Federica Rinaudo, una figura di spicco nel mondo della comunicazione e delle pubbliche relazioni, è anche una fervente amante degli animali. La sua passione per queste creature si è concretizzata in un progetto unico nel suo genere: il Pet Carpet Film Festival. Questo evento non è solo una celebrazione della bellezza e della profondità del rapporto tra uomo e animale, ma anche una piattaforma di sensibilizzazione che tocca il cuore e la coscienza di chi vi partecipa.
In questa intervista, Federica ci racconta cosa l’ha ispirata a creare il Pet Carpet Film Festival, le sfide affrontate nel corso degli anni e le storie più toccanti emerse dalle diverse edizioni del festival. Attraverso le sue parole, esploriamo il legame indissolubile che si instaura tra gli esseri umani e gli animali, e come il festival stia contribuendo a cambiare la percezione degli animali nella nostra società. Federica ci parla anche dell’importanza del suo background professionale nel mondo della comunicazione, e di come questo abbia influenzato la promozione e la crescita del festival.
Infine, scopriamo quali sono gli obiettivi futuri per il Pet Carpet Film Festival e come Federica intende espandere la sua missione di sensibilizzazione, continuando a dare voce agli animali e a promuovere il rispetto per tutte le creature viventi. Una conversazione che rivela non solo la passione di Federica per gli animali, ma anche il suo impegno costante nel creare un mondo più consapevole e rispettoso verso di loro.
- Domanda. Cosa ti ha ispirato a creare il Pet Carpet Film Festival e qual è stata la scintilla che ti ha portato a realizzare un evento dedicato agli animali?
Federica Rinaudo. Il Pet Carpet Film Festival in realtà nasce molto tempo prima della sua fondazione. Ad un certo punto della mia vita, amando molto gli animali, ho deciso di dedicar loro il mio compleanno e fare in modo che la mia festa diventasse un modo per coinvolgere familiari, colleghi ed amici per sensibilizzarli su quante cose belle si possono fare insieme unendo le forze. Poi uno dei miei gatti, Angelino, è volato sul ponte dell’arcobaleno e allora ho pensato che il messaggio di questo amore incondizionato era giusto condividerlo con un pubblico più ampio.
- Domanda. Come si è evoluto il Pet Carpet Film Festival nel corso degli anni e quali sono state le sfide più grandi nell’organizzazione di questo evento?
Federica Rinaudo. Il festival è cresciuto tantissimo negli anni ed ora siamo alla settima edizione. E’ stato difficile riuscire a far capire l’entità del progetto. La difficoltà più grande per molti è quella di raccontare la propria storia sottoforma di un corto. Le persone inviano video sui social, ma tirargli fuori tutta la profondità delle emozioni vissute con i loro amici a 4 zampe o descrivere, per esempio, il lavoro minuzioso dei volontari è complicato se non lo hai mai fatto. E’ un pò come scrivere un libro. Dal titolo al finale c’è un mondo dentro.
- Domanda. Puoi condividere qualche storia o testimonianza particolarmente toccante o significativa che è stata presentata al festival?
Federica Rinaudo. Tante le storie che ci hanno toccato e tante le persone con cui nel tempo una conoscenza si è consolidata trasformando in amicizia. MI vengono in mente, tra i tanti, Roberto Cirilli papà di “Cicci” uno dei cani più anziani del mondo che è volato in cielo poco tempo fa. Ma anche “Gigia” la maialina nana amica del cuore di Martina oppure Zita e Cosimo Pintore, che insieme girano il mondo per lanciare messaggi solidali con la campagna “Il mio cane viaggia con me”.
- Domanda. In che modo il festival contribuisce concretamente a sensibilizzare il pubblico sulla tutela degli animali e dell’ambiente?
Federica Rinaudo. Le immagini arrivano dritte al cuore molto più delle parole. Insieme riescono a raggiungere la coscienza dell’opinione pubblica e sensibilizzare anche i più ostici. Un “miracolo” che ovviamente non riesce sempre ma siamo testardi e continuiamo a lavorarci con tutta la nostra passione e l’amore che abbiamo per gli animali. Loro insieme ai bambini e agli anziani rappresentano le fasce più deboli da proteggere e tutelare
- Domanda. Come scegli le associazioni che beneficiano della solidarietà del Pet Carpet Film Festival, e quali criteri usi per selezionarle?
Federica Rinaudo. Molte associazioni ci scrivono ed altre ci vengono segnalate da familiari, amici, concorrenti delle varie edizioni. Molte altre le conosciamo nei vari eventi che facciamo in tutta Italia e conoscendo le loro necessità cerchiamo di soddisfarle nei limiti delle nostre possibilità.
- Domanda. Qual è stata la risposta del pubblico e dei partecipanti nel corso degli anni, e come pensi che questo abbia influenzato la percezione degli animali nella nostra società?
Federica Rinaudo. La risposta del pubblico è sempre più elevata e questo sicuramente dipende dal fatto che la società è cambiata e nelle case ci sono molti più animali accolti da famiglie o persone sole. Nei cortometraggi trattiamo varie tematiche, talvolta anche storie drammatiche spiegate con dovizia di particolari che fanno riflettere anche chi, travolto dalla vita quotidiana, non afferra il valore di queste creature, dell’importanza che rivestono per il nostri futuro. Un esempio? Qualche anno fa abbiamo mandato in finale un cortometraggio sulle api. Sono una specie protetta determinante per la nostra vita. Non tutti ne erano a conoscenza e non sapevano che non sono pericolose per l’uomo, ma che anzi in caso di alveare è necessario chiamare un apicoltore e non agire assolutamente in maniera autonoma. Il pubblico è rimasto affascinato da questi piccoli meravigliosi esseri alati.
- Domanda. In che modo il tuo background nel mondo della comunicazione e delle pubbliche relazioni ha influito sulla creazione e sulla promozione del festival?
Federica Rinaudo. La mia esperienza professionale è stata importantissima, perchè ho potuto riversare il mio bagaglio e la mia rete di contatti in questo grande progetto del cuore a 2 e 4 zampe.
- Domanda. Quali sono i tuoi obiettivi futuri per il Pet Carpet Film Festival e come pensi di espandere la sua missione nei prossimi anni?
Federica Rinaudo. Stiamo cercando di impreziosire la sezione wild, perchè non esistono solo gli animali d’affezione e le creature della natura sono tutte da rispettare e preservare in egual modo.
- Domanda. Come riesci a coniugare il tuo impegno professionale come esperta di comunicazione con la tua passione per gli animali e la loro tutela?
Federica Rinaudo. E’ facile quando fai una cosa che ti piace e quando sei circondato da centinaia di peersone che la pensano come te e uniscono mani e zampe.
- Domanda. Cosa speri che le persone portino con sé dopo aver partecipato al Pet Carpet Film Festival, sia emotivamente che in termini di consapevolezza?
Federica Rinaudo. Il Pet Carpet in tutti i suoi eventi da voce agli animali. Loro parlano con gli occhi e riescono a comunicare direttamente con il cuore. Quando le persone comprendono davvero questo magico “potere” si legano a loro per sempre, anche oltre la vita terrena.