(AGENPARL) – ven 05 luglio 2024 Camera dei Deputati Comunicato
Ufficio stampa 5 luglio 2024
100 anni Matteotti, mostra e proiezioni, nuovo allestimento nel Corridoio dei
Busti di Montecitorio
Dal celebre discorso del 30 maggio 1924, che segnò la sua condanna a morte per
mano fascista, alle lettere alla moglie Velia Titta, dalle immagini d’epoca ai libri che
ispirarono i suoi interventi e i suoi scritti: la mostra dedicata a Giacomo Matteotti è
da questa settimana allestita nel Corridoio dei Busti di Montecitorio, dopo
l’inaugurazione del 30 maggio di quest’anno, alla presenza del Presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, e del Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo
Fontana, (i documenti sono stati inizialmente esposti in Transatlantico). Il nuovo
allestimento, curato in collaborazione con il Comitato nazionale per il centenario
delle celebrazioni della morte di Giacomo Matteotti, si compone anche di un
itinerario multimediale, con video che illustrano gli scritti, le parole, le testimonianze
relative alla vita e all’opera di Matteotti.
La mostra rimarrà nel Corridoio dei busti per tutto l’anno ed è inserita nei percorsi di
visita delle scuole e di Montecitorio a porte aperte.
Fra i documenti nelle teche, conservati presso l’Archivio storico della Camera e
dedicati alla sua attività parlamentare, alcuni riguardano il discorso con cui il 30
maggio 1924 denunciò i brogli e le violenze elettorali: una foto della seduta, i suoi
scritti con la richiesta di annullare la convalida in blocco dei deputati della
maggioranza fascista e il risultato del voto, una copia annotata di “Un anno di
dominazione fascista”, un dossier allora appena pubblicato, che Matteotti stava
probabilmente aggiornando. E poi, tra gli altri documenti: una selezione dello
scambio epistolare con la moglie Velia Titta, le immagini della Biblioteca della
Camera a Palazzo Montecitorio negli anni ’20, il registro dei risultati elettorali per il
collegio di Ferrara in cui Matteotti venne eletto per la prima volta alla Camera nel
1919, l’originale della tesi di laurea sui principi giuridici della recidiva, che Matteotti
pubblica qualche anno più tardi come “La recidiva: saggio di revisione critica con
dati statistici”, ugualmente esposta. Completano la mostra alcune sue richieste
autografe di prestito di libri della Biblioteca della Camera che aiutano a ricostruire il
suo percorso di studi e di approfondimento. Oltre che dall’Archivio storico e dalla
Biblioteca della Camera, i documenti in mostra provengono dalla Fondazione di
Studi storici Filippo Turati di Firenze.
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