
(AGENPARL) – lun 08 luglio 2024 APPUNTI DI LAVORO PER IL NUOVO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE DEI
LUCANI NEL MONDO di Luigi Scaglione
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*Confederazione Italiani nel Mondo di Basilicata*
*LA NOSTRA STORIA IL NOSTRO FUTURO – APPUNTI DI LAVORO PER IL NUOVO
PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE REGIONALE DEI LUCANI NEL MONDO di Luigi
Scaglione*
L’elezione del nuovo Presidente del Consiglio regionale della Basilicata,
Marcello Pittella, a cui facciamo i nostri auguri di buon lavoro, porta con
se anche la nomina del nuovo Presidente della Commissione Regionale dei
Lucani nel Mondo. Un mondo che il Presidente Pittella, per la verità ben
conosce ma a cui vanno evidenziate in questo avvio di attività, alcune
questioni per noi importanti.
Complice una confusa gestione di questo mondo, siamo a quello che da tempo
avevamo indicato come un ritorno all’anno zero, a quando cioè mancava una
rete di rapporti e di cointeressenze funzionali a tenere viva la memoria
della nostra lucanità nel mondo, che le nostre associazioni continuano a
tenere in prima fila solo per la volontà di quelli che chiamerei veri e
propri cirenei, stante il silenzio assordante e rumoroso a livello
istituzionale. Ma anche perché nuove forme di emigrazione sono da
analizzare e da esaltare
Un contributo di idee e di coinvolgimento lo abbiamo sempre dato in maniera
disinteressata, anche attraverso il ricordo della memoria di quelli
emigrati che si annoverano tra i Settecentomila lucani tra prima e seconda
generazione, oltre il doppio con terze e quarte generazioni su un totale di
quasi 7 milioni di italiani residenti altrove e poco più di 141 mila lucani
iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani all’estero.
La fotografia dei Lucani nel Mondo, che in pochi anche a livello
istituzionale conoscono, è questa. Ma c’è un mondo fatto di italiani che si
incontrano e che non vivono più nei recinti della loro identità regionale
ma sono contaminati e definitivamente integrati nei paesi che li ospitano.
Questo è il senso nuovo da dare al sistema migratorio facendolo diventare
opportunità di conoscenza e di riscoperta delle proprie radici e dei propri
comuni destini.
Ora bisogna darsi una mossa partendo dal principio che i primi flussi
turistici sono quelli relativi al turismo di prossimità e che si stanno
registrando flussi di rientro di italiani e di lucani, dall’estero, appare
opportuno evidenziare l’esigenza di talune misure aggiuntive, sulle quali
siamo pronti ad affrontare il tema a livello di singole regioni, seguendo
lo schema e le indicazioni emerse dai confronti avuti con il Consiglio
Generale degli Italiani all’Estero su input del Ministero degli Affari
Esteri e Cooperazione Internazionale.
*La nuova frontiera anche per i Lucani nel Mondo è quella del TURISMO DI
RITORNO e del TURISMO DELLE RADICI – ma intanto il Museo dell’Emigrazione
Lucana, fiore all’occhiello delle nostre azioni nel passato, resta
inspiegabilmente ed immotivatamente chiuso da ben 4/5 anni nonostante
registrasse migliaia di visitatori soprattutto d’estate con una struttura
dirigente votata a ben altro con un ritorno al passato nostalgico per
scrivere una storia già scritta da tanti.*
Su questo la CRLM non ha battuto un colpo nemmeno ipotizzando *un’azione
dedicata agli italiani emigrati all’estero e ai loro discendenti per dare
l’opportunità di tornare e di conoscere il Paese di origine dei genitori o
dei nonni e per ritrovare le proprie radici, per riscoprire origini e
storie familiari, territori di provenienza, tradizioni culturali, prodotti
artigianali ed eno-gastronomia del territorio, ma anche per essere messi in
contatto con le istituzioni pubbliche statali e non statali che fanno
formazione di livello universitario e alta formazione artistica e musicale
in Italia.*
*Un’occasione che la Basilicata non può perdere mentre altre regioni
lavorano alacremente.*
• Mantenere relazioni stabili e non episodiche con la nuova emigrazione.
• SVILUPPARE RETI DI INTERAZIONE SOCIALE, CULTURALE, ECONOMICA PER LO
SVILUPPO DELLE AREE DI ESODO
• Incentivazione al rientro di emigrati come fattore di contrasto al
declino demografico e come sostegno allo sviluppo locale: 1) Nello scenario
di competizione internazionale realizzata anche attraverso politiche di
attrazione di immigrazione selezionata (es. Gran Bretagna, Germania,
Australia), il rientro di nostri giovani emigrati costituisce una opzione
importante per recuperarne le competenze e per contrastare il declino anche
demografico delle aree internazionale e regionale per l’emigrazione.
Un’opportunità che può servire a sollecitare e favorire il riavvicinamento
delle nostre comunità estere alla terra di origine. Non è più il tempo
della nostalgia ma della rinascita lucana oltre ogni confine.
Saremo ben lieti di rappresentarle, quando vorrà, tali questioni.
*LUIGI SCAGLIONE*
Presidente Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo
Presidente C.I.M. Basilicata
Potenza, 7 Luglio 2024