(AGENPARL) – ven 05 luglio 2024 Buon pomeriggio,
si invia comunicato relativo all’intervento del presidente Padrin oggi agli
Stati generali dei Comuni montani veneti a Tonezza del Cimone.
In allegato anche due foto (tavolo dei relatori e delegazione bellunese con
il presidente Anci Veneto Mario Conte).
Grazie della collaborazione
Damiano Tormen
addetto stampa Provincia di Belluno
*Stati generali dei Comuni montani veneti, sul tavolo criticità e proposte*
*Padrin: «Servizi e personale degli enti locali fondamentali per i nostri
territori»*
«Per dare futuro alla montagna bisogna partire dai servizi e dalla capacità
di erogarli. E quindi servono risorse e personale per gli enti locali». Lo
ha detto il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin,
intervenuto oggi a Tonezza del Cimone (Vicenza) in occasione degli Stati
generali dei Comuni montani veneti.
Il presidente ha relazionato sulla situazione del Bellunese, all’interno di
un panel dedicato al tema delle Unioni Montane. Attenzione quindi al tema
dello spopolamento e delle proposte possibili per contrastarlo, attraverso
la collaborazione tra enti e il principio di sussidiarietà.
«La Provincia crede fortemente in questi due pilastri, fondamentali per
dare servizi al territorio, tanto che dal 2016 al 2023 ha versato alle
Unioni Montane 18,6 milioni di euro derivanti dai fondi del demanio idrico
che la legge regionale assegna al Bellunese, per interventi concreti di
difesa del suolo e presidio» ha sottolineato il presidente Padrin. «Ma per
mettere gli enti locali nelle condizioni di essere operativi al massimo ed
erogare servizi a beneficio delle comunità locali servono risorse e
dotazione personale. Oggi troppo spesso Comuni e Unioni Montane non hanno
neppure dipendenti e funzionari per le funzioni base; purtroppo i concorsi
per le posizioni aperte vanno spesso deserti o comunque hanno scarsissima
partecipazione. Dobbiamo superare concretamente la fase dell’antipolitica
che ha depotenziato le strutture dei nostri enti, con la consapevolezza che
la gente resta a vivere in montagna solo se ha servizi efficienti. E che i
servizi efficienti sono assicurati da enti forti che sanno dare risposte».
Il presidente ha dedicato un passaggio del suo intervento anche al tema
della razionalizzazione dell’architettura delle Um bellunesi. «Credo vadano
studiate delle fusioni, per avere meno Um, ma enti più forti e strutturati
per mandare avanti le funzioni. Si tratta di un passaggio che dobbiamo
governare noi, altrimenti tra qualche anno saremmo costretti a farlo con
scelte calate dall’alto».
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