
(AGENPARL) – gio 01 agosto 2024 *EQUO COMPENSO*
*CONAF: “Urge la revisione del decreto parametri, troppi casi in cui è
inapplicabile”*
Ad oltre un anno dalla pubblicazione della legge sull’equo compenso,
permangono numerose criticità che la rendono difficilmente applicabile,
affermano gli esperti del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori
Agronomi e Dottori Forestali. Urge pertanto un aggiornamento del Decreto
Parametri (DM 140/12) quale primo passo per fornire uno strumento ai
diversi interlocutori.
La definizione del valore alla base del calcolo del compenso, quella che
attualmente propone il meccanismo del decreto parametri, allo stato attuale
si riferisce esclusivamente al costo economico dell’opera: ciò funziona se
l’opera ha un’accezione ingegneristica, ma crea difficoltà in moltissimi
altri ambiti professionali quando, cioè, bisogna calcolare i compensi di
attività che non hanno per oggetto opere fisiche.
*“Come CONAF, stiamo stilando una proposta utile ai diversi tavoli di
lavoro che si stanno occupando della revisione del decreto parametri (DM
140/12)**.* *Vogliamo definire, per le diverse prestazioni, un riferimento
economico che possa descrivere il parametro base V in maniera coerente con
l’attività svolta.”* – ha affermato la coordinatrice del dipartimento
compensi e standard professionali, *Claudia* *Alessandrelli* -*“Pensiamo ad
esempio alle consulenze per interventi fitosanitari: non c’è un’opera di
riferimento a cui legare il compenso. Lo stesso vale per la p**rogettazione
selvicolturale o per le consulenze agronomiche, e gli esempi potrebbero
moltiplicarsi. Per questo motivo, pur mantenendo l’impianto della
norma,* s*tiamo
definendo un processo interno, che porterà all’individuazione
dell’aggregato economico maggiormente descrittivo del parametro V specifico
per ognuna delle nostre attività professionali”*.
“*In alcuni settori, come quello delle valutazioni immobiliari, tenuto
conto che gran parte della committenza rientra tra quelle obbligate al
rispetto della legge 49/2023, abbiamo già definito un processo logico che
porta all’individuazione del compenso equo.*” – ha affermato *Luca Crema*,
coordinatore del dipartimento Economia, Estimo e Ingegneria rurale – “*Da
tempo stiamo lavorando ad una migliore definizione delle prestazioni che
rientrano nella complessa attività di valutazione immobiliare. Riteniamo
che, così come definite oggi nel decreto parametri, non siano coerenti con
la prassi estimativa. Per questo, nel testo di modifica che abbiamo
proposto ai diversi tavoli di lavoro in cui siamo presenti, abbiamo
introdotto una diversa definizione che rimuove l’ambiguità dei termini
relativi alla stima sintetica, analitica e particolareggiata*.”
“*Siamo pronti ad assumerci le responsabilità che ogni giorno l’attività
professionale richiede e per questo siamo in costante aggiornamento
investendo in formazione continua*” – dichiara *Mauro Uniformi*, presidente
CONAF – “*Al contempo, però, il Consiglio nazionale vigilerà sulla corretta
applicazione della norma sull’equo compenso perché riteniamo sia garante
dei diritti dei professionisti ma anche dell’intera collettività e della
reputazione del sistema*”.
*Roma, 1° agosto** 2024*
Ufficio Stampa – Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei
Dottori Forestali