
(AGENPARL) – mar 16 luglio 2024 [image: image.png]
*37mila figure da assumere in produzione in autunno: la congiunturale di
Confimi Industria*
*L’indagine del Centro Studi della manifattura italiana rimarca il rapporto
critico tra pmi e occupazione*
Roma, 16 luglio 2024 – Ordinativi in calo da inizio anno; eppure, la
manifattura è in cerca di nuove 37mila figure da assumere nel prossimo
semestre e tutte in produzione.
A farne richiesta sono le imprese di Confimi Industria chiamate a
rispondere all’indagine congiunturale promossa dal Centro studi della
Confederazione dell’industria manifatturiera e dell’impresa privata.
Nonostante la forte contrazione registrata da gennaio ad oggi – oltre il
30% delle pmi ha lamentato una riduzione fino al 10% delle commesse
rispetto allo scorso anno – le imprese sono alla ricerca di nuovi
collaboratori: oltre 27mila le figure specializzate necessarie per
affrontare l’autunno alle quali si aggiungono 10.260 figure non
specializzate.
C’è poi il rovescio della medaglia e riguarda le previsioni dell’utilizzo
degli ammortizzatori sociali, anche se solo il 14% degli intervistati
dichiara che potrebbe farne ricorso per circa il 10% della propria forza
lavoro.
Ancora tema lavoro. Il Centro studi di Confimi, nel chiedere a chi fa
impresa quali siano le principali problematiche con cui deve confrontarsi,
individua due voci su tre che riguardano il personale: per 6/10 il
principale ostacolo è trovare collaboratori, specializzati e no. Per 4/10
l’ostacolo è invece proprio il costo del personale. Sul gradino più basso
del podio, è rilevato dal 32,6% del campione, l’eccessivo carico
burocratico che riguarda per lo più dichiarazioni, questionari,
contrattualistica B2B.
Sorprende inoltre come, nonostante l’attesa e l’attenzione istituzionale e
mediatica per il Piano Transizione 5.0, le imprese non abbiamo in programma
investimenti per la seconda parte dell’anno.
Altre preoccupazioni inoltre interessano i mercati: la manifattura italiana
ha ancora come primo mercato la propria provincia/regione di riferimento
oppure, al più, l’intero Stivale; come secondo mercato si afferma l’Europa
ma entrambi risultano piuttosto fermi. Unico sollievo per le imprese arriva
dagli USA e dal Canada che dopo diversi anni tornano ad essere il terzo
mercato di riferimento per le pmi del manifatturiero.
Imprese e clima: circa la copertura assicurativa sui rischi catastrofali
introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, il 29% degli imprenditori si dice
contrario ad assicurare terreni, fabbricati, impianti e attrezzature. Si
dichiara invece favorevole il 27%. Incerta la maggioranza del campione
(44%) che si pronuncerà solo una volta capito l’impatto economico di tali
assicurazioni il cui costo al momento non è chiaro.
Altra perplessità riguarda il fatto che avere o meno la copertura
assicurativa sui rischi catastrofali potrà essere un discrimine
nell’aggiudicarsi bandi e finanziamenti pubblici: assolutamente contrario
il 22%, la maggior parte invece si dichiara favorevole (17%) o favorevole
con riserva (il 46%), quest’ultimi a condizione che non siano toccate le
garanzie del fondo PMI e che la sottoscrizione o meno della polizza non sia
una informazione a disposizione delle banche o degli istituti di credito.
Si “astiene” invece il 15% che non si esprime perché non utilizzatore di
investimenti pubblici.
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*Ufficio stampa*