Siamo onorati di ospitare oggi Maria Sorrento, autrice del libro di prossima pubblicazione “Il Valore di una Donna,” un’opera che promette di esplorare a fondo i temi dell’autostima e dell’empowerment femminile. In questa intervista esclusiva, Maria ci parlerà in anteprima assoluta della genesi di questo progetto, che trae ispirazione dalla sua stessa esperienza di vita, caratterizzata da sfide personali e momenti di profonda riflessione.
Il libro, che rappresenta un viaggio intenso e commovente alla scoperta del valore intrinseco di ogni donna, nasce dal desiderio di condividere un messaggio potente di resilienza e forza interiore. Maria ci racconterà come la sua visione del “valore” differisca e si completi con quella di Sante Perticaro, autore di “Rinascite,” un’opera che tratta la rinascita attraverso la ricostruzione dell’identità.
Nel corso della conversazione, esploreremo i momenti cruciali che hanno plasmato la sua scrittura, tra cui un incidente stradale che ha segnato un punto di svolta nella sua vita e nel suo modo di vedere il mondo. Maria condividerà con noi come questo evento l’abbia portata a rivalutare il significato della vita e a riconoscere l’importanza di cogliere ogni giorno come un’opportunità di rinascita.
Con una prospettiva unica, frutto di un lungo percorso di crescita personale e di profonda riflessione, Maria Sorrento ci invita a scoprire il valore che ogni donna possiede e a riconoscerlo, affinché possa esprimere appieno il suo potenziale. Attraverso questa intervista, Maria offrirà un’anteprima di un’opera che non solo promette di ispirare, ma anche di trasformare il modo in cui vediamo noi stessi e il nostro ruolo nel mondo.
Domanda. Cosa ti ha ispirato a scrivere “Il valore di una donna” e come questo progetto si collega al tema della rinascita, simile a quello trattato da Sante Perticaro nel suo libro “Rinascite”?
Maria Sorrento. Sono due concetti radicalmente diversi. In “Rinascite” di Sante Perticaro è la ricerca della identità la chiave di volta, mentre ne “Il valore di una donna” è prioritaria la piena affermazione delle capacità dell’impegno e della dedizione che ogni donna può apportare in qualsiasi campo con grande grinta e caparbietà.
Domanda. Nel tuo libro, quale significato attribuisci al concetto di “valore”? Come questo concetto si intreccia con l’idea di rinascita personale presente nel lavoro di Perticaro?
Maria Sorrento. Nel libro che attualmente sto scrivendo già il titolo dice tanto. Ne “il valore di una donna”, il concetto di valore assume un significato assai profondo, la nascita della consapevolezza e del valore della vita.
Ognuno di noi -errando- pensa di esserne esclusivo padrone, ritenendola scontata. Ci accorgiamo della sua indipendenza e della sua grandezza quando stiamo per perderla.
Direttore, sa che anni fa noi siamo rimasti coinvolti in un grave incidente stradale nel territorio irpino.
Ti racconto un breve episodio che vissi nel mentre mi trasferivano in ambulanza a Roma, lasciando lì mio marito in fin di vita. Iniziai ad osservare il colore del cielo, le nuvole bianche che lì ci disegnavano delle figure straordinarie e mi sono resa conto solo allora della necessità di guardarlo di più, per vivere meglio la nostra vita. Tutti i giorni.
Ahimè non tutti lo facciamo perdendo già tanto valore.
Invece, nel libro di Sante il dato di ricostruzione della propria identità è preminente.
Ecco, bisogna ripartire dal semplice: perché nulla è facile e niente è scontato.
Domanda. In “Rinascite,” Perticaro esplora la trasformazione interiore. Come affronti il tema della crescita personale e della riscoperta di sé nel tuo libro?
Maria Sorrento. Nel primo caso non parlerei di trasformazione bensì di riscoperta della propria individualità (smarrita a causa di un grave evento traumatico).
Il nostro percorso è stato lungo, difficile e tortuoso.
La memoria e i ricordi si erano smarriti nella mente di mio marito. Dovevo farli ritornare appieno. Mi sono affidata alla Fede e alla grande forza di volontà che abbiamo dentro di noi. Ti confesso che abbiamo superato prove molto difficili. Ma ce l’abbiamo fatta.
Domanda. Hai avuto modo di leggere “Rinascite”? Se sì, quali aspetti ti hanno colpito di più e come questi hanno influenzato la tua riflessione sul valore personale delle donne?
Maria Sorrento. Ovviamente ho letto il testo di Sante e ho contribuito a curarne la presentazione presso il Senato: dove abbiamo ritrovato tantissimi amici ed ex-colleghi di mio marito. Ho voluto che Sante si presentasse ufficialmente dopo la sua straordinaria storia di recupero.
Siamo entrambi vivi per svolgere ancora delle missioni. Non ti nascondo che ho sofferto il baratro della solitudine: pensavo, ingenuamente, che ci fosse più solidarietà, più sensibilità. Ma pazienza.
Però alcuni amici veri ce li siamo ritrovati tutti.
L’On. Clemente Mastella, il Sen. Cesare Cursi, l’On. Francesco Storace e il Sen. Maurizio Gasparri.
Domanda. Come interpreti il concetto di rinascita femminile rispetto a quello maschile, e in che modo questa differenziazione emerge nel tuo libro rispetto a quello di Perticaro?
Maria Sorrento. La femmina è sempre stata un soggetto discriminato.
La sua rinascita -almeno paritaria- con il maschio è ancora un percorso largamente incompiuto specie in alcune aree del mondo anche per motivi religiosi. Nel libro di mio marito, lo ripeto, rinascita è ricostruzione mnemonica, nel mio -invece- mi pongo l’obiettivo di un rafforzamento e valorizzazione pieni delle potenzialità femminili.
Domanda. Il tuo libro affronta questioni di autostima e empowerment femminile. In che modo pensi che “Il valore di una donna” possa offrire un contributo diverso o complementare al tema della rinascita affrontato da Perticaro?
Maria Sorrento. Sinceramente non auguro a nessuno di passare dalla forche caudine che noi abbiamo attraversato per rafforzare la propria stima, autostima e pure amore.
Auguro ad ogni donna di avere più piena consapevolezza delle proprie forze.
Domanda. “Rinascite” parla di ripartenze e nuovi inizi. Quali sono, secondo te, i momenti chiave nella vita di una donna in cui è necessario riscoprire il proprio valore e rinascere?
Maria Sorrento. Ognuno di noi, ogni mattina, rinasce. Spesso senza rendersene conto.
Seguendo il percorso di Sante ho visto gli sforzi immani che un individuo può fare: dal ragionare, al muoversi, dal parlare ad assumersi le proprie responsabilità civili.
Quando ci addormentiamo, attenzione mi riferisco al corpo, il cervello non si ferma ed ogni mattina è pronto per la rinascita: può essere l’inizio di una nuova vita, di una nuova giornata, di un nuovo essere. Attenzione, senza distinzione per uomo o donna.
Domanda. Pensi che il dialogo tra il tuo libro e quello di Perticaro possa contribuire a una comprensione più ampia del percorso di crescita e trasformazione individuale?
Maria Sorrento. Spero proprio di sì.
Io non sto scrivendo solo un libro, ma ho anche già scritto il soggetto di un film.
Vincendo un Bando ministeriale. È una storia vera, la nostra: dove descrivo -e vivo- i dubbi, le fragilità, le paure e gli sconforti, ma anche le vittorie, le soddisfazioni, i sempre nuovi obiettivi che vorremmo raggiungere.
Ora dovrei trovare un serio produttore che abbia il coraggio di raccontare questo al grande pubblico.
Non è compito facile quando hai a che fare con circoli moto chiusi, dove ti ascoltano e…”le faremo sapere”!
Ma questa sarà la mia prossima sfida, dopo lo scetticismo che mi circondava quando ho vinto al Ministero della Cultura.
Un passo alla volta. Non mollerò.
Domanda. Cosa speri che i lettori, sia uomini che donne, portino con sé dopo aver letto “Il valore di una donna,” e come pensi che questo messaggio si relazioni con quello di “Rinascite”?
Maria Sorrento. I due libri sono complementari perché descrivono due percorsi di vita. Quelli di due persone che completano a vicenda le loro diversità.
E parlo di diversità anche geografiche: io dalla cultura meridionale (sono di Taranto, che fu capitale della Magna Grecia), Sante di Venezia (che con la Serenissima dominò l’Adriatico).
Vorrei cogliere questa occasione per ringraziare, insieme a lei, il mio agente letterario, il dr. Enzo D’Elia, che mi aiuta a superare tanti scogli. Sì perché anche scrivere un libro non è facile.