
(AGENPARL) – ven 02 agosto 2024 Potenza, 2 agosto 2024
Sezioni Primavera, avviata la fase di erogazione dei contributi
Latronico: Richiesta anticipazione fondi per sostenere famiglie e settore socio-educativo
Il Dipartimento Salute e Politiche della Persona della Regione Basilicata, nelle more
dell’approvazione del bilancio regionale, ha inviato una comunicazione al Direttore della
Programmazione e Risorse Finanziarie per segnalare l’urgenza di liquidare i fondi ai
beneficiari dell’Avviso Pubblico “sezioni primavera” chiedendo, in via eccezionale,
ai soggetti privati che accolgono nelle proprie strutture più di 500 bambini e bambine nella
fascia 24-36 mesi.
“Questa anticipazione – ha dichiarato l’assessore regionale con delega alla Salute,
Politiche per la persona e PNRR, Cosimo Latronico – consentirà la prosecuzione dei
servizi a partire dal nuovo imminente anno educativo sostenendo le esigenze delle
famiglie e delle attività dei soggetti privati che operano in un ambito dell’economia sociale
particolarmente importante come quello dell’area socio educativa per la prima infanzia, un
settore che, durante e dopo la pandemia Covid-19, ha subito importanti ripercussioni
negative a seguito di un’emergenza sanitaria, ma anche economica e sociale”.
In totale l’Avviso approvato con D.G.R. n.909/2023 “Avviso Pubblico “Contributo per le
Sezioni Primavera private per il potenziamento e il miglioramento della qualità dell’offerta
di servizi educativi destinati ai bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi” finanzierà 102
istanze di contributo a valere su tre annualità educative.
“Con questa misura – ha aggiunto Latronico – intendiamo sostenere l’incremento
dell’offerta e della qualità dei servizi sull’intero territorio regionale al fine di garantire a tutte
le bambine e i bambini, dalla nascita ai sei anni, l’offerta di un sistema integrato di
educazione e di istruzione di qualità in grado di favorire lo sviluppo di potenzialità di
relazione, autonomia, creatività e apprendimento, per superare disuguaglianze, barriere
territoriali, economiche, etniche e culturali”.