
(AGENPARL) – sab 20 luglio 2024 Dieci partner, finanziati da Bruxelles con 14,4 milioni di euro, di cui 1.5 a Udine
L’UNIVERSITÀ DI UDINE TRA I FONDATORI DI ACROSS, LA NUOVA
ALLEANZA UNIVERSITARIA EUROPEA TRANSFRONTALIERA
In vista di GO! 2025 progetto con l’Ateneo di Nova Gorica e altre otto università
di Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Francia, Polonia, Romania, Spagna, Ucraina
Udine, 20 luglio 2024 – Le università di Udine e di Nova Gorica (Slovenia) sono tra i fondatori di
Across (https://www.across-alliance.eu/), il nuovo progetto di alleanza universitaria europea
transfrontaliera per la condivisione delle conoscenze. Scopo della collaborazione è affrontare insieme
le sfide economiche, sociali e ambientali che caratterizzano le aree di confine sedi dei dieci atenei che
hanno dato vita al progetto. In particolare, in vista del 2025 quando Nova Gorica e Gorizia saranno la
capitale europea della cultura. Le idee sviluppate nell’ambito di Across, acronimo di “European
university for cross-border knowledge sharing”, diventeranno un modello all’interno dell’Unione
europea. L’alleanza infatti mira a potenziare e condividere le attività di ricerca, formazione e
innovazione. Il progetto, promosso dalla Commissione europea, ha durata quadriennale (2025-2028)
ed è stato finanziato con 14,4 milioni di euro da Bruxelles, di cui un milione e mezzo per l’Università di
Udine.
«I membri di Across – spiega il rettore Roberto Pinton – metteranno in comune le loro conoscenze
ed esperienze per rafforzare le regioni transfrontaliere rendendole ancora più capaci di superare le
sfide globali in atto. Nell’iniziativa sarà coinvolta tutta la nostra comunità accademica, ma anche del
nostro territorio, delle imprese e delle istituzioni. Nell’iniziativa sarà coinvolta tutta la nostra comunità
accademica, ma anche del nostro territorio, delle imprese e delle istituzioni. Across – sottolinea
Pinton – consentirà anche di rafforzare le collaborazioni transfrontaliere con Nova Gorica e la sua
università, soprattutto alla luce dei numerosi eventi previsti per GO! 2025».
«La competizione è stata dura – evidenzia delegato dell’Ateneo per l’internazionalizzazione, Giorgio
Alberti –, ma grazie ad un lavoro preparatorio di due anni sostenuto dal Servizio tedesco per lo
scambio accademico (Daad) siamo riusciti ad avere successo».
I partner
Oltre all’Ateneo friulano e quello di Nova Gorica fanno parte di Across: il Politecnico di Chemnitz
(Germania), capofila dell’alleanza, l’Università di Banja Luka (Bosnia Erzegovina), il Politecnico di
Bialystok (Polonia), l’Università di Craiova (Romania), l’Università di Girona (Spagna), l’Università di
Perpignan “Via Domitia” (Francia), Università di Ruse (Bulgaria). Come partner associato vi è anche
l’Università nazionale “Ivan Franko” di Lviv (Ucraina).
Alleanze europee
L’iniziativa rientra in un programma complessivo della Commissione che ha l’obiettivo di incentivare
una più stretta cooperazione fra università europee con caratteristiche simili in territori confinanti
comparabili. Complessivamente sono state selezionate 14 nuove alleanze universitarie su 60
candidature presentate, portando a 64 il numero totale delle collaborazioni transfrontaliere europee.
Le università che fanno parte di questi consorzi assumono la denominazione di “Università europea”.
I campi d’azione
Across lavorerà in cinque ambiti: ricerca collaborativa (temi: trasformazione digitale, sviluppo
sostenibile, valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale, lingua e identità, gestione delle
risorse naturali difronte al cambiamento climatico), progetti educativi innovativi (corsi di laurea
congiunti, corsi online, programmi di studio interdisciplinari); mobilità e scambi (maggiore mobilità di
studenti, docenti e personale); poli tecnologici e d’innovazione (per accelerare la commercializzazione
dei risultati della ricerca, creare incubatori per startup, partenariati con leader del settore e opportunità
di tirocinio); inclusione sociale e diversità (per sostenere i gruppi sottorappresentati, garantire la parità
di accesso all’istruzione, creare ambienti accademici transnazionali inclusivi).
Il contesto
Duecento milioni di cittadini, il 30 per cento della popolazione europea, vivono, lavorano e studiano
nelle regioni transfrontaliere europee. La loro esistenza è arricchita dalla diversità linguistica e
culturale, dal mercato del lavoro e dalle opportunità educative che esistono in questi territori. Migliaia
di aziende traggono vantaggio dalla loro ubicazione nelle regioni di confine che servono i vicini mercati
di esportazione.