
(AGENPARL) – ven 26 luglio 2024 Buongiorno colleghi,
di seguito una nota sul tema delle sbarre agli accessi dei parcheggi Lidl
di Piacenza (via Calciati, di cui si è parlato e scritto tanto, e anche via
Emilia Pavese). Il Tar di Parma ha emesso un’ordinanza che, seppur
rappresentando un passaggio interlocutorio, può essere di qualche interesse
nel racconto della vicenda.
Resto a disposizione
La nota:
“E’ necessario ordinare a Lidl Italia srl la disattivazione delle sbarre
automatiche per la gestione degli accessi al parcheggio con effetto
immediato e fino alla definizione del merito del presente giudizio”. Così
ha stabilito il Tar di Parma nell’accogliere contestualmente le domande
cautelari formulate nei ricorsi che la stessa Lidl Italia ha presentato
contro l’ordinanza dirigenziale del Comune di Piacenza che imponeva
l’abbattimento delle sbarre per la regolamentazione dell’accesso ai
parcheggi dei supermercati di via Calciati e di via Emilia Pavese ritenute
dal Comune stesso “opere abusive”.
Del merito, dunque, si discuterà nell’udienza pubblica che è stata fissata
per il prossimo 4 dicembre 2024 ma nel frattempo, pur accogliendo la
richiesta di Lidl di sospendere l’effetto dell’ordinanza comunale, il
Tribunale amministrativo regionale di Parma ha di fatto impedito che le
sbarre (ritenute dal Comune abusive) “possano avere effetti sulla natura
pubblica del parcheggio”.
Al momento, dunque, e almeno fino a dicembre quando i giudici
amministrativi si esprimeranno nel merito, le sbarre resteranno al loro
posto ma dovranno rimanere rigorosamente alzate, non funzionanti. In altre
parole, i parcheggi dei supermercati Lidl di Piacenza continueranno a
essere gratuiti e di libero accesso.
Una vicenda che, con particolare riferimento all’area di via Calciati, ha
alimentato un acceso dibattito pubblico da quando qualche mese fa Lidl ha
installato – a sorpresa per i cittadini della zona – le sbarre agli accessi
del parcheggio e una serie di tabelle con una scritta inequivocabile:
“Parcheggio clienti Lidl”. Le stesse tabelle riportano inoltre una serie di
tariffe che di fatto avrebbero trasformato un’area sosta considerata
gratuita in area a pagamento: il parcheggio sarebbe rimasto gratis “Fino a
90 minuti”, dopodiché il costo sarebbe stato di 10 euro all’ora.
Per quanto riguarda via Calciati la questione è complessa e parte da
lontano, e più precisamente dal 2018, quando il Consiglio comunale di
Piacenza aveva dato l’ok alla realizzazione del supermercato Lidl a seguito
del cambiamento di destinazione d’uso dell’area da residenziale a
commerciale. Un ok al quale il Consiglio comunale era arrivato anche a
fronte della garanzia – fornita e verbalizzata all’epoca in aula
consigliare dall’allora assessora all’Urbanistica Erika Opizzi – che il
parcheggio realizzato di fronte al supermarket di via Calciati sarebbe
stato di libero accesso e gratuito per tutti i cittadini.
Tuttavia negli uffici comunali non esiste alcuna convenzione ufficiale
protocollata in virtù della quale il Comune di Piacenza possa imporre alla
proprietà del supermercato Lidl di consentire il libero accesso al
parcheggio in questione. In altre parole, quel parcheggio è in effetti un
parcheggio privato che di conseguenza, carte alla mano, potrebbe essere
gestito da Lidl come parcheggio riservato esclusivamente ai clienti. In
buona sostanza, stando agli atti, la proprietà del supermercato potrebbe –
ad esempio – chiudere il parcheggio dalla sera alla mattina o potrebbe
legittimamente limitarne l’accesso durante il giorno ai soli clienti del
negozio, magari con personale addetto a gestire gli accessi. Ciò che
tuttavia quel parcheggio non può essere, secondo il Comune, è un’attività a
pagamento ovvero un’attività commerciale per la quale sarebbe stato
necessario richiedere specifiche autorizzazioni. Ad oggi dunque – sempre
con riferimento a via Calciati ma vale lo stesso anche per via Emilia
Pavese – l’unica attività commerciale autorizzata è quella relativa al
supermercato. Il parcheggio ad esso adiacente, pur essendo in effetti
privato (tant’è che la Polizia locale non potrebbe far rimuovere veicoli al
suo interno), non può essere gestito come attività commerciale a pagamento.
Questa è la posizione del Comune che, con ordinanze dirigenziali, ha quindi
disposto l’abbattimento delle sbarre e delle relative tabelle riportanti le
tariffe. E ciò dopo vari incontri nei quali Comune e proprietà di Lidl
avevano tentato di trovare una soluzione che tenesse conto, tra l’altro,
della legittima esigenza di Lidl di garantire ai propri clienti la
possibilità di sostare nei pressi del negozio. Soluzione che però al
momento non è stata trovata.
Andrea Pasquali
Portavoce del Sindaco
Comune di Piacenza