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(AGENPARL) – gio 04 luglio 2024 Ministero dell’Interno approva progetto toscano per salute richiedenti
asilo e rifugiati
Scritto da Redazione, giovedì 4 luglio 2024
Si chiama PROSIT il nuovo progetto toscano approvato dal Ministero
dell’interno che mira a dare una risposta ai bisogni di salute di
richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale (RTPI) e minori
stranieri non accompagnati (MSNA) in condizioni di vulnerabilità, con un
focus particolare sulla salute mentale e sulla salute materno-infantile,
sessuale e riproduttiva. PROSIT andrà a valere sul fondo FAMI- Asilo,
Migrazione e Integrazione 2021-2027 – “Piani regionali per la tutela
della salute dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in
condizione di vulnerabilità”.
In linea con quanto richiesto dall’Avviso, l’idea principale è da una
parte quella di rafforzare i servizi sanitari attraverso la creazione di
equipe multidisciplinari e multiprofessionali, che possano supportare i
servizi nella presa in carico di questo target, e dall’altra quella di
rafforzare le reti territoriali esistenti al fine di promuovere un
confronto e istituire dei meccanismi di segnalazione dei casi vulnerabili
ai servizi sociosanitari.
Tutto ciò richiede percorsi di accesso adeguati, oltre a un modello
integrato di risposte di cura, con collaborazioni tra istituzioni
pubbliche, del privato sociale e la compresenza di figure professionali
specialistiche adeguatamente formate, tra cui in particolare: medici
(psichiatri e ginecologi), etnopsicologo, ostetrica, antropologo,
educatore, assistente sociale e mediatore Linguistico Culturale.
Per lo svolgimento la Regione Toscana ha dato delega al suo Centro di
salute globale di elaborare e presentare una proposta, che vedrà le Asl
toscane e l’Università degli studi di Siena come partner.
L’esperienza maturata dal Sistema sanitario toscano nei precedenti progetti
ha ribadito l’importanza di una presa in carico tempestiva, che consideri i
diversi codici interpretativi non solo nelle situazioni di vissuti
traumatici ma anche nella lettura e gestione di eventi fisiologici, come la
gravidanza, il parto, il puerperio.
Attraverso le varie collaborazioni si tenta pertanto perseguire lo sviluppo
di strategie di prevenzione e promozione della salute in generale e della
salute mentale, materno-infantile, sessuale e riproduttiva in particolare,
una presa in carico e cura culturalmente orientata e integrata dalle
metodologie etnocliniche.
Al fine di introdurre un modello integrato di presa in carico e cura,
saranno attivate equipe multidisciplinari, che proseguiranno il lavoro di
confronto e condivisione dei casi, nonché di ampliamento delle competenze
del personale coinvolto.
Inoltre, permane una difficoltà del target a reperire informazioni
corrette ed efficaci sull’organizzazione dei servizi e la tutela della
salute, per questo saranno previsti interventi di facilitazione,
orientamento e diffusione.
“Una società più inclusiva è una società più coesa e la coesione
parte anche dalla salute e del benessere collettivo, specialmente delle
persone più vulnerabili – commenta l’assessore al diritto alla salute
Simone Bezzini – L’esperienza del Centro regionale di salute globale
assieme all’eccellenza accademica dell’Università di Siena e la competenza
dei professionisti delle Asl saranno capaci di tradurre questi principi in
linee operative che permetteranno al progetto di raggiungere importanti
risultati”
“Prosit – sottolinea Maria José Caldés, direttrice del Centro regionale
di salute globale – si inserisce in una strategia regionale più ampia,
volta all’inclusione e alla facilitazione nell’accesso ai servizi
sociosanitari delle persone in condizioni di particolare vulnerabilità. In
questo contesto il progetto contribuirà anche alle azioni di attuazione
delle Linee guida ministeriali su violenza e tortura, recepite dalla
Regione Toscana nel 2020, dando avvio al nostro lavoro di coordinamento di
un gruppo interaziendale e multiprofessionale, per l’elaborazione di
procedure operative”.