In occasione della mostra “L’arte triestina al femminile nel ‘900 d’avanguardia italiano ed europeo”, aperta fino al 31 luglio all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, che celebra e rinnova gli antichi legami tra Trieste e la capitale belga, l’Agenparl ha avuto il piacere di intervistare Marianna Accerboni, architetto, ideatrice e curatrice della mostra.
Durante l’intervista, Accerboni ha condiviso approfondimenti sulle artiste esposte e il loro impatto sull’arte italiana ed europea, offrendo uno sguardo affascinante sul contributo delle donne triestine all’avanguardia artistica del ‘900.
Domanda: Come viene riflesso nella mostra il legame storico e culturale tra Trieste e Bruxelles?
Domanda: Secondo Lei, quale tra le cinque artiste esposte (Leonor Fini, Maria Lupieri, Maria Melan, Anita Pittoni e Miela Reina) ha avuto un impatto maggiore sull’arte europea del ‘900 e sui visitatori?
Domanda: Come vede l’evoluzione dell’avanguardia artistica femminile triestina nel contesto contemporaneo?
Domanda: Quali sono i suoi progetti futuri? Ha in mente altre mostre o eventi culturali legati all’arte triestina o italiana?