I prezzi del petrolio sono scesi oggi a causa delle crescenti possibilità di un accordo di cessate il fuoco nella guerra nella Striscia di Gaza. Questo sviluppo ha vanificato i guadagni derivanti dal rialzo del morale riguardo alla crescente possibilità di un taglio dei tassi di interesse nell’Unione Europea previsto per il prossimo settembre.
I futures del greggio Brent con consegna a settembre sono scesi di 39 centesimi, raggiungendo 82,01 dollari al barile. Parallelamente, il prezzo del greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) per settembre ha registrato un aumento di 39 centesimi, attestandosi a 78,01 dollari al barile.
La guerra a Gaza aveva fornito sostegno ai prezzi del petrolio, poiché gli investitori avevano preso in considerazione i rischi di potenziali interruzioni delle forniture globali di petrolio greggio. Tuttavia, le notizie di un possibile cessate il fuoco hanno contribuito a ridurre queste preoccupazioni, portando a una diminuzione dei prezzi.
Inoltre, l’American Petroleum Institute (API) pubblicherà più tardi nella giornata di oggi le sue stime sulle scorte petrolifere della scorsa settimana, mentre i dati ufficiali del governo americano saranno resi noti domani, mercoledì. Questi dati saranno attentamente monitorati dagli operatori del mercato per ulteriori indicazioni sulla domanda e l’offerta di petrolio.