(AGENPARL) – gio 04 luglio 2024 Gentilissimi,
sperando di fare cosa gradita inviamo materiali realizzati oggi in
occasione dell’inaugurazione delle *mostre su Antonio Maria Nardi e
Maurizio Bottoni al Castello Estense di Ferrara, *saranno visitabili da
domani fino al 26 dicembre.
*Qui la cartella stampa *riguardante le mostre *Antonio Maria Nardi. I
colori della vita e Maurizio Bottoni. Eterna pittura* la cui inaugurazione
si è tenuta oggi, 4 luglio, al Castello Estense.
https://drive.google.com/drive/folders/1TAkISvB3nSjiopz-9d1C0k91DRSFP8H5?usp=sharing
*Qui VIDEO interviste e FOTO inaugurazione *
https://drive.google.com/drive/folders/1Hb7VlxUnNVz3o58jA5iiQPbXvsNYUqP8?usp=sharing
Per info
COMUNICATO STAMPA
DAL 5 LUGLIO LE SALE DEL CASTELLO ESTENSE DI FERRARA OSPITANO LE MOSTRE
DEDICATE A MAURIZIO BOTTONI E ANTONIO MARIA NARDI
Dopo l’antologica dedicata a Nino Migliori, le splendide sale del piano
nobile del Castello Estense ospitano due nuove mostre organizzate dalla
Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di
Ferrara: Maurizio
Bottoni. Eterna pittura e Antonio Maria Nardi. I colori della vita.
La prima, curata da Vittorio Sgarbi, presenta al pubblico oltre cinquanta
dipinti di Maurizio Bottoni, uno dei più noti e apprezzati interpreti della
figurazione contemporanea a livello europeo.
Milanese, classe 1950, Bottoni frequenta, giovanissimo, Giorgio de Chirico,
che lo incoraggia a ritornare “al mestiere”. Si dedica presto all’incisione
e alla tempera su pergamena, alla preparazione manuale dei colori,
all’antico procedimento della “incamottatura” delle tavole e, soprattutto,
decide di percorrere la strada, mai più abbandonata, di una pittura di
carattere realistico, che si nutre costantemente degli esempi dei grandi
maestri del passato. Lo dimostrano i dipinti presentati in mostra, eseguiti
dal 1974 ad oggi: immagini definite da atmosfere nitide e da una minuzia
descrittiva e una precisione di sapore fiammingo che inducono l’osservatore
a riflettere sul “ruolo” della pittura. Colto e raffinato, Bottoni affronta
con spiccata intelligenza compositiva e formale i generi del ritratto e
della natura morta come pure i soggetti sacri. Celebra il grande spettacolo
della natura nella serie dedicata agli animali e nei dipinti di paesaggio,
vedute che trasmettono un senso di grandezza e potenza smisurata. Allo
scorrere inesorabile del tempo accennano le foglie consumate, i gambi
afflosciati dei fiori e le sfere dei soffioni che si dissolvono nei suoi
rigogliosi brani di vegetazione; mentre la caducità della vita umana e la
vanità delle cose terrene sono evocate dalle opere dove sono protagonisti
teschi e scheletri. La virtuosistica, “eterna pittura” di Bottoni, prode
traghettatore dei valori universali dell’arte nel nostro tempo, è stata
celebrata in numerose e importanti esposizioni anche oltre i confini
italiani e commentata da rinomati intellettuali e storici dell’arte come
Marco Bona Castellotti, Giorgio Soavi, Roberto Tassi, Elena Pontiggia e
Vittorio Sgarbi.
La seconda mostra, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e curata da Pietro Di
Natale e Vasilij Gusella in dialogo con l’Archivio Antonio Maria Nardi di
Roma, presenta al pubblico oltre settanta opere – tra dipinti, disegni a
china e acquerelli – di Antonio Maria Nardi, al quale, già nel 1997, in
occasione dei cent’anni dalla nascita, avvenuta ad Ostellato, venne
dedicata una personale al Museo dell’Illustrazione di Ferrara.
Nardi frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove si diploma nel
1916, ottenendo il “Premio del Ministero” per un viaggio d’istruzione che
tuttavia non svolge perché viene chiamato alle armi. Attivo nel campo
dell’editoria sin dal 1915, illustra nel quindicennio successivo circa
cinquanta libri, soprattutto per ragazzi e di soggetto religioso, e lavora
per svariati periodici. In seguito si dedica a opere di tema sacro,
diventando, negli anni, uno degli autori più richiesti dall’ancora viva ed
esigente committenza ecclesiastica. Uomo di profonda fede, esegue
innumerevoli murali e quadri chiesastici caratterizzati da un classicismo
senza tempo dapprima in Italia (a Bologna e dintorni, nel Rodigino, in
Trentino e nel Cadore, e pure in Umbria) e in Svizzera, poi in Brasile,
dove abita e lavora con successo dal 1949 al 1965: le numerosissime e
impegnative commissioni religiose gli valgono il titolo di commendatore
dell’Ordine di San Silvestro papa conferitogli da Paolo VI nel 1964.
Parallelamente alle commissioni pubbliche Nardi coltiva, per tutta la vita,
la pittura “da cavalletto”, partecipando a numerosissime occasioni
espositive (tra i vari riconoscimenti conviene ricordare il quinto posto
alla seconda edizione del premio Cremona del 1940). Rifiutando le proposte
delle avanguardie, rimane sempre fedele a una figurazione realistica che
affronta nei generi tradizionali, dal ritratto al nudo muliebre alla scena
di genere e di conversazione, sino alla natura morta e al paesaggio. Di
questa produzione racconta la retrospettiva Antonio Maria Nardi. I colori
della vita allestita al Castello Estense, che ripercorre tutti i momenti
della prolifica carriera del maestro, compresi gli inizi da illustratore,
documentati da chine e acquerelli del Fondo Medri della Biblioteca dei
Musei Civici di Arte Antica di Ferrara. Dalla ricca selezione delle opere
eseguite tra il 1917 e il 1973 emerge la coerenza di una ricerca fondata
sui valori della tradizione e più in generale quella passione per la
pittura che, sin dal 1924, Nardi considerava il suo «unico scopo, ragione
unica di sofferenza e di speranza».
Maurizio Bottoni. Eterna pittura
Ferrara, Castello Estense
5 luglio – 26 dicembre 2024
A cura di Vittorio Sgarbi
Antonio Maria Nardi. I colori della vita
Ferrara, Castello Estense
5 luglio – 26 dicembre 2024
Da un’idea di Vittorio Sgarbi
A cura di Pietro Di Natale e Vasilij Gusella
Mostre organizzate da
Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara
Orari di apertura
Dalle 10.00 alle 18.00, chiuso il martedì (la biglietteria chiude 45 minuti
prima)
Aperto anche 15 agosto, 1° novembre, 8 e 24 dicembre
Informazioni e biglietteria
Prenotazioni
https://
http://www.comune.fe.it/prenotazionemusei
Ufficio stampa
N.B. – Le
informazioni contenute in questa comunicazione sono riservate e
destinate esclusivamente alla/e persona/e o all’ente sopra indicati. E’
vietato ai soggetti diversi dai destinatari qualsiasi
uso-copia-diffusione
di quanto in esso contenuto sia ai sensi dell’art.
616 c.p. sia ai sensi
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