La start-up svizzera Transmutex sta sviluppando una rivoluzionaria tecnologia nucleare che promette di trasformare radicalmente l’energia nucleare, affrontando il problema delle scorie radioattive in modo innovativo. La società è impegnata nella progettazione di un impianto nucleare che utilizza un acceleratore di particelle per dividere i nuclei atomici, bruciare i rifiuti radioattivi e generare energia, con un impatto ambientale notevolmente ridotto rispetto alle attuali tecnologie nucleari.
Una nuova era per l’energia nucleare
La visione di Transmutex potrebbe segnare un punto di svolta per l’energia nucleare, migliorandone l’immagine e riducendo significativamente i rischi associati. Il progetto prevede l’uso del torio come combustibile nucleare, un elemento abbondante e inesauribile su scala umana, in contrasto con l’uranio, la cui disponibilità è limitata a circa 100 anni con le tecnologie attuali. Una delle caratteristiche più straordinarie di questo impianto è la sua capacità di trasformare i rifiuti nucleari altamente tossici in isotopi a vita breve, riducendo il tempo necessario per il loro stoccaggio sicuro da centinaia di migliaia di anni a circa 500 anni.
Il funzionamento del reattore Transmutex
Il reattore Transmutex utilizza un acceleratore di particelle che spara protoni su un contenitore di piombo liquido circondato da barre di torio. I neutroni prodotti dal piombo trasformano il torio-232 in uranio-233, un isotopo fissile utilizzato per generare energia. Questo processo, noto come trasmutazione, è ciò che permette al reattore di bruciare i rifiuti nucleari esistenti, riducendo significativamente la quantità di scorie a lunga vita che richiedono stoccaggio.
Inoltre, l’azienda sta lavorando a un impianto di ritrattamento per separare e riutilizzare diversi elementi radioattivi dalle barre di combustibile esaurite, tra cui uranio e plutonio, che vengono poi miscelati con il torio e bruciati nel reattore.
Le sfide tecnologiche e di sicurezza
Il progetto, sebbene promettente, non è privo di sfide. La costruzione di un acceleratore di protoni con l’intensità necessaria per il funzionamento del reattore è una delle principali difficoltà tecniche. Inoltre, il funzionamento ininterrotto dell’acceleratore è cruciale per la sicurezza dell’impianto, con margini di errore estremamente ridotti.
Tuttavia, il design del reattore, che si spegne automaticamente quando il fascio di protoni viene interrotto, elimina il rischio di incidenti catastrofici come quelli di Chernobyl o Fukushima. Il piombo utilizzato come refrigerante offre anche vantaggi significativi in termini di sicurezza, permettendo il raffreddamento passivo senza necessità di alimentazione esterna.
Impatto sulla strategia energetica della Svizzera
Se il progetto Transmutex dovesse avere successo, potrebbe integrarsi nella strategia energetica della Svizzera per il 2050, contribuendo alla sicurezza dell’approvvigionamento e alla protezione del clima. Tuttavia, nonostante la fattibilità tecnica, l’approvazione normativa potrebbe rappresentare un ostacolo significativo, soprattutto in Svizzera, dove il dibattito sull’energia nucleare è particolarmente acceso.
In conclusione, la tecnologia proposta da Transmutex ha il potenziale per rivoluzionare l’energia nucleare, riducendo drasticamente le scorie radioattive e fornendo una fonte di energia sicura e sostenibile. Resta da vedere se riuscirà a superare le sfide tecniche e regolamentari, e se potrà davvero mantenere le grandi promesse fatte.