L’ex presidente argentino Alberto Fernández, noto per il suo orientamento socialista e dichiarato “femminista”, è stato formalmente accusato di violenza domestica da un procuratore federale. Mercoledì, il procuratore Ramiro González ha incriminato Fernández per “lesioni gravi doppiamente aggravate” e “minacce coercitive” nei confronti dell’ex first lady Fabiola Yañez. Parte della violenza denunciata si sarebbe verificata durante la presidenza di Fernández, dal 2019 al 2023.
I procuratori sostengono anche che Fernández abbia costretto Yañez ad abortire nel 2016, un’accusa che si aggiunge a una serie di episodi di presunte aggressioni fisiche e psicologiche. Fernández, che aveva assunto una posizione fortemente progressista durante il suo mandato, aveva promosso iniziative come la legalizzazione dell’aborto e la creazione del Ministero delle Donne, Genere e Diversità, ministero ormai disciolto dal successore Javier Milei.
Le accuse sono emerse dopo che Yañez ha denunciato Fernández all’inizio di agosto, affermando che il 2023 è stato l’anno più violento per le sue azioni contro di lei. La testimonianza di Yañez ha descritto episodi inquietanti, tra cui l’aborto forzato del 2016 e ripetuti atti di violenza fisica e verbale, come l’essere stata rinchiusa nella residenza presidenziale.
La situazione ha preso una piega significativa quando gli investigatori, indagando su un caso separato di frode assicurativa, hanno scoperto prove di violenza fisica nei messaggi trovati sul telefono dell’ex segretaria privata di Fernández. Infobae, un’importante agenzia di stampa argentina, ha pubblicato immagini e messaggi che mostrano presunti atti di violenza commessi dall’ex presidente nell’agosto 2021, tra cui un colpo all’occhio e altri episodi di abuso fisico, alcuni avvenuti quando Yañez era incinta.
Attualmente, Yañez vive in Spagna con il figlio avuto da Fernández nel 2022. Ha dichiarato che, nonostante abbia cercato aiuto presso il Ministero delle Donne, Genere e Diversità durante la presidenza del compagno, non ha ricevuto supporto. Ha anche accusato Fernández di infedeltà con Cecilia Hermoso, sua consulente per le comunicazioni digitali.
Le accuse formali contro Fernández includono nove episodi di violenza, con dettagli inquietanti sugli abusi fisici e psicologici subiti da Yañez tra il 2016 e il 2023. Uno degli episodi chiave riguarda l’aborto forzato, che avrebbe causato danni psicologici irreparabili all’ex first lady. Tra le altre accuse, figurano episodi di violenza come calci durante la gravidanza e percosse che le hanno provocato ferite agli arti. Il procuratore González ha dichiarato che Fernández ha “abitualmente” colpito Yañez, costringendola infine a trasferirsi nella guest house della residenza presidenziale per cercare rifugio.
Fernández ha risposto alle accuse definendole “false” e ha descritto sé stesso come vittima di una “crudele operazione” orchestrata contro di lui. Ha negato tutte le accuse durante un evento in cui ha annunciato le sue dimissioni dal Partito Giustizialista, affermando che la sua decisione era motivata dal desiderio di non coinvolgere il partito nelle accuse legali che lo riguardano.
Il presidente Javier Milei ha commentato la vicenda in modo curioso, offrendo di prendersi cura del cane di Fernández, Dylan, se l’ex presidente dovesse essere incarcerato. Milei, amante dei cani, ha dichiarato che Dylan sarebbe accolto “nella famiglia delle forze del cielo”.