La Polonia ha approvato una spesa militare record di 48,7 miliardi di dollari nel bilancio per il 2025, una decisione che riflette le crescenti preoccupazioni per la sicurezza in Europa mentre la guerra in Ucraina continua a destabilizzare la regione. Questo storico incremento della spesa militare, annunciato mercoledì dai funzionari, conferma l’impegno della Polonia nel rafforzare la propria difesa nazionale, rendendola il maggiore investitore in difesa all’interno della NATO.
Attualmente, la Polonia destina il 4,1 percento del suo PIL alla difesa, ma il governo polacco sta valutando un ulteriore aumento di 0,6 punti percentuali nel 2025, portando la spesa militare al 4,7 percento del PIL. Questa cifra rappresenta un incremento significativo rispetto al precedente record di 41,5 miliardi di dollari previsto per il 2024 e sottolinea la determinazione del paese a diventare più autosufficiente nella protezione dei suoi confini.
Il ministro delle Finanze polacco, Andrzej Domanski, ha sottolineato che questo aumento della spesa è in linea con le pressioni esercitate dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, affinché i membri della NATO investano di più nella loro difesa e dipendano meno dal supporto americano.
La decisione di aumentare la spesa per la difesa segue le recenti dichiarazioni del presidente polacco Andrzej Duda, che ha rivelato l’avvio di trattative con gli Stati Uniti per l’installazione di armi nucleari americane in Polonia. Questa mossa mira a dissuadere qualsiasi aggressione russa, rafforzando ulteriormente la posizione difensiva del paese. Un alto generale polacco della NATO ha sottolineato l’importanza di ottenere queste armi per evitare che la Polonia diventi un “cuscinetto sacrificabile” nelle negoziazioni tra Washington e Mosca.
Oltre a questo, la Polonia continua a sostenere l’Ucraina nella sua lotta contro l’invasione russa su vasta scala. In questo contesto, Varsavia ha intensificato gli acquisti di equipaggiamento militare avanzato, tra cui aerei da combattimento, carri armati e sistemi di difesa missilistica dagli Stati Uniti e dalla Corea del Sud. Questi investimenti mirano a modernizzare le forze armate polacche, garantendo una maggiore prontezza e capacità di difesa.
Parallelamente agli sforzi militari, il bilancio del 2025 destina circa 1,2 miliardi di dollari alla costruzione della prima centrale nucleare polacca, che dovrebbe entrare in funzione nel 2035. Questo progetto è parte di una strategia più ampia per ridurre la dipendenza della Polonia dalle fonti energetiche russe, come il gas e il petrolio, rafforzando ulteriormente la sicurezza energetica del paese.
L’approvazione di questo bilancio militare senza precedenti segna un momento cruciale per la Polonia, che si prepara a fronteggiare le sfide di sicurezza poste dalla guerra in Ucraina e dalle tensioni crescenti con la Russia. Con una spesa militare che supera di gran lunga quella di altri membri della NATO, la Polonia si posiziona come un baluardo della sicurezza europea, determinata a proteggere la propria sovranità e a contribuire alla stabilità della regione.
Questa decisione riflette non solo una risposta alle minacce immediate, ma anche una visione a lungo termine per un paese che mira a rafforzare la propria autonomia e a garantire un futuro sicuro per i suoi cittadini. Mentre la Polonia continua a investire nella propria difesa e nella sicurezza energetica, il bilancio del 2025 rappresenta un passo decisivo verso una maggiore autosufficienza e resilienza in un contesto geopolitico sempre più complesso.