
Venerdì, le autorità militari della città di Pokrovsk, situata nell’Ucraina orientale, hanno lanciato un pressante appello ai civili per accelerare l’evacuazione. Il motivo è l’avvicinamento rapido dell’esercito russo a questa città, che per mesi è stata uno degli obiettivi principali di Mosca nel conflitto in corso. La situazione sul campo si sta deteriorando, e la minaccia imminente ha spinto le autorità locali a invitare la popolazione a lasciare l’area il prima possibile.
L’urgenza dell’evacuazione coincide con una strategia più ampia delle forze di Kiev, che stanno cercando di spostare l’attenzione militare del Cremlino su altri fronti. Nello specifico, l’esercito ucraino ha lanciato una temeraria incursione oltre confine nella regione russa di Kursk, sperando di costringere Mosca a ridistribuire le sue forze e di alleggerire così la pressione sulle città ucraine come Pokrovsk. Tuttavia, questa mossa strategica comporta dei rischi significativi, poiché potrebbe indebolire la capacità difensiva dell’Ucraina sul proprio territorio, lasciandola esposta alle offensive russe.
Dal punto di vista tattico, le forze del Cremlino sembrano aver riconquistato slancio sul campo di battaglia, specialmente nella regione di Donetsk. Le truppe russe, sfruttando la loro superiorità numerica, hanno intensificato le operazioni militari contro le postazioni ucraine nella zona. A partire dalla primavera, la situazione è diventata sempre più critica, e nelle ultime settimane le evacuazioni intorno a Pokrovsk sono aumentate in modo esponenziale.
Le autorità locali hanno utilizzato i social media per informare la popolazione sull’avanzata russa. In un messaggio pubblicato su Telegram venerdì, i funzionari di Pokrovsk hanno avvertito che le truppe nemiche stanno “avanzando a un ritmo veloce”. La preoccupazione principale, come hanno sottolineato, è che “ogni giorno che passa lascia sempre meno tempo per raccogliere gli effetti personali e partire per regioni più sicure”. Questo monito rispecchia l’intensificazione degli scontri nella regione e la crescente difficoltà nel garantire la sicurezza dei civili.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, nel frattempo, ha ribadito l’allarme giovedì, affermando che Pokrovsk e altre città limitrofe nella regione di Donetsk stanno affrontando “gli attacchi russi più intensi”. Zelenskyy ha sottolineato che sono in corso sforzi per fornire le risorse necessarie ai difensori della città e alle popolazioni civili rimaste. “Le forniture prioritarie, tutto ciò che è necessario, vengono inviate lì”, ha dichiarato Zelenskyy su X (precedentemente noto come Twitter), a testimonianza dell’impegno del governo di Kiev nel tentativo di contrastare l’offensiva russa.
Nonostante gli sforzi, la realtà sul terreno sembra inesorabile. Già giovedì, le autorità ucraine avevano intimato ai residenti di iniziare a evacuare la città, consapevoli che la finestra temporale per farlo in sicurezza si stava rapidamente chiudendo. Pokrovsk, infatti, si trova a un punto cruciale dello scontro tra le due potenze, e la sua caduta potrebbe rappresentare una svolta importante nel conflitto.
L’evolversi della situazione nel Donbass rappresenta una fase delicata della guerra, che potrebbe decidere le sorti delle prossime fasi del conflitto tra Russia e Ucraina.