapitare o impiccare Wilders, mentre Rizvi è accusato di aver minacciato il leader del PVV con azioni violente. Sebbene i Paesi Bassi non abbiano un trattato di estradizione con il Pakistan, il che rende improbabile l’incarcerazione degli imputati a meno che non lascino il loro Paese d’origine, Wilders ha dichiarato che il processo segna un’importante tappa nella lotta contro l’estremismo islamico.
Il leader populista ha esortato le altre nazioni occidentali a seguire l’esempio dei Paesi Bassi, adottando una posizione più dura contro l’estremismo islamico sia in Pakistan che altrove. Wilders ha elogiato il coraggio delle autorità olandesi nel perseguire giuridicamente coloro che promuovono l’odio e la violenza, sottolineando che l’approccio permissivo del Pakistan nei confronti di gruppi estremisti non solo minaccia la sicurezza del Paese, ma incoraggia anche l’esportazione della loro ideologia violenta in Occidente.
Il processo contro Jalali e Rizvi si concluderà la prossima settimana, ma rappresenta solo l’ultimo di una serie di casi in cui estremisti pakistani sono stati processati per aver minacciato la vita di Wilders. Nel 2021, Junaid Iqbal è stato condannato a 10 anni di carcere per aver pianificato un attacco terroristico contro il leader olandese, mentre l’ex capitano della nazionale di cricket pakistana, Khalid Latif, è stato condannato a 12 anni lo scorso anno per aver offerto una taglia sulla testa di Wilders.
La decisione finale del tribunale potrebbe non solo avere conseguenze significative per i rapporti tra i Paesi Bassi e il Pakistan, ma anche rappresentare un precedente per come le nazioni occidentali affrontano le minacce provenienti da gruppi estremisti islamici all’estero.
