
(AGENPARL) – gio 25 luglio 2024 VERSO PROCESSI PRODUTTIVI SOSTENIBILI
VERSO PROCESSI PRODUTTIVI SOSTENIBILI
30 milioni di euro
Obiettivo Strategico 2
Europa più verde
Obiettivo Specifico 6
Promuovere la transizione verso un’economia circolare ed efficiente sotto
il profilo delle risorse
Finalità e dotazione finanziaria
La Regione Lazio intende sostenere gli investimenti delle PMI del Lazio per l’uso efficiente delle risorse e la
transizione verso un’economia circolare, anche attraverso l’introduzione di eco-innovazioni.
L’Italia e l’Unione Europea hanno da tempo intrapreso un percorso per rendere l’economia più sostenibile per
l’ambiente e per il pianeta, ma le perturbazioni dei mercati mondiali hanno reso impellente rendere più
indipendente l’economia dall’uso di materie prime il cui approvvigionamento è soggetto a condizionamenti
geopolitici che ne minano la sovranità economica e la competitività dei sistemi economici, anche a livello
regionale.
La dotazione dell’Avviso ammonta a 30 milioni di euro a valere sull’Obiettivo specifico 2.6 del PR FESR Lazio
2021-2027.
È prevista una riserva di 10 milioni di euro a favore dei progetti realizzati da imprese aderenti ad una APEA in
forma aggregata o anche in forma singola ma solo se finalizzati alla realizzazione degli obiettivi collettivi
dell’APEA declinati nel “programma per il miglioramento dell’efficienza dell’uso delle risorse” della APEA stessa.
La durata di tale riserva è di 4 mesi, a decorrere dalla data di apertura dei termini per la presentazione delle
domande.
L’Autorità di Gestione si riserva di ridurre la dotazione finanziaria dell’Avviso anticipatamente, qualora il volume
delle richieste sia significativamente inferiore alle attese. In tal caso sarà preliminarmente pubblicata la notizia
sulle pagine dedicate all’Avviso dei siti http://www.lazioeuropa.it e http://www.lazioinnova.it e solo decorsi 60 giorni da tale
pubblicazione sarà assunto il provvedimento di riduzione della dotazione finanziaria, salvaguardando la
possibilità di finanziare le Domande nel frattempo pervenute.
Beneficiari
L’intervento è destinato alle PMI che hanno o intendono aprire una sede operativa nel Lazio
Ogni PMI può realizzare un solo progetto in forma singola o partecipare ad un solo progetto da realizzare in
forma aggregata, dimostrando una adeguata capacità finanziaria in rapporto alle spese a suo carico al netto del
corrispondente contributo.
Le PMI devono, inoltre, possedere i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.
Progetti finanziabili
I progetti possono essere realizzati da PMI in forma singola o in forma aggregata e devono riguardare Investimenti,
rientranti in una o entrambe le due seguenti tipologie.
A. Investimenti per l’uso efficiente delle risorse, vale a dire quelli che, ai sensi dell’art. 47 (2) del Reg. (UE)
651/2014, conseguono almeno uno dei seguenti obiettivi:
• la riduzione netta delle risorse consumate, ad eccezione dell’energia, per ottenere una determinata quantità
di produzione;
• la sostituzione dell’uso di materie prime primarie con materie prime secondarie (riutilizzate o recuperate,
comprese quelle riciclate);
• la prevenzione e la riduzione della produzione di rifiuti da parte del Beneficiario;
• la preparazione al riutilizzo, la decontaminazione e il riciclaggio dei rifiuti prodotti dal Beneficiario o,
limitatamente ai rifiuti speciali, da terzi, che sarebbero altrimenti inutilizzati, smaltiti o trattati secondo una
modalità di trattamento più bassa nell’ordine di priorità della gerarchia dei rifiuti di cui all’articolo 4,
paragrafo 1, della direttiva 2008/98/CE o meno efficiente sotto il profilo delle risorse o che determinerebbe
un peggioramento della qualità dei prodotti del riciclaggio;
• la raccolta, la cernita, la decontaminazione, il pretrattamento e il trattamento di altri prodotti, materiali o
sostanze generati dal Beneficiario o da terzi e che sarebbero altrimenti inutilizzati o utilizzati secondo una
modalità meno efficiente sotto il profilo delle risorse;
• la raccolta differenziata e la cernita dei rifiuti speciali in vista della preparazione per il riutilizzo o il riciclaggio.
Sono escluse in ogni caso le operazioni di smaltimento e di recupero dei rifiuti per la produzione di energia e gli
investimenti che comportano un aumento nella produzione di rifiuti o un maggiore uso di risorse.
B. Investimenti per l’introduzione di ecoinnovazioni, vale a dire innovazioni nei prodotti che, tenendo conto del
loro intero ciclo di vita (Life Cycle Thinking), conseguono almeno uno dei seguenti obiettivi:
• ne allungano la durata, anche consentendo la riparabilità e la manutenzione delle parti tecnologicamente
obsolete o danneggiate;
• evitano di generare rifiuti non riciclabili o residui non riutilizzabili al termine del ciclo di vita, permettendone
la smontabilità delle diverse componenti in relazione alle tipologie di materiali impiegati e al loro riutilizzo;
• riducono le risorse consumate inclusa l’energia, durante l’utilizzo da parte dei consumatori, rispetto a
prodotti analoghi presenti sul mercato.
Sono ammissibili solo i progetti che determinano un impatto ambientale tale da ottenere almeno il punteggio
soglia relativo al primo criterio di valutazione, fermo restando che i progetti devono raggiungere i punteggi soglia
previsti per tutti i criteri di valutazione, nonché il punteggio soglia totale (come meglio specificato nella
successiva sezione “selezione dei progetti”).
Gli impatti ambientali di tutti gli investimenti inclusi nel progetto devono essere attestati ex ante da uno studio
di fattibilità da presentare obbligatoriamente in sede di domanda e rilasciato da un professionista esterno
indipendente le cui competenze risultino certificate in conformità alla norma UNI EN ISO 14001 da parte di un
organismo di valutazione a tal fine accreditato secondo la norma CEI UNI EN ISO/IEC 17024.
Ogni progetto deve essere di importo non inferiore a 150 mila euro.
Non è previsto un tetto massimo al valore dell’intero progetto, ma il contributo concesso non può superare 2
milioni di euro.
I progetti devono essere conclusi, funzionanti e rendicontati entro:
– 18 mesi dall’approvazione, per progetti fino a 1 milione di euro;
– 24 mesi dall’approvazione, per progetti fino a 3 milioni di euro;
– 36 mesi dall’approvazione, per progetti di importo superiore a 3 milioni di euro.
È obbligatorio richiedere un anticipo pari al 40% del contributo concesso, garantito da fideiussione.
Agevolazione
L’agevolazione è un contributo a fondo perduto, concesso ai sensi del Regolamento Generale di Esenzione (RGE)
per quanto riguarda gli investimenti.
Sulle spese per attività di supporto (studio di fattibilità, premio fideiussione, redazione situazione contabile) è
riconosciuto un contributo del 90%, concesso ai sensi del Regolamento De Minimis.
Le intensità di aiuto concedibili sugli investimenti variano a seconda dell’ubicazione dell’unità produttiva
interessata e della dimensione dell’impresa beneficiaria, e sono riportate nella seguente tabella:
Piccole
Imprese
Medie
Imprese
Investimenti ubicati in Zone Assistite Plus
Investimenti ubicati in Zone Assistite Ordinarie
Investimenti ubicati nelle restanti zone del Lazio
Tabella 1 (Art. 14 e 17 RGE)
Nel caso degli investimenti per un uso efficiente delle risorse (tipologia A), in presenza di costi supplementari,
come più avanti definiti, si applicano su tali costi le maggiori intensità di aiuto di seguito riportate:
Piccole
Imprese
Medie
Imprese
Investimenti per un uso efficiente delle risorse ubicati in Zone Assistite (Plus o Ordinarie)
Investimenti per un uso efficiente delle risorse ubicati nelle restanti zone del Lazio
Tabella 2 – costi supplementari (Art. 47 RGE)
Sul valore dell’investimento che non si configura come costi supplementari, si applica l’intensità di aiuto di cui
alla tabella 1 (artt. 14 o 17 del RGE).
Gli aiuti sui costi supplementari non possono essere riconosciuti se gli investimenti riguardano tecnologie che
già costituiscono una pratica commerciale consolidata redditizia in tutta l’Unione.
I costi supplementari devono essere evidenziati nello studio di fattibilità.
I costi supplementari sono definiti in applicazione della disciplina contenuta nel p. 7 dell’articolo 47 del RGE e
corrispondono ai costi di investimento supplementari determinati confrontando i costi complessivi di investimento del
progetto con quelli di progetti o di attività meno rispettosi dell’ambiente, che possono essere
a. uno scenario controfattuale consistente in un investimento comparabile che sarebbe verosimilmente realizzato in un
processo produttivo nuovo o preesistente senza aiuti e che non raggiunge lo stesso livello di uso efficiente delle
risorse;
b. uno scenario controfattuale consistente nel trattamento dei rifiuti sulla base di una modalità di trattamento più
bassa nell’ordine di priorità della gerarchia dei rifiuti di cui all’articolo 4, paragrafo 1, della direttiva 2008/98/CE o
nel trattamento di rifiuti, di altri prodotti, materiali o sostanze in modo meno efficiente sotto il profilo delle risorse;
c. uno scenario controfattuale consistente in un investimento comparabile in un processo di produzione convenzionale
che utilizza la materia prima primaria, se il prodotto secondario (riutilizzato o recuperato) ottenuto è tecnicamente
ed economicamente sostituibile con il prodotto primario.
Lo scenario controfattuale corrisponde a un investimento caratterizzato da una capacità di produzione e durata
comparabili e conforme alle norme dell’Unione già in vigore, ed è credibile per quanto riguarda obblighi giuridici,
condizioni di mercato e incentivi.
Se l’investimento consiste nell’installazione di una componente aggiuntiva in una struttura già esistente per la quale non
vi è un equivalente meno rispettoso dell’ambiente o se il richiedente può dimostrare che in assenza dell’aiuto non avrebbe
luogo alcun investimento, i costi supplementari corrispondono al totale dei costi di investimento.
Spese Ammissibili
Sono ammissibili le spese espressamente e strettamente pertinenti al progetto, come risultanti dallo Studio di
Fattibilità.
Le spese ammissibili per investimenti devono essere comunque spese per l’acquisto di immobilizzazioni, come
definite dagli articoli 2423 e seguenti c.c., che comprendono i costi accessori ammortizzabili congiuntamente
all’investimento principale.
Gli acquisti di fabbricati e spese per opere murarie, lavori edili e impianti civili quali, a titolo di esempio, per il
riscaldamento, condizionamento, acqua, elettricità, antincendio, insieme alle spese per acquisti di terreni e
relative sistemazioni, non possono superare il 40% del totale delle spese per investimenti. Le sole spese per
acquisti di terreni e relative sistemazioni non possono superare il 10% del totale delle spese per investimenti.
Le spese per progettazione e le altre spese tecniche sono ammissibili entro il limite dell’8% del totale delle spese
per investimenti. Nell’ambito di tali spese non sono considerati i costi per lo studio di fattibilità, che rientrano
invece nelle spese di supporto, ma sono inclusi i costi per l’obbligatoria relazione di verifica climatica, da redigere
in linea con i contenuti previsti dagli Orientamenti tecnici per infrastrutture a prova di clima nel periodo 2021-2027,
di cui alla COM (2021/C 373/01) e dagli indirizzi elaborati dal Dipartimento per le Politiche di Coesione della
Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il MASE.
Sono inoltre ammissibili al contributo De Minimis le seguenti spese sostenute per specifiche attività di supporto
al progetto:
• il costo, entro il 4% del costo complessivo del progetto e comunque entro 80.000,00 euro, dello Studio di
Fattibilità;
• il premio per la obbligatoria fideiussione a garanzia dell’anticipo;
• il costo, entro un massimo di 700,00 euro, per la redazione da parte di un professionista iscritto ad un Ordine
dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della situazione contabile da presentarsi in sede di domanda
nel caso di imprese non tenute al deposito del bilancio.
Selezione dei progetti
La procedura è a sportello, vale a dire che i contributi sono concessi nel rispetto dell’ordine cronologico di
presentazione delle domande, in modo da consentire alle imprese di presentare la domanda in funzione delle
reali esigenze di realizzazione del progetto.
Lazio Innova verifica il possesso dei requisiti di ammissibilità formale.
La valutazione dei progetti è demandata ad una Commissione di Valutazione che esprime le proprie valutazioni
sulla base di criteri predefiniti, attribuendo per ciascuno di essi un punteggio.
Saranno ammessi a finanziamento, entro il limite della capienza delle risorse disponibili, i progetti risultati
formalmente ammissibili e che hanno ottenuto sui singoli criteri di valutazione un punteggio almeno pari al
punteggio soglia previsto per ciascun criterio e che hanno ottenuto un punteggio totale almeno pari a 60/100.
Si riportano di seguito i criteri di valutazione elaborati tenendo conto di quanto stabilito dal Comitato di
Sorveglianza del PR FESR Lazio 2021/2027.
Criteri di valutazione
1. Valenza ambientale del Progetto.
Per gli Investimenti per l’Uso Efficiente delle Risorse (A):
Punteggio
soglia
Punteggio
massimo
nel caso di riduzione dei rifiuti non pericolosi prodotti dal beneficiario e sottoposti in precedenza a raccolta differenziata, il
punteggio soglia è attribuito ove almeno il 50% in peso di tali rifiuti sia trasformato in materie prime secondarie per effetto
del progetto;
nel caso di altre modalità di riduzione dei rifiuti prodotti dal beneficiario, il punteggio soglia è attribuito ove tale riduzione
riguardi almeno il 20% in peso del totale dei rifiuti prodotti ex ante. Tale riduzione è quantificata con riferimento ad una o
più specifiche tipologie di rifiuto solo se l’investimento è finalizzato esclusivamente a ridurre tali tipologie di rifiuto;
nel caso di riduzione delle risorse consumate, ad eccezione dell’energia ma considerando l’eventuale sostituzione di
materie prime primarie con materie prime secondarie (sottoprodotti o per effetto di trattamento di recupero), il punteggio
soglia è attribuito ove tale riduzione riguardi almeno il 20% in peso
nel caso di progetti riguardanti il trattamento di rifiuti o altri prodotti, materiali o sostanze generati da terzi e non finalizzati
all’utilizzo nel ciclo produttivo del beneficiario di quanto trattato, il punteggio soglia è riconosciuto solo se i costi
supplementari (“scenario controfattuale” punto b) sono almeno il 20% dell’investimento complessivo.
Per gli Investimenti per l’introduzione di Ecoinnovazioni è necessario ricorrere a metodi di valutazione dell’impatto del ciclo di
vita dei prodotti conformi alle norme ISO 14040 e 14044, utilizzando il metodo dell’impronta ambientale di cui alla Racc. (UE)
2021/2279 per i prodotti per i quali è disponibile una PEFCR come ivi definita, o comunque facendo riferimento agli “indicatori
di categoria di impatto” previsti dalla medesima Raccomandazione (tabella 2 dell’allegato 1). Ciò posto:
nel caso di innovazione riguardante un prodotto già realizzato dal beneficiario, si considera la riduzione rispetto alla
situazione ex ante con riferimento ad almeno un “indicatore di categoria di impatto” rilevante per il prodotto oggetto
dell’innovazione; il punteggio soglia è attribuito nel caso tale riduzione sia almeno pari al 10%;
– nel caso di innovazione riguardante un prodotto non realizzato in precedenza dal beneficiario, il punteggio soglia è sempre
attribuito nel caso di riduzione di almeno il 10% di un “indicatore di categoria di impatto” rilevante, ma rispetto al
“prodotto rappresentativo” come definito dalla medesima Racc. (UE) 2021/2279.
Il punteggio massimo sarà in ogni caso assegnato qualora l’indicatore sia pari a 100%. Punteggi intermedi saranno assegnati per
interpolazione lineare.
Nel caso di progetti che determinano impatti ambientali positivi indipendenti per componenti autonome dell’investimento, tali
soglie devono essere rispettate in relazione a ciascuna componente, pena l’inammissibilità delle spese non riconducibili alle
componenti che contribuiscono al raggiungimento della soglia rispettata.
Nel caso di progetti o componenti autonome dell’investimento che determinano più impatti ambientali positivi non
indipendenti tra loro, è sufficiente raggiungere una sola soglia a condizione che sia relativa ad un impatto ambientale rilevante
nel contesto del progetto.
Nel caso di progetti realizzati in forma aggregata si considerano le casistiche, gli impatti ambientali e i valori soglia con
riferimento all’intero progetto e a tutti i partecipanti, come se si trattasse di un unico Beneficiario.
2. Qualità della proposta progettuale in termini di chiarezza nella definizione degli
obiettivi e delle modalità di conseguimento
3. Sostenibilità economica e finanziaria della proposta progettuale
4. Innovatività della proposta progettuale in termini di impiego di tecnologie, sistemi e
loro integrazioni, attrezzature e impianti innovativi
Criterio di priorità
Possesso della certificazione di parità di genere
Punteggio
massimo
Totale
Pubblicazione e apertura
La pubblicazione sul BURL è prevista per la metà di settembre.
I termini per la presentazione delle domande apriranno a fine ottobre.