
Il senatore Josh Hawley (R-MO) ha rivelato giovedì in una lettera che un informatore gli ha riferito che i Servizi Segreti statunitensi (USSS) hanno rifiutato l’offerta di un partner locale delle forze dell’ordine di utilizzare la tecnologia dei droni per proteggere la manifestazione del 13 luglio, durante la quale un tiratore ha tentato di assassinare l’ex presidente Donald Trump.
Hawley ha scritto una lettera indirizzata al Segretario del Dipartimento della Sicurezza Interna, Alejandro Mayorkas, il cui dipartimento supervisiona i Servizi Segreti. Nella lettera, Hawley ha riportato le informazioni ricevute dall’informatore:
“Secondo un informatore, la notte prima del raduno, i servizi segreti statunitensi hanno ripetutamente negato le offerte di un partner locale delle forze dell’ordine di utilizzare la tecnologia dei droni per proteggere il raduno. Ciò significa che la tecnologia era sia disponibile per gli USSS sia in grado di essere utilizzata per proteggere il sito. I servizi segreti hanno detto di no.”
L’informatore ha inoltre affermato che, dopo la sparatoria, gli USSS hanno cambiato idea e hanno chiesto al partner locale di utilizzare la tecnologia dei droni per sorvegliare il sito. Questo solleva interrogativi sul motivo per cui la tecnologia non sia stata utilizzata preventivamente, soprattutto considerando le potenziali capacità di identificazione e neutralizzazione di minacce che i droni offerti potevano fornire.
Nonostante il rifiuto iniziale dei servizi segreti di utilizzare la tecnologia dei droni, l’attentatore ha utilizzato un drone per sorvegliare l’area poche ore prima che Trump salisse sul palco. Questo dettaglio è emerso durante la testimonianza del direttore dell’FBI, Christopher Wray, alla Commissione giudiziaria della Camera.
Hawley ha sollevato la questione in modo diretto nella sua lettera a Mayorkas:
“Ciò solleva una domanda ovvia: perché l’US Secret Service (USSS) non ha utilizzato i propri droni?”
Hawley ha espresso difficoltà nel comprendere il rifiuto dell’USSS di utilizzare i droni quando offerti, sottolineando che l’attentatore ha potuto sorvolare l’area con il suo drone poche ore prima dell’evento.
Hawley ha richiesto a Mayorkas di fornire tutti i documenti e le comunicazioni relative alla disponibilità o all’uso dei droni alla manifestazione entro sette giorni dalla lettera. Ha inoltre invitato Mayorkas a testimoniare davanti al Congresso la prossima settimana riguardo a queste gravi carenze di sicurezza da parte del suo dipartimento.
Hawley ha concluso la sua lettera affermando:
“Il popolo americano merita delle risposte sul vostro storico fallimento nel proteggere l’ex presidente Trump il 13 luglio 2024.”
L’accusa di Hawley solleva preoccupazioni significative riguardo alle misure di sicurezza adottate dai servizi segreti per proteggere eventi di alto profilo. La mancata accettazione della tecnologia dei droni disponibile potrebbe essere stata una decisione critica con potenziali implicazioni sulla sicurezza dell’ex presidente e dei partecipanti alla manifestazione. Le risposte del Dipartimento della Sicurezza Interna e dei servizi segreti saranno fondamentali per chiarire quanto accaduto e prevenire futuri incidenti di questo genere.