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(AGENPARL) – ven 05 luglio 2024 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 05/07/2024, ore 18:03
Consiglio
Lavori Consiglio: dlp in materia di finanza locale, mozione su offerta formativa per OSS e OSA
**Via libera al disegno di legge della Giunta che armonizza le disposizioni in materia di finanza locale e a una mozione della SVP. La prima sessione di luglio è terminata.**
È stato esaminato oggi in Consiglio provinciale il Riordino delle disposizioni in materia di finanza locale (presentato dalla Giunta provinciale su proposta del presidente della Provincia Arno Kompatscher) che, come riporta la relazione accompagnatoria, “mira quindi soprattutto ad armonizzare le disposizioni in materia di finanza locale, a strutturarle in modo chiaro e ad abrogare le disposizioni normative obsolete”. Con esso, ha spiegato il presidente Arno Kompatscher, si introducono anche alcune modifiche terminologiche, ci sono poi alcune soluzioni tecniche che vengono specificate, relative per esempio alla contrazione di mutui. La Provincia è responsabile per il finanziamento dei Comuni, mentre nel resto d’Italia è responsabile lo Stato: ciò ha ripercussioni anche alla luce del PNRR. La Provincia fa parte del sistema finanziario integrato ed è l’unica interlocutrice dello Stato, che non può intromettersi nel finanziamento ai Comuni: deve però spiegare come suddivide i fondi tra i 116 Comuni. Riordinare le relative disposizioni è importante, ha aggiunto il presidente, specificando che i Comuni hanno due canali di finanziamento: per le spese correnti e per gli investimenti. Nei prossimi anni ci sarà un aumento dei fondi per le spese correnti per un totale di 30 milioni, per via dell’aumento dei costi e dei contratti collettivi che valgono anche per il personale comunale; ulteriori fondi sono stati previsti anche per gli investimenti – in questo secondo caso si tiene conto delle esigenze dei diversi Comuni, il relativo patrimonio ecc.. L’obiettivo di ridurre l’indebitamento dei Comuni, ha informato il presidente, è stato perseguito e raggiunto, anche grazie alla riforma promossa dall’ex ass. Schuler. Ha quindi aggiunto che si rinuncia all’ancoraggio percentuale del finanziamento dei Comuni alle entrate della Provincia del 13,5 per cento.
Aprendo la discussione generale, Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha chiarito che i Comuni sarebbero felici di avere nuove competenze ai sensi del federalismo, ma anche per quanto riguarda le entrate e la tassazione. Va garantito che essi possano accedere liberamente ai mezzi, e va detto che in alcuni Comuni alcuni finanziamenti possono essere assegnati più facilmente rispetto ad altri: bisogna chiedersi se si è veramente neutrali.
Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit) ha ricordato che il parere del Consiglio dei Comuni arrivato in commissione non era indicato come positivo né come negativo; si faceva peró riferimento alla rinuncia all’ancoraggio alla percentuale delle entrate, criterio – è vero – non applicato da anni, ma che rappresentava una sicurezza minima; era inoltre emerso che erano necessarie ancora trattative. Il tutto era molto strano. Ha ricordato che un tempo, fino alla stipula dell’Accordo di Milano sui 9/10, era necessario andare a trattare con Roma, aggiungendo che ora nuovamente si rinuncia a una quota fissa per procedere a trattative ogni anno: un metodo vecchio.
Franz Locher (SVP) ha evidenziato i molti servizi offerti dai Comuni, per i quali serve sempre più personale, e la necessità di adeguamento all’inflazione. La prioritá da garantire è che i Comuni funzionino, e questo anche sulla base delle diverse condizioni, legate pure alla situazione geografica. Ci sono anche molti edifici da ristrutturare, e bisogna pensare agli aumenti per i segretari comunali.
Secondo Alex Ploner (Team K), da un lato, dovrebbe esserci un livello minimo di sicurezza in termini di finanziamenti, dall’altro la possibilità di negoziare. Per mantenere in vita le associazioni, sono necessarie alcune strutture locali – ma i sindaci sono preoccupati per il loro finanziamento, soprattutto quelli che non hanno reddito. È necessaria anche una liquidazione più veloce dei contributi.
Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha evidenziato che i Comuni auspicavano un testo unico della normativa, e lamentato l’assenza di rilievo ai grandi Comuni, che dovrebbero essere trattati in maniera diversa. Ha chiesto poi alcune spiegazioni, tra cui una sul comma 29 dell’articolo 1 secondo cui “La stipulazione di tutti i contratti deve essere preceduta da deliberazione indicante”.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha chiarito che i Comuni hanno entrate e spese diverse, e chiesto informazioni sulla task force costituita a livello provinciale sul PNRR. I segretari comunali sono centrali per l’organizzazione dei Comuni: come ci si muove in relazione a queste figure? Ha anticipato che chiederà lo stralcio della disposizione al comma 30 dell’articolo 1 secondo cui “Per i contratti dai quali derivino spese per l’ente locale valgono le vigenti disposizioni sugli appalti pubblici”, perché può generare confusione: anche i contratti con i dipendenti, per esempio, comportano spese. Importanti sono invece le disposizioni sugli immobili.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto attenzione per i comuni periferici, che hanno difficoltà economiche e sono soggetti a emigrazione; vanno promossi anche progetti a sfondo sociale.
Il pres. Arno Kompatscher ha respinto la critica di essere tirchi con i Comuni: negli ultimi decenni l’autonomia dei Comuni è stata rafforzata, perché prima era la Provincia a dettare ai Comuni come usare i soldi, ora invece è stata fatta una media dei fondi assegnati, aggiunto il 10%, e viene consegnato quest’importo, con la possibilità per i Comuni di decidere. Non si verifica quindi più la situazione in cui i Comuni venivano ad elemosinare alla Provincia. Ad Atz Tammerle ha detto di ricordare diversamente la seduta alla presenza del presidente del Consiglio dei Comuni: questi aveva chiesto delle modifiche, che lui aveva accolto dicendo però che si sarebbero presentate in aula. Le negoziazioni ovviamente sono continue, e Comuni più deboli ottengono di più. Vengono fissati dei paletti su quali criteri rafforzare in futuro, poi nell’assemblea plenaria con i Comuni si discuterà come questi devono essere applicati. Complessivamente, i Comuni sono finanziati molto bene, non solo se confrontati con altre regioni, ma anche a livello internazionale, e tuttavia hanno pochi mezzi. Si manterrà la pianificazione sui 10 anni, avendo trovato uno strumento giuridicamente in ordine.
Sono quindi stati trattati gli ordini del giorno.
Il presidente Kompatscher ha chiarito che veniva accolto l’ordine del giorno 1, del Gruppo verde, per (1) sottoporre le linee guida sul riparto delle risorse finanziarie tra i vari comuni, citate nel disegno di legge e nel programma di coalizione, alla commissione legislativa competente, affinché quest’ultima possa presentare proposte migliorative prima dell’approvazione da parte della Giunta provinciale. Il Gruppo verde ha ritirato il secondo ordine del giorno.
È stato quindi approvato il passaggio alla discussione articolata.
All’articolo 1, Modifica della legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 6, “Disposizioni in materia di finanza locale”, il pres. Kompatscher ha presentato 4 emendamenti, tra cui uno per la soppressione al comma 2 delle parole “e alle comunità comprensoriali”. Sandro Repetto (PD) ha ribadito la richiesta dello stralcio del comma 30, punto 5, il pres. Kompatscher ha detto, tra l’altro, che si trattava di contratti relativi a proprietà, locazioni e contratti di affitto, e ritenuto che la cancellazione non fosse necessaria. Approvati gli emendamenti di Kompatscher, l’articolo è stato votato per parti separate e approvato: tutto l’articolo senza il numero 6 del comma 30 è stato approvato con 19 sì e 14 astensioni, il comma 30 punto 6 è stato approvato con 18 sì e 15 astensioni.
L’articolo 2 porta modifiche alla legge provinciale 11 giugno 1975, n. 27, “Finanziamento di opere pubbliche nell’interesse degli Enti locali”. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha proposto un emendamento affinché i Comuni possano ricorrere allo strumento finanziario creato con EuregioPlus, approvato con 20 sì e 13 astensioni. L’articolo è stato approvato con 18 sì e 15 astensioni.
L’articolo 3 riguarda la riduzione dell’indebitamento dei Comuni. Sandro Repetto (Partito Democratico) ha chiesto informazioni sulle assegnazioni statali trattenute dalla Provincia, cui il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha risposto. L’articolo è stato approvato con 18 sì e 15 astensioni.
Approvati senza discussione né emendamenti l’articolo 4 contenente abrogazioni, l’articolo 5 con le disposizioni finanziarie, l’articolo 6 sull’entrata in vigore. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha chiarito che i Comuni non devono adottare delibere per ogni investimento, ciascuno dei quali tuttavia ha bisogno di un documento che lo attesti. Ha ringraziato poi tutti coloro che avevano collaborato al disegno di legge, evidenziando che l’articolo 4 con le abrogazioni non era semplice.
Il dlp 22/24 è stato approvato con 18 sì e 15 astensioni.