
(AGENPARL) – sab 27 luglio 2024 *Distefano (Anbi):la siccità va affrontata con adeguata operatività locale
e una efficace programmazione in sede Europea. *
Donato Distefano, Componente esecutivo nazionale ANBI
L’emergenza idrica che subisce la Basilicata in questi mesi è strettamente
connessa ai cambiamenti climatici che generano fenomeni atmosferici sempre
più estremi e violenti, aggravata dallo stato in cui versano strutture,
opere e beni tecnici-strumentali utili al governo e alla distribuzione
dell’acqua.
Per risolvere la prima condizione è necessario attivare soluzioni
innovative sul versante dell’adattamento e della mitigazione; la seconda: è
quella di realizzare un grande piano di adeguamento infrastrutturale, a
partire dalle opere di accumulo a quelle per la distribuzione ed alle
interconnessioni fra i principali schemi idrici.
Queste condizioni richiedono l’immediata definizione del *“piano per le
infrastrutture irrigue”*, che partendo dal sistema degli accumuli consenta
di trattenere la maggior quantità di acqua possibile.
Nelle more di tali processi che richiedono innovativa progettualità,
adeguate risorse e tempi di attuazione medio lunghi, abbiamo la necessità
di poter contare su una operatività in grado di traghettare l’attuale
gestione della risorsa in direzione dei nuovi e necessari standard che
guardano alla piena applicazione della direttiva comunitaria acqua e i
relativi piani attuativi.
In ragione di questo stato di cose e richiamando una rinnovata cultura
della responsabilità e dell’utilizzo consapevole della strategica risorsa è
utile agire secondo alcune concrete opzioni.
*La prima cosa che serve riguarda i livelli definitivi di operatività anche
in sede locale.*
Si vuole richiamare in un quadro di regole preventivamente condivise, la
possibilità di operare e avere margini di funzionalità e livelli di
autonomia che mettano nelle condizioni i soggetti deputati alla gestione e
alla erogazione dei servizi idrici come ad esempio i CCddBB di poter
soddisfare bisogni ed esigenze anche straordinarie di Comunità e imprese.
*Inoltre per una effettiva pianificazione della risorsa idrica serve una
strategia di area vasta.*
E’ indispensabile ed è sempre più dirimente sul tema acqua favorire
approcci sistemici ed integrati. Si tratta di problematiche di area vasta
che superano i meri confini amministrativi e che richiedono interventi
sovrannazionale da attuare attraverso intese mutualistiche e sussidiarie.
In ragione di tali valutazioni assume estrema rilevanza la redazione di un
piano di azione da collocare fra i grandi dossier programmatici dell’Unione
Europea, che d’intesa con gli Stati membri deve redigere un piano
pluriennale dedicato alla tutela, la gestione e l’uso razionale della
risorsa idrica, una misura che potremmo chiamarla WaterEU.
Le ragioni di tale opzione sono molteplici, l’importanza strategica della
risorsa acqua, l’imponente disponibilità finanziaria oltre alle soluzioni
innovative sul versante tecnico-progettuale, ma ancor di più per
concretizzare programmi che sono al centro della agenda politica della
stessa Unione, come il contrasto ai cambiamenti climatici, il New green
deal, le transizioni ambientali, energetiche, digitali, tutte misure
destinate a traghettare il vecchio Continente entro il 2050 verso la
neutralità climatica e la giusta sostenibilità ambientale, economica e
sociale.
Tutti temi ripresi e rilanciati dalla riconfermata Presidente Von der Leyen
e sintesi programmatica della nuova maggioranza costituitasi nel Consiglio
dell’UE dopo le scorse elezioni europee e che saranno al centro del
primo *forum
Euromediterraneo sull’acqua che si terrà a Roma nel 2026. *
Il Governo, le Regioni tutte e la Basilicata in primo luogo, hanno la
responsabilità di provvedere, con urgenza, alla redazione del piano
coinvolgendo la Conferenza permanente Stato – Regioni e le Organizzazioni
di rappresentanza sociali e produttive, riconoscendo l’importanza di tale
risorsa e sempre più fattore di competitività, sviluppo e benessere dei
territori e delle comunità.
L’ANBI, intende continuare a dare il suo contributo e nei giorni scorsi a
Roma ha presentato alcune sperimentazioni con il mondo universitario; sono
dei casi di studio a livello europeo ed un contributo per la ricerca
avanzata in grado di favorire una nuova normalità idrica in modo da evitare
di ricadere in situazioni di continua emergenza.
Donato Distefano, Componente
esecutivo nazionale ANBI