
(AGENPARL) – ven 26 luglio 2024 PROVINCIA DELLA SPEZIA
COMUNICATO STAMPA
SI CHIUDE QUESTO L’EVENTO “SPEZIA 80 ANNI DA UNA STORICA VITTORIA”
SABATO 27 LUGLIO LA CONFERENZA “LA LUNGA LINEA BIANCA”
ANCORA VISITABILE LA MOSTRA MULTIMEDIALE NEI LOCALI DELLA PROVINCIA ARRICCHITA DA UN QUADRO DEL PITTORE FEDERICO ANSELMI
IMMAGINI AGGIORNATE ESPOSIZIONE CIMELI
Ultime ore per l’appuntamento nell’ambito dell’evento “Spezia 80 anni da una storica vittoria”, mostra evento stata organizzata dalla Provincia della Spezia, con lo Spezia Calcio, in collaborazione con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e del Comune della Spezia, e con il contributo tecnico di esperti, aziende e appassionati.
In questi giorni la mostra, visitabile in Provincia, si è arricchita da un quadro del pittore Federico Anselmi dal titolo: La partita del 44
Si terrà domani, sabato 27 luglio, dalle 17,30 nel salone della Provincia, la conferenza “La lunga linea bianca”. A raccontare la storia delle “aquile” saranno lo scrittore e giornalista Armando Napoletano ed il giornalista Italo Cucci, accompagnati dalle letture di Riccardo Monopoli.
“Siamo alla fine di questo progetto, ma è ancora possibile visitare questa mostra evento che abbiamo voluto proprio per ricostruire la storia di quello scudetto _ ha spiegato il Presidente Peracchini _ è l’occasione per scoprire anche aspetti storici di quello Spezia e di quella squadra che ha scritto una pagina epica di sport. Grazie al percorso multimediale si può capire l’importanza di quella vittoria che seppe unire gli spezzini in un contesto di speranza”.
La mostra sarà visitabile sino al 28 luglio:
Venerdì 26 luglio dalle ore 18.00 alle ore 23.00
Sabato 27 luglio dalle ore 18.00 alle ore 23.00
Domenica 28 luglio dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 18.00 alle ore 23.00
Ingresso libero
nota di commento al quadro
“La partita del 44”
Monterossino di nascita, il pittore Federico Anselmi (1944-2024), recentemente scomparso, amava la città della Spezia, dove in ripetute occasioni suoi cicli di lavori, quanto mai impegnativi nel contenuto e nell’impianto formale, hanno raccolto lusinghieri riconoscimenti. Ritengo che nel dipinto La partita del 44 egli abbia ulteriormente rivelato il suo senso di appartenenza alla storia spezzina, nelle cui pagine lo sport e, in particolare, il Calcio vanta un ruolo tutt’altro che marginale.
Ed ecco che la straordinaria e leggendaria impresa calcistica non poteva non essere vissuta anche affettuosamente dall’artista, che sulla tela ha fissato uno spaccato di quella straordinaria vittoria, ottenuta in tempi nei quali la città soccombeva alla crudeltà della guerra. Inevitabile, allora, associare alla vicenda squisitamente sportiva risvolti dai connotati fortemente umani.
D’altronde, lo sport in generale, scandito nelle varie discipline, si propone non di rado come metafora della vita, che impone di essere affrontata con forte senso di responsabilità, come fecero quei giovani e coriacei “pompieri” che hanno dato gloria alla Spezia.
Soltanto dopo la morte di Anselmi, sulla cui esperienza artistica ho avuto il piacere di esprimermi più volte, ho saputo che aveva realizzato con la consueta e brillante capacità ideativa la tela riguardante lo scudetto del 1944. Immediatamente vi ho colto i requisiti fondanti delle relazioni fra sport e cultura e fra storia e società. In quei giorni la comunità spezzina si è riconosciuta unanimemente nella passione degli speciali concittadini, che nel conseguimento del comune obiettivo hanno rivelato una spinta identitaria verso il territorio e i suoi abitanti.
Sono trascorsi ottant’anni e la ricchezza di studi approfonditi, di accurati articoli di stampa e della comunicazione ha favorito l’allargamento tra diverse generazioni della conoscenza di questa nostra pagina di storia, che Anselmi ha significativamente interpretato, unendo alla padronanza tecnica abbondante carica emotiva.
Non è poco, inoltre, collocare l’espressivo dipinto dall’omogeneo e deciso cromatismo, evocativo di quella bella performance, nel capitolo della storia dell’arte italiana del Novecento, che segnala, tra gli altri i prestigiosi nomi di Umberto Boccioni, Gerardo Dottori, Massimo Campigli, Carlo Carrà e Renato Guttuso, affermati pittori che hanno narrato con colori e pennelli l’intramontabile elegia del calcio. Così, nella letteratura, è ben nota l’illimitata passione calcistica di Pier Paolo Pasolini, che, alquanto originale, elevava il calcio alla stregua di un vero e proprio linguaggio, con i suoi poeti e prosatori.
Anselmi li ha unitariamente visualizzati a stretto contatto con il pubblico amico, certamente non ignaro che La Spezia, nei mesi antecedenti le partite finali del campionato, aveva subito catastrofici bombardamenti, ben richiamati dall’eccellente pittore nel rosso infuocato della parte destra della tela.
Anch’io sono nato nell’anno della storica, vittoriosa stagione della squadra Spezia VV. F. e, seppure ne abbia conosciuto solo più tardi le gesta, ritengo che la passione generata da quell’impresa sia tutt’oggi percepibile sugli affollati spalti dello stadio Picco, che mi ha tra i suoi abituali frequentatori.
Valerio P. Cremolini
La Spezia 26 luglio 2024
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Provincia della Spezia