
(AGENPARL) – mer 31 luglio 2024 FERRARA ‘APPRODA’ SU MINECRAFT. CASTELLO, CATTEDRALE E PIAZZE RIPRODOTTI
CON I MATTONCINI DEL CELEBRE VIDEOGIOCO GRAZIE A UN LAUREATO IN
COMUNICAZIONE A UNIFE. IL SUO OBIETTIVO: “FAR CONOSCERE QUESTA SPLENDIDA
CITTÀ”. IL PLAUSO DEL SINDACO ALAN FABBRI: “LINGUAGGI CHE PARLANO AI
GIOVANI”
Ferrara, 31 lug – Ferrara ‘approda’ su Minecraft. Da oggi, infatti, grazie
al lavoro di Daniele Celestino, che il 17 luglio scorso si è laureato in
Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Ferrara, la
nostra città è visitabile (e giocabile) anche sul celebre gioco ‘a
mattoncini’ che negli anni ha raccolto a livello mondiale un numerosissimo
e appassionato gruppo di fan, di tutte le età.
Daniele Celestino ha 23 anni ed è nato a
Milano.
Di origini calabresi, ha impiegato circa quattro mesi solo per sviluppare
graficamente la città estense, e oltre sei mesi per dare forma alla sua
tesi, con relatore dal professor Michele Bonazzi. Con questo progetto ha
voluto dimostrare che i videogiochi possono essere utilizzati efficacemente
per il marketing di luoghi culturali, come la nostra splendida città.
“Collaboro per Minecraft da cinque anni, ma è da quando avevo 14 anni che
lo conosco, da giocatore appassionato -* racconta Daniele Celestino *-. Era
stata ricreata Firenze, ancora prima della pandemia, grazie a un progetto
del Museo Novecento, e mi era sembrata una bellissima idea. Perché non fare
qualcosa anche per la città in cui vivo da più di quattro anni? Mi sembrava
un bel modo per omaggiare Ferrara e per sponsorizzare il suo patrimonio
artistico e culturale, soprattutto tra i più giovani. Ho unito le due cose
e ho strutturato di conseguenza la mia tesi”.
Per utilizzare ‘Ferrara’ su Minecraft si deve scaricare il mondo di gioco e
il pacchetto risorse collegati alla città estense, in modo da poterla
riprodurre fedelmente, anche nei colori. “La cosa che più mi attira di
questo gioco è che parla a tutti, in modo semplice e giocoso, ed è
utilizzato soprattutto dai giovanissimi, essendo nato come gioco per
bambini – aggiunge il laureato -. In alcune scuole è utilizzato come
strumento per insegnare storia e geografia, perché possono essere ricreati
qualsiasi epoca e qualsiasi mondo. Lo utilizzano anche i musei: a Londra,
per esempio, è stato ricreato il prima e il dopo il grande incendio del
1666”.
Ha già candidato la sua tesi all’IVIPRO, l’associazione italiana
videogiochi che ogni anno premia la migliore tesi dedicata ai game. Il
prossimo desiderio? “Portare Ferrara, finora assente, sul maxi progetto Build
the earth, progetto virtuale, collettivo e internazionale, impegnato a
ricostruire l’intera Terra in scala 1:1 su Minecraft”, racconta Celestino.