
Il settore automobilistico del Regno Unito sta attraversando un periodo di trasformazione forzata, con le case automobilistiche che stanno razionando la vendita di veicoli a benzina e ibridi. Questo cambiamento è il risultato delle politiche climatiche stringenti imposte dal governo di sinistra del Regno Unito, che mirano a ridurre drasticamente le emissioni di carbonio attraverso l’obbligo di veicoli a zero emissioni (ZEV).
Robert Forrester, amministratore delegato di Vertu Motors, una delle più grandi catene di concessionari del Paese, ha dichiarato che le restrizioni imposte sui piazzali delle vendite sono una misura necessaria per evitare le sanzioni punitive previste per chi non rispetta le quote di vendita di veicoli elettrici. La normativa ZEV impone infatti che almeno il 22% delle auto vendute quest’anno debba essere elettrico, una quota che aumenterà progressivamente fino a raggiungere l’80% entro il 2030.
Forrester ha sottolineato che questa politica governativa sta causando notevoli problemi al settore automobilistico, poiché la domanda di auto elettriche da parte dei consumatori è in forte calo. Nonostante la crescente attenzione mediatica e politica verso i veicoli elettrici, molti consumatori continuano a preferire auto a benzina e ibride, considerate più affidabili e accessibili. Tuttavia, le restrizioni imposte dai produttori per evitare le sanzioni stanno limitando la disponibilità di questi veicoli, causando disagi ai clienti.
Il razionamento delle auto a benzina e ibride significa che chi ordina un nuovo veicolo oggi potrebbe non riceverlo prima di febbraio del prossimo anno. “È quasi come se non potessimo fornire le auto che la gente vuole, ma abbiamo un sacco di auto che forse non vogliono,” ha affermato Forrester, evidenziando la disconnessione tra la domanda del mercato e l’offerta imposta dallo Stato.
Le preoccupazioni espresse da Forrester riflettono un malessere più ampio nel settore automobilistico europeo. Le vendite di veicoli elettrici stanno infatti rallentando in tutta Europa, nonostante gli sforzi dell’Unione Europea per vietare gradualmente i veicoli a benzina e diesel entro la metà del prossimo decennio. Secondo i dati dell’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA), le vendite di auto elettriche sono diminuite dell’11,3%, con un calo particolarmente significativo in Germania, dove la domanda è crollata del 28,9%.
Questo scenario solleva domande importanti sul futuro del settore automobilistico nel Regno Unito e in Europa. Le politiche climatiche aggressive potrebbero portare a una contrazione del mercato delle auto nuove, con un impatto negativo sulle entrate fiscali e sull’occupazione nel settore. Inoltre, i produttori potrebbero rivalutare la convenienza di continuare a produrre automobili nel Regno Unito, considerando le difficoltà nel soddisfare le richieste di mercato e le imposizioni governative.
In conclusione, il razionamento delle auto a benzina e ibride nel Regno Unito è un segnale delle profonde trasformazioni che il settore automobilistico sta affrontando sotto la pressione delle politiche climatiche. Tuttavia, l’efficacia di queste misure nel promuovere una transizione verso un trasporto a zero emissioni resta incerta, soprattutto in un contesto di domanda debole per i veicoli elettrici.