
(AGENPARL) – ven 26 luglio 2024 “Cambiamenti climatici, arrivano
gli oliveti sul territorio reggiano”
Catellani (CIA Reggio): “L’agricoltura si adatta al nuovo clima”
Dalle rive del Po alle colline, spuntano gli oliveti sul territorio reggiano. È uno degli effetti dei cambiamenti climatici che influiscono con sempre più forza sulla nostra agricoltura. E dunque, anche sul tipo di coltivazioni presenti.
“L’agricoltura reggiana è un settore in costante evoluzione per la vitale necessità di adattarsi a un clima che mette a dura prova l’intero nostro territorio – inizia a spiegare Lorenzo Catellani, presidente CIA Reggio -. Oltre a una profonda evoluzione genetica che permette di avere le tradizionali colture più adatte a un contesto ambientale trasformato dal cambiamento climatico, è in atto anche la messa a dimora di nuove coltivazioni che possano crescere bene con estati sempre più lunghe e torride, periodi di estrema e prolungata siccità, inverni con temperature essenzialmente miti”.
In questo senso, Catellani segnala il ritorno – era presente nei secoli scorsi – di una “coltivazione davvero insolita fino a qualche decennio fa: l’olivo per la produzione di olio. Tra qualche tempo non sarà più così strano vedere campi di queste piante accanto a cereali, foraggi e viti di lambrusco, magari trovare l’olio reggiano accanto alle nostre eccellenze dop e igt che tutti ci invidiano e che rendono la nostra agricoltura famosa in tutto il mondo”.
E chi poteva essere tra i primi a credere fortemente in questa coltivazione, se non una giovane imprenditrice agricola? “Ho deciso di provare a coltivare olivi perché mi piace sperimentare e mi piacciono le sfide – afferma Silvia Subazzoli -. E così ho piantato quasi 3mila piantine di olivo in un terreno ereditato dai miei nonni, particolarmente adatto perché sabbioso: evita il ristagno idrico, nemico degli olivi”.